16. Home is where the heart is

479 12 14
                                    


PRIMA PARTE

They say home is where the heart is

TAYLOR SWIFT

James

Presente
19 settembre 2022

Ormai era mezzanotte passata quando eravamo arrivati a New York ed Evangeline aveva dormito per quasi tutto il viaggio.
Si era svegliata proprio nel momento in cui avevo fermato l'auto davanti casa di Asher e Audrey.

Vedendo quanto fosse stanca avevo iniziato a pensare che in realtà non stesse dormendo molto, ma faceva finta per non farmi preoccupare. Non sarebbe stata una novità, era già successo in passato e lo odiavo.

Si comportava come se io fossi l'unico con dei problemi, come se, dovendo pensare già ai miei, non sarei riuscito a reggere il peso dei suoi. Mi faceva sentire quasi inutile e odiavo il fatto che non mi parlasse di come si sentiva.
Ma non potevo fargliele una colpa, anche io non ne parlavo.

<< Sei sicura di non essere troppo stanca? Potremmo andare a casa dei miei per dormire e poi tornare domani mattina. >> Proposi, vedendo i suoi occhi distrutti dalla stanchezza.

Si passò le mani sul viso e scosse la testa.

<< Sto bene, andiamo. Domani mattina dovrei andare dai miei genitori. >> Rispose sospirando.

Scese dall'auto senza aspettare la mia risposta, sapendo che avrei insistito perché si riposasse.

Si tirò su il cappuccio della mia felpa, infreddolita dal primo freddo di settembre e suonò il campanello della villa.

In pochi minuti Audrey venne ad aprire, anche lei indossava una tuta enorme che sicuramente era di Asher e sembrava piuttosto stanca.

<< Finalmente siete arrivati, non li sopportavo più. >> Disse sollevata, facendosi da parte per farci entrare.

<< C'è qualcun'altro? >> Domandai confuso, seguendola in salotto.

Prima che potesse rispondere lo vidi, seduto sul divano davanti ad Asher che discutevano, entrambi con dei toni abbastanza alti.

Nel momento in cui Max posò lo sguardo su di me e su Evangeline che si trovava alle mie spalle, si zittì.

Ash gli rivolse uno sguardo di ammonimento e lui tornò a sedersi composto, portando lo sguardo sul camino acceso.

<< Che ci fai qui? >> Chiesi, mettendo le mani in tasca.

Lui mi guardò appena, rivolgendo la sua attenzione ad Evangeline. Mi spostai davanti a lei, costringendolo a guardarmi.

<< Niente. >> Rispose, infastidito da non so cosa.

<< Niente? >> Sapevo cosa era venuto a fare e il fatto che non lo confessasse mi faceva capire che avevo ragione.

<< James, non è il momento. >> Si intromise Asher, intuendo quale era il problema.

Sbuffai.
Si comportava come nostro padre, lo faceva da sempre. Ci riprendeva nonostante ormai avessimo più di vent'anni.

BetrayalDove le storie prendono vita. Scoprilo ora