9. Bugie da temere

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Potrete avere pure cento buone qualità,
ma la gente vi guarderà sempre
dal lato più brutto
MOLIÈRE

Evelyn

Presente
15 settembre 2022

Il college fa schifo.
Il Massachusetts è ancora peggio.
Vengo da San Francisco, amo la sua fresca debbia estiva, le colline, le enormi ville vittoriane e la sua architettura moderna, il Golden Gate Bridge. Si, Harvard è il sogno di qualsiasi ragazza, ma io amo la California e avrei preferito un college più vicino a casa.

Mia madre sarebbe stata d'accordo se solo non fossero intervenuti i miei nonni, coloro che mi pagavano gli studi. Hanno costretto mia madre a mandarmi alla stessa scuola che hanno frequentato loro da ragazzi, perciò eccomi qui.

Nel bel mezzo della mia nuova stanza, che sistemo la mia roba ancora negli scatoloni nonostante le lezioni siano già iniziate da tre giorni. Le mie compagne di stanza non ci sono, per ora ho conosciuto solo Mya che pare essere abbastanza simpatica, anche se completamente diversa da me.
Mi ha detto che l'altra si chiama Evangeline, ma non sono ancora riuscita ad incontrarla. Pensavo che l'avrei conosciuta questa mattina, ma se n'è andata nel cuore della notte perciò immagino che dovrò rimandare a questa sera.

Mentre sistemavo i libri sulla mensola la porta si aprì e la voce squillante di Mya mi fece voltare.

<< Sei più simpatica ora, quando sei fatta non ti sopporto. >> Disse a qualcuno scherzando.

Dopo di lei entrò un'altra ragazza dai capelli neri con delle ciocche viola. Indossava una gonna a di pelle e un top rosso molto scollato, ai piedi portava dei stivali neri che le arrivavano sopra il ginocchio. Stava ridendo di ciò che Mya le aveva detto.

<< Evelyn! Finalmente vi incontrate, lei è Evangeline. >> Disse proprio lei, indicando la ragazza dai capelli viola.

Evangeline mi rivolse un sorriso gentile, uno che non mi sarei aspettata di ricevere da una una come lei. Dal tipo di ragazza che era all'apparenza mi sarei aspettata un carattere arrogante e insopportabile, ma mi rendo conto che non si giudica un libro dalla copertina.
Anche se in realtà se una copertina non mi piace il libro non lo compro.

<< È un piacere conoscerti. >> Affermò per poi andare dalla sua parte della stanza. Il letto era ancora sfatto e sopra vi erano numerosi vestiti.

<< Verrai alla festa di questa sera? >> Chiese Mya aprendo il suo armadio.

Mi affrettai a trovare una scusa per non andare. Odiavo le feste e non avevo intenzione di andarci.

<< No, mi dispiace ma devo studiare. Non posso rimanere indietro già alla prima settimana. >> Risposi sedendomi sul letto.

<< Studierai domani, è la festa d'inizio anno, non puoi mancare. >> Disse Evangeline scegliendo un tubino nero tra quelli che aveva sul letto.

<< Non mi piacciono le feste... >> Mormorai sperando che così mi lasciassero in pace.

<< Oh no Eva, ci hanno messo in stanza con una secchiona asociale. >> Scherzò Mya con tono ironico.
Evangeline si mise seduta accanto a me e mi sorrise.

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