8. Famiglia

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Mi sento appeso ad un filo lontano che,
che se lo seguo non so dove arrivo
ULTIMO

James

Presente
15 settembre 2022

A svegliarmi fu un bicchiere d'acqua gelida in faccia e per un momento pensai che aprendo gli occhi avrei trovato mio fratello Nathan, che rideva come faceva sempre, migliorandomi ogni risveglio.

Ma la verità mi investì in pochi secondi: Nathan era morto quattro anni fa, non lo avrei più visto, non mi avrebbe più svegliato in quel modo.
E io non ero più lo stesso James che lui svegliava con un bicchiere d'acqua ghiacciata.

<< Alzati. >> Il tono incazzato di mio fratello Max mi fece definitivamente aprire gli occhi.
Era in piedi di fronte a me e mi guardava come se avesse voglia di uccidermi.

Avevo un mal di testa da paura, puzzavo di vomito e mi bruciava lo zigomo. Il naso faceva male ma non era niente in confronto al resto.

<< Che vuoi? >> Domandai infastidito.
Il nostro rapporto era cambiato tanto negli ultimi anni, come qualsiasi rapporto che avessi prima della morte di Nath.

<< Parlarti. Prendi l'aspirina che Evangeline ti ha preparato e raggiungimi in cucina. >> Max uscì senza dirmi altro.

Se Evangeline mi aveva lasciato un'aspirina significava che era a conoscenza di qualsiasi cosa fosse successa questa notte. Inoltre, le ferite non si erano sicuramente curate da sole, ciò significava che sicuramente mi avrebbe fatto il solito discorso.
Ma questa volta non ero stato io a chiamarla, non volevo svegliarla. Non sapevo chi fosse stato.

Mi alzai, mandando giù la medicina per il mal di testa che aveva lasciato sul tavolino, dopodiché raggiunsi Max in cucina.
Era parecchio incazzato, lo capivo dalle spalle rigide e dal fatto che mi avesse preparato la colazione. Max cucinava solo quando era nervoso.

<< Di cosa vorresti parlarmi? >> Chiesi prendendo dal frigo una birra, che però lui mi strappò dalle mani e buttò nel secchio.

<< Di questo. >> Lo guardai confuso.

<< Devi smetterla, non puoi andare avanti così. Non ti rendi conto che ti stai autodistruggendo? Che stai facendo del male a te e a tutti quelli che ti vogliono bene? >> Max odiava le discussioni, era quello nella famiglia che aiutava sempre Nathan a far calmare tutti, a evitare litigi inutili.
Me lo ricordava tanto, forse era per questo che con lui il rapporto era anche peggiore degli altri.

<< Dimmi un po', Max, chi è il più grande tra noi due? Perché magari ti sfugge il fatto che non hai il diritto né il dovere di dirmi cosa fare. >> Lo dissi con l'intento di farlo innervosire al punto di andare via, ma sembrava intenzionato a restare qui.

<< Sono tuo fratello James, continuerò a dirti che stai sbagliando finché non lo capirai. Stai allontanando tutti, solo perché non vuoi essere aiutato. >> Lo interruppi alzando la voce, nonostante sapessi che a lui dava fastidio.
Odiava quando gli urlavano contro e io lo stavo facendo.

<< Non ho bisogno dell'aiuto di nessuno. Lo sai che da... >> Non feci in tempo a finire la frase perché per la prima volta Max stava urlando.

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