Che poi l'amore se in fondo ci pensi
È l'unico appiglio in un mondo di mostriULTIMO
Evangeline
Presente
15 settembre 2022Lo squillo ininterrotto del mio telefono mi svegliò nel cuore della notte, insieme alle continue lamentele da parte di Mya. Per fortuna la nostra nuova coinquilina, che non avevo ancora avuto il piacere di conoscere dato che ero rientrata quando già dormiva, non sembrava aver sentito niente.
<< Pronto? >> Dissi a bassa voce, non volendo svegliarla. Mya si coprì le orecchie col cuscino, a causa del sonno leggero che le faceva sentire ogni minimo rumore. Mi alzai dal letto e mi diressi in bagno, per non infastidirla.
<< Evangeline! Scusa se ti disturbo a quest'ora, ma credimi non ti avrei chiamata se non fosse stato urgente. >> Aggrottai le sopracciglia, confusa.
<< Max? >> Sussurrai allarmata, di solito quando uno degli Anderson mi chiamava significava che c'era un'emergenza.
<< Si, senti... non so neanche da dove iniziare. >> Mormorò in difficoltà.
Sentivo in lontananza la musica alta e capii subito quale era il problema.<< Mandami l'indirizzo, arrivo subito. >> Dissi chiudendo la chiamata per vestirmi il più velocemente possibile.
Misi le prime cose che trovai nell'armadio, una maglietta bianca di James e un Jeans nero, ignorando le lamentele di Mya.
<< È successo di nuovo? Dovresti proprio lasciarlo. >> Borbottò alzando il viso il tanto che bastava per guardarmi negli occhi.
<< È autodistruttivo per te, Eva. Non ti fa bene. >> Continuò imperterrita, ignorando il modo in cui la fulminavo con lo sguardo.
<< Sai che ho ragione. Non puoi correre da lui appena ne ha bisogno, nel cuore della notte o anche in pieno giorno. >> Sussurrò prima di rimettersi a dormire.
Presi le chiavi e il telefono ma mi fermai per un secondo davanti alla porta.Stavo facendo la scelta giusta per lui, ma non per me. Mya aveva ragione, quello che lei non sapeva, però, è che quattro anni fa gli avevo fatto una promessa a cui avrei tenuto fede fino alla fine.
Aprii la porta e mi fiondai in macchina, violando il coprifuoco. Per fortuna non incontrai nessuno e Max mi aveva già inviato l'indirizzo.
Guidai ignorando qualsiasi legge della strada, con l'intento di arrivare lì il prima possibile. Probabilmente non feci nessun incidente per pura fortuna.
Era sempre così. James fingeva di stare bene, finiva a qualche festa e dopo essersi ridotto in condizioni indicibili io correvo da lui.
Non sempre era abbastanza fortunato da finire la serata illeso, spesso mi ritrovavo a dover curargli le ferite e ancora più spesso a fargli vomitare l'alcol ingerito.Era un ciclo che si ripeteva all'infinito e non aveva mai fine.
Ogni volta diceva che non sarebbe più successo e ogni volta mentiva. Non era una cosa che controllava, non potevo fargliene una colpa.Lui ci provava, ma ogni volta finiva allo stesso modo.
Fermai l'auto di fronte all'indirizzo che mi aveva dato Max, sicura che fosse giusto considerando la gente ubriaca fuori e la musica alta.
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Betrayal
ChickLitVOLUME 4 Un tradimento dopo l'altro. James ed Evangeline si conoscono da quando erano piccoli ma si sono sempre ignorati. James la ammirava da lontano: bella, popolare e dalla vita apparentemente perfetta. Evangeline, invece, era troppo impegnata a...