Tum-tum.

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[CORRETTO]

All monsters are humans.

22. Tum-tum.


Ero a mensa insieme a Lay, Jess e Jongin che si tenevano per mano sotto il tavolo, Tao e Hana che si scambiavano dolci effusioni davanti a noi altri – che, inutile dirlo, li sfottevamo bellamente - e infine Suho e il ragazzo che aveva litigato con Jongin. Questi ultimi due erano davvero simpatici e Chen sa cantare benissimo, la sua voce è semplicemente fantastica.
In quel momento, però, non stavo prestando molta attenzione a quello che dicevano gli altri, ero completamente assorta nei miei pensieri. La situazione del pomeriggio prima continuava a tornarmi in mente.

".. credo di amarti."

Non sapevo cosa rispondere. Le sue parole mi avevano presa del tutto alla sprovvista, e i miei sentimenti erano troppo confusi perché io riuscissi a ricavarne qualcosa di concreto.
"N-non devi rispondermi subito, tranquilla." mi rassicurò subito vedendo la mia espressione probabilmente spaesata, facendomi un piccolo sorriso. Mi diede un dolce bacio sulla fronte e poi si alzò da terra, guardandomi. "Prenditi tutto il tempo che vuoi per pensarci su e rispondermi." sussurrò, mi accarezzò dolcemente una guancia e poi sparì dal salotto, tornandosene in camera sua, abbandonandomi su quel divano completamente vittima dei pensieri che affollavano la mia mente.

"Kelsey.. Terra chiama Kelsey!" Suho sventolò una mano davanti ai miei occhi, guardandomi perplesso. Scossi immediatamente la testa, come per riprendermi dallo stato di trance in cui ero caduta, e lo guardai.
"S-si? Dimmi." gli risposi guardandolo confusa e ancora leggermente spaesata.
"Kelsey, sicura di star bene? Sei pallida." Mi rispose invece lui, guardandomi dolcemente.
"Tranquillo oppa, sono solo un po' assonnata." feci il sorriso più convincente che riuscii a tirar fuori, per tranquillizzare lui e gli altri che mi guardavano allo stesso modo, poi mi alzai. "Io vado al bagno prima che inizi la lezione.. ci vediamo dopo ragazzi!" salutai tutti prima di dirigermi velocemente verso il bagno. Aprii la valvola dell'acqua fredda e mi sciacquai il viso. Mi guardai allo specchio, e quasi mi spaventai: avevo delle enormi borse sotto gli occhi, ero molto pallida ed ero diventata anche più magra visto che nei giorni in cui avevo litigato con Luhan non avevo toccato cibo. Ero un completo disastro.

Non riesco a capire come io possa piacergli.

Sospirando, uscii dal bagno e andai verso la mia classe, sperando che le altre ore passassero velocemente.

"Ci vediamo domani!" salutai con la mano gli altri e mi incamminai insieme a Jessica verso casa.
"E tu che gli hai risposto?" mi chiese curiosa, riprendendo il discorso cominciato qualche minuto prima, dopo la fine delle lezioni. Avevo un dannato bisogno di chiedere consiglio a qualcuno, quindi le avevo raccontato ciò che era successo il giorno prima.
"Questo è il bello Jess, non sono riuscita a rispondere niente." sospirai frustrata, passandomi nervosamente una mano tra i capelli.
"Stai scherzando? Lui ti ha aperto il suo cuore e ha fatto una cosa che si era ripromesso di non fare mai più in vita sua e tu non gli hai detto niente?" esclamò stupita dalla mia inettitudine, attirando l'attenzione di qualche persona per strada.
"Abbassa la voce!" mi misi un dito davanti alle labbra per indicarle di stare zitta, o avremmo fatto una delle nostre solite figure. "E' la prima volta che mi accade una cosa del genere, non puoi aspettarti che gli salti addosso e lo baci con tutta la passione che ho in corpo, dannazione." continuai, guardandola esasperata. Io le raccontavo tutto quanto cercando un minimo di comprensione, e lei che faceva? Mi ricordava che ero una completa idiota. Fantastico, davvero.
"Non intendevo quello, ma almeno un Luhan-oppa, ci penserò su potevi dirglielo." rispose, cercando di imitare la mia voce gesticolando come una matta.
"Sto impazzendo! Gli voglio bene, davvero, ma non so se provo le stesse cose che prova lui per me. Ho paura di farlo soffrire.." ero affranta, non sapevo davvero cosa fare.
"Kels, la risposta si trova qui dentro." mi fermò, poggiandomi una mano sul cuore e guardandomi dolcemente. "So che può sembrarti una di quelle stupide frasi da film, ma è così." continuò, facendo spallucce. La guardai un secondo, poi le sorrisi grata, facendo uno di quei sorrisi giganti.

"Sono a casa!" gridai, togliendomi le scarpe e lasciando la giacca appesa all'entrata. Non sentendo nessuna risposta, mi diressi in salotto e lì trovai Luhan, seduto davanti alla TV che cantava la sigla di un cartone animato, sorridendo come una bambino e improvvisando un balletto davvero adorabile.
"Winx! La tua mano nella mia, più forza ci darà..! Oh, K-Kels.." smise di saltellare per la stanza quando mi vide appoggiata allo stipite della porta che lo osservavo divertita, arrossendo lievemente. Mi avvicinai a lui ridacchiando e gli puntai un dito sul petto, fingendomi minacciosa.
"Chi sei tu e che ne hai fatto del mio oppa?" gli chiesi scherzando. Lui tirò fuori il labbro inferiore, in una delle sue tipiche espressioni da cucciolo, e azzerò la distanza tra i nostri corpi stringendomi in un abbraccio e cogliendomi del tutto alla sprovvista.
"Non facevo altro che pensare a te, quindi ho pensato che guardare un po' di TV mi avrebbe aiutato.." confessò, la voce suonava leggermente soffocata perché aveva il viso sui miei capelli. Arrossii immediatamente e lo spinsi lontano da me con un gesto non troppo convinto, abbassando lo sguardo.
"S-smettila di dire sciocchezze. Io vado in camera mia." mi girai e feci per andarmene dalla stanza, ma lui me lo impedì - quando mai - afferrandomi il braccio e facendomi girare in modo che mi ritrovassi nuovamente stretta tra le sue braccia. Non lo avrei mai detto ad alta voce ovviamente, ma tra le sue braccia mi sentivo... protetta.
"Baby boo! Io sono stato tutta la mattinata a pensare a te e a soffrire e tu ti comporti in questo modo con il tuo oppa?" si lamentò come un bambino cercando di sembrare arrabbiato, ma riuscì a rendersi solo più adorabile di quanto già non fosse.
"Lu.. Non riesco a respirare!" esclamai, poggiando le mani sul suo petto scolpito e cercando inutilmente di staccarmi da lui.
"Ti lascerò andare solo se mi darai un bacio!" ed ecco che ritornava all'attacco il Luhan pervertito.
"Neanche tra cent'anni!" risposi come una bambina, incrociando le braccia - per quanto mi fosse possibile data la posizione - e gli feci la linguaccia.
"Se lo fai ancora, ci saranno delle conseguenze.." mormorò, la voce che si abbassava di molte tonalità, probabilmente riferendosi alla mia linguaccia. Ci rimasi un attimo così, con la bocca semiaperta, cercando di capire il senso della frase. Poi richiusi velocemente la bocca quando afferrai il significato, per paura che facesse qualcosa di perverso.
"Brava bambina" mi arruffò i capelli, sorridendo sghembo. "Ma io non ho comunque nessuna intenzione di lasciarti finché non mi darai un bacio. E stavolta qui, non sulla guancia." ritornò la sua solita voce sensuale e provocante, mentre con un dito si toccava le labbra morbide e carnose che già più di una volta avevo assaporato. Mi morsi il labbro inferiore, torturandolo in tutti i modi possibili mentre abbassavo lo sguardo e riflettevo per trovare una via di fuga. Non sapevo che fare. Se gli avessi dato un bacio di sicuro se ne sarebbe approfittato, ma se non l'avessi fatto non mi avrebbe lasciata andare, e sapevo che ne era capace.
"Allora? Sto aspettando." canticchiò, mentre il suo sorriso si trasformava in uno davvero inquietante. Mi feci coraggio e salii sulle punte delle sue converse, avvicinando lentamente il mio viso al suo. Chiusi gli occhi quando sentii il suo respiro caldo e leggermente accelerato solleticarmi le labbra. Poggiai le labbra sulle sue unendole in un bacio a stampo che durò probabilmente meno di una frazione di secondo, ignorando non le farfalle ma un intero branco di elefanti, capre, tigri, leoni e giraffe - chi più ne ha più ne metta - che mi saltavano nello stomaco, e sgusciai immediatamente via dalle sue braccia per scappare in camera mia prima che potesse reagire e approfittarsi della situazione.
"Non è finita qui!" lo sentii gridare trionfante dal piano di sotto, riuscivo perfino ad immaginarmi la sua faccia.
Ridacchiando, mi buttai sul letto e abbracciai il mio morbido cuscino, immaginando fosse Luhan. Sorrisi al nulla, come una scema.
"Adesso finalmente so cosa fare." e, dopo quella frase mormorata a nessuno in particolare, crollai tra le dolci braccia di Morfeo assonnata.

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