Elephants in my stomach.

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[CORRETTO]

All monsters are humans.

6. Elephants in my stomach.

Lu Han sorrideva. Per la prima volta da quando era arrivato, lo vidi sorridere.

E vi posso assicurare, quello era il sorriso più bello che avessi mai visto in vita mia.

***

Passarono tre giorni dopo che Lu Han mi sorrise per la prima volta. Eravamo diventati più uniti, si apriva di più con me e ne ero veramente felice. Significava che non gli dava più fastidio parlare con me o vedermi, e soprattutto non mi odiava più.

Da quel giorno cambiò anche comportamento. Prima era antipatico, sgarbato e chiuso in se stesso e nei suoi pensieri, mentre dopo riuscivamo anche ad avere una conversazione decente senza lanciarci frecciatine. In rare occasioni capitava anche che si mettesse a ridere perché arrossivo come un pomodoro - vorrei precisare che era per colpa sua che mi stuzzicava sempre -.

Insomma, sembrava veramente deciso a cambiare e farsi aiutare da me e mio padre, e non potevo esserne più felice.

"Io vado!" mi alzai spolverandomi il pantalone con una mano, dopo aver finito di mangiare la mia colazione. Presi anche il piatto della colazione di Lu Han e con la mano libera gli scompigliai i capelli sempre in ordine.

"Va bene." mi rispose il ragazzo guardandomi dal basso e facendomi un mezzo sorriso. Arrossii lievemente - ehi, il suo sorriso era pur sempre bellissimo! - e uscii dalla camera.

"Kelsey!" non feci neanche in tempo a mettere piede oltre il cancello della scuola che fui letteralmente investita da un panda.

"Tao-ah.." borbottai punzecchiandogli un fianco per fargli capire che mi doveva lasciare o sarei morta per la mancanza d'aria.

"Mi sei mancata tanto, noona!" esclamò lasciandomi respirare per poi prendermi sotto braccio e trascinarmi dentro l'edificio, verso il mio armadietto. Ridacchiai, dandogli un leggero colpo sul braccio.

"Ci siamo visti ieri!" lui mosse la mano con nonchalance, come per dirmi che non era importante. Inarcai un sopracciglio. "Okay, okay. Chiedimi quello che devi e facciamola finita, panda." inserii la combinazione e aprii il mio armadietto afferrando i libri per la lezione, poi lo richiusi e mi ci poggiai con la schiena.

"Come hai fatto a capirlo?!" fece una smorfia, saltellando da un piede all'altro come un bambino di quattro anni, per poi sorridere imbarazzato.

"Mi potresti aiutare con una.. ragazza?" mormorò l'ultima parola talmente piano che credetti di non aver capito bene, e mi dovetti ripetere la frase nella mente più e più volte prima di capire cosa avesse detto.

"Aww, il mio Tao si è innamorato!" gridai con voce stridula strizzandogli le guancie e facendogli l'occhiolino. Lui arrossì come un peperone spalancando gli occhi e dandomi una spinta giocosa.

"YAH, non mi prendere in giro!" si nascose il viso nelle mani, imbarazzatissimo, ed io ridacchiai intenerita.

"Comunque... posso sapere il nome della fortunata?" gli chiesi, mettendogli un braccio intorno alla vita e cominciando a trascinarlo per i corridoi verso la mia classe. Lui sorrise guardando davanti a sé, perso in un mondo tutto suo.

"Si chiama Hana, Kim Hana, e frequenta il terzo." rispose con voce sognante, ed io sorrisi teneramente. Quel nome però non mi era nuovo. Ci pensai su qualche secondo, sforzandomi di ricordare, poi m'illuminai. Hana era la ragazza più bella e intelligente della scuola, gentile e socievole con tutti.

All monsters are human. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora