Quando commetti un torto nei confronti di un amico, puoi solo immaginare il male fatto, ma per quanto ti sforzi non risulterà mai pari all'intensità provata dalla vittima. Per anni Valentina è stata la mia migliore amica, la spalla su cui piangere nei momenti di bisogno, colei che tenevo all'oscuro delle mie storie sentimentali, per poi vomitargliele contro quando toccavo il fondo. Spesso ho agito alle sue spalle, sapendo che non avrebbe approvato alcune scelte e temendo che un suo "no" mi avrebbe ostacolata. Adesso che i ruoli si sono invertiti, un peso di fastidio mi ingroppa lo stomaco.
«Tania, che vuole dire che non sai niente?» ringhio nel telefono. «Lo so che siete entrambe a Nomi, quindi poche balle!» Lei annaspa, colta col gatto nel sacco, chiede come faccio a saperlo. «Con il localizzatore dei vostri cellulari e Gmail. Sì, Tania, so le password. Dovrei essere il genio delle Suore, ricordi?»
Biiiip.
«Tania? Non mi avrai mica riattaccato il cellulare in faccia, vero?»
Inutile dire che non conosco le password di Tania e Valentina, né che nel 2009 Gmail non ha il potere di rintracciare i cellulari smarriti. Sono a conoscenza della posizione di Valentina solo grazie all'intervento di Saul. E ora scalpito d'ansia, senza alleati che si schierino dalla mia parte. Tania è Giuda; Saul se ne frega e Chiara e Marina potrebbero essere fuggite alla Hawaii con un carico illegale di rum, da quanto non le sento.
Potrei prendere tempo, aspettare che per una volta sia lo stabile pilastro a muoversi, ma un pilastro è o non è per natura una colonna cementata e piantata a terra più di un mulo? Valentina non schioderà un solo passo per informarmi della sua storia, non quando l'ho tenuta all'oscuro di troppi segreti. E io devo sapere, anche a costo di giocarmi l'ultimo buono concessione.
«Non me ne frega niente se Valentina scopa o no.»
Con questa frase Marco accoglie la mia richiesta di soccorso.
«Neanche se hai l'occasione di trascorrere un bellissimo pomeriggio a Nomi con la sottoscritta?»
Marco sta opponendo resistenza, si vendica per quella notte al Merlot&Lambrusco.
«Per colpa tua, Nanà, non ho più un briciolo di forza nelle braccia. Ma sai quanto acido lattico si forma a spingere una Golf con dentro due ciccioni alcolizzati come voi?»
«Io sono magra, stupido cervello obnubilato dai joint!» Marco si perde ad obnubilato, forse, come farebbe Stefano, si incanta di fronte all'idea di fumarselo, un joint.
«Beh, poco importa. Io sono offeso e dolorante e ho male ovunque per colpa tua. Quindi come minimo mi devi un massaggio Shiatsu di tre ore, se io ti aiuto.»
Mi ruba il foglietto giallo, per impedirmi di stracciarlo, rifiuta il buono concessione, perché è un'altra la sua richiesta. E del resto nessun regolamento dice che i cartoncini gialli vadano spesi prima di quelli rossi, che Nina Adami non debba giocarsi il suo primo pago penitenza. Mi rode il fegato al pensiero di darla vinta a quella faccia da schiaffi, però...
«D'accordo.» Foglietto rosso strappato. «Puoi scegliere una punizione, contento? Ora però mi aiuti a trovare Valentina?»
Nina – 1 buono concessione, 2 pago penitenza;
Marco – 0 buoni concessione, 1 pago penitenza
Improvvisamente sembra che la Mitsubishi parcheggiata sotto il vecchio tiglio sia una macchina del tempo e infatti Marco si trasforma nel ragazzino scalmanato di quarta ginnasio.
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Binomio - 3
Teen Fiction[Terzo volume di Binomio, conclusivo e infinito... perché le telenovele devono essere eterne! La trama qui sotto presenta spoiler per chi non ha letto i primi due volumi.] Dove eravamo rimasti? Tempi bui per il binomio! Nina Adami e Marco Zuccato si...