capitolo 16

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-Senza di te non era la stessa cosa!- piagnucolò per l'ennesima volta Ayaka, affiancando Subaru -eravamo tutti preoccupati a morte!-
-Mi dispiace- ripeté per l'ennesima volta Subaru alzando lo sguardo.
Nonostante le polemiche di Hawks, Subaru aveva deciso di tornare subito al lavoro. Non se la sentiva di stare a casa da sola, anche se Hawks era pronto a saltare il lavoro per stare con lei.
-Ti hanno rapito, non è un trauma da poco- le aveva detto Hawks quando Subaru aveva espresso il desiderio di tornare in servizio -devi concederti del tempo per elaborare la cosa. Non so cosa è successo davvero, ma voglio che ti prendi del tempo!-
E Subaru lo ignorò, contattando Snatch e comunicandogli che il giorno dopo sarebbe rientrata, beccandosi delle occhiatacce esasperate da parte del suo ragazzo. Si era abituata alla compagnia dei membri dell'Unione, al loro chiasso e alle loro risate.
Pensò all'esuberante e frizzantina Toga.
A Twice, così buffo e affidabile.
A Mister Compress, sempre cosi composto e gentile.
A Spinner e, strano da dire, pure a Shigaraki, magnifici compagni di gaming e maratone serali su Herflix.
E poi penso' a Dabi, o Toya, che nonostante l'apparente carattere freddo e distaccato, era sempre dolce e premuroso con lei, riconquistando senza difficoltà il suo cuore.
Senza di loro il silenzio era troppo assordante e insopportabile. Mai nella vita avrebbe immaginato di affezionarsi così a dei villain.
"E il ragazzo che amo è uno di loro".
Appena aveva messo piede nell'agenzia di Snatch, il giorno dopo, le avevano subito fatto una gran festa, accogliendola fra abbracci e pianti.
-Bentornata, piccola Tempesta!- aveva detto Snatch stringendola in un grosso abbraccio stritolacostole -sono felice che stai bene!-
"Sono passati solo due giorni da quando Hawks mi ha riportato a casa" pensò Subaru mentre faceva la ronda con Ayaka, ignorando le sue chiacchiere "eppure mi mancano come se non li vedessi da mesi. Soprattutto Dabi" e si intristì al pensiero del villain. Pensò a cosa stesse facendo in quel momento, depressa dal fatto che ancora non l'aveva cercata. Sapeva bene che sarebbe stato difficile per lui visto che Hawks non la mollava mai, a parte quando era al lavoro, ma in parte ci sperava.
Durante la giornata arrestarono tre criminali. Due per violenze verso le forze dell'ordine e uno per tentato taccheggio. Subaru li catturò senza entusiasmo, vedendoli sotto una luce nuova. Aver frequentato l'Unione dei Villain, stringendo amicizia coi suoi membri, le aveva fatto mettere in dubbio tutto ciò che credeva su di loro. Prima non si era mai fatta problemi ad affrontarli e catturarli, provando quasi divertimento nel farlo. Erano dei criminali e automaticamente se lo meritavano.
Ma ora era diverso. Non poté fare a meno di guardarli tristemente e pensare cosa ci potesse essere dietro al loro comportamento. Una cosa che aveva imparato nell'Unione era che nessuno nasceva cattivo, ma venivano sempre portati a diventare malvagi. E nella maggior parte delle volte, la colpa era degli eroi.
Qual'era la linea di demarcazione che divideva eroi e villain? Che cos'era davvero giusto e cos'era sbagliato?
Subaru non sapeva darsi delle risposte.
Ayaka, ogni tanto, la guardava perdersi nei suoi silenzi ma non le chiese niente, pensando che fosse una conseguenza della sua prigionia. Se avesse conosciuto i suoi reali pensieri, l'avrebbe comunicato subito a Hawks.
Verso pomeriggio inoltrato ricevettero una segnalazione dall'agenzia, comunicando loro che dei criminali stavano assalendo una gioielleria.
-Presto, raggiungiamo subito il posto!- esclamò Ayaka iniziando a correre.
-Si!- annuì Subaru, seguendola a ruota. Quando raggiunsero l'angolo della strada, qualcosa agguantò Subaru per un braccio tappandole subito la bocca con una mano, attirandola verso uno dei vicoli lì vicino. Subaru si dimenò spaventata, pronta a scatenare il suo vento.
-Sssh, buona piccola furia- le disse una voce graffiante dietro di lei in tono divertito -cosi' rischi di farci scoprire-
Al suono di quella voce Subaru si bloccò, sgranando gli occhi mentre il cuore iniziò a batterle molto più forte. Si voltò verso l'aggressore, guardandolo sorpresa e piena di gioia.
-Ti sono mancato, piccola Subaru?- le chiese con sorriso sghembo, mollando la presa -ammettilo, non te lo aspettavi che...- ma Subaru non lo lasciò finire, buttandosi fra le sue braccia e baciandolo, cogliendolo di sorpresa. Lo abbracciò fortissimo, accarezzandogli i capelli e assaporando quelle labbra morbide ma secche allo stesso tempo.
Dabi l'attiro'a sé, portandole una mano fra i capelli e piegandole dolcemente la testa, approfondendo il bacio. Sentire quelle labbra sulle sue era bellissimo, le erano mancate da morire. Mentre lo baciava avvertì come delle piccole scintille di piacere innondarle lo stomaco, desiderosa di non separarsi mai da lui. Erano passati solo due giorni lontano da lui, ma le sembrò una vita. E a giudicare da come la stesse baciando, doveva pensarlo anche lui.
Dabi si scostò appena da lei, osservandola compiaciuto -non pensavo che mi avresti accolto così-
-E cosa pensavi che facessi?- domandò incuriosita Subaru senza staccarsi da lui.
-Che ti saresti limitata ad abbracciarmi piagnucolante. O che mi avresti inveito per aver tentato di arrostire quel pollo che ti porti appresso- le rispose Dabi con un ghigno divertito -ma questo... questo supera di gran lunga le mie aspettative- e le stampo' un bacio casto.
-Mi sei mancato- ammise Subaru appoggiando la testa sul petto del ragazzo, annusando il suo profumo. L'odore del Denim la inebriò, facendole aprire un sorriso.
-Anche tu mi sei mancata, piccola Subaru- le rispose Dabi appoggiando il viso sopra la tua testa -e fidati se ti dico che ho dato sfoggio di un enorme autocontrollo nel non uccidere il pollo. Vederlo appiccicato a te è fastidioso!-
Subaru gli scoccò uno sguardo di rimprovero -non chiamarlo così!-
-Io lo chiamo come voglio-
Subaru sospirò, Dabi sapeva essere peggio dei bambini quando ci si metteva. Cercò di cambiare discorso -come stanno gli altri?-
-Stanno bene- le rispose tranquillamente -sono molto contrariati dall'intromissione del pollo, portandoti via all'improvviso. Toga e Twice sono sul piede di guerra. Stanno escogitando di venirti a trovare a casa di sorpresa e strappazzarti di abbracci. Mister Compress è triste perché gli è venuto a mancare qualcuno con cui avere un dialogo serio, definendoci tutti dei "trogloditi con cui è impossibile avere un dialogo civile". Anche Spinner e Shigaraki sono molto scontenti, lamentandosi della mancanza della loro compagna di giochi!-
Subaru restò senza parole, sentendo crescere un enorme moto d'affetto verso i membri dell'Unione. Anche loro, proprio come lei, si erano affezionati.
-A proposito- fece Dabi armeggiando nella tasca -questo è per te- e le diede un piccolo cellulare vecchio stile nero. Subaru lo osservò confusa.
-Un piccolo collegamento con l'Unione- le sorrise lui -e' un regalino da parte di Shigaraki. Almeno potrete accordarvi per fare le partite online, o per organizzare le serate con la Schizzata e Twice. Ti avrò anche rapito, ma per loro non sei mai stata un ostaggio ma un membro dell'Unione a tutti gli effetti-
Subaru lo abbracciò ancora più forte -grazie Dabi. Vuol dire tanto per me!-
-Abbiamo poco tempo prima che la tua collega torni a cercarti qui- le sussurro' avvicinando il viso al suo guardandola con desiderio, portando le mani sui fianchi della ragazza pronto a farle scivolare ancora più in basso -per cui stasera verrò da te e...- ma il telefono di Subaru suono', interrompendo la magia.
-Non rispondere- le disse dandole dei baci sul collo, facendo scorrere la punta della lingua sulla pelle, mandandogliela a fuoco.
Nonostante l'enorme voglia di accontentare la sua richiesta e il basso ventre in fiamme, Subaru gli rispose -non posso, potrebbe essere importante- e guardo' lo schermo, gelandosi di colpo.
Era Hawks.
Dabi lanciò un'occhiata allo schermo, sbottando -cazzo, non è possibile!-
Subaru aprì la chiamata, pregando ogni santo che Dabi facesse il bravo senza farsi scoprire -ehm... ciao Hawks, che c'è?- squittì agitata.
<Ciao principessa> le rispose lui entusiasta <come stai? Ti ho disturbata?>
-No, no. Non mi hai disturbato, tranquillo!- esclamò subito lei scoccando un'occhiataccia a Dabi che sbuffava rumorosamente.
-Non ha mica disturbato- sboffonchio' incazzato -mi sta solo privando del tempo prezioso dove potevo ficcarle la lingua in bocca e toccarla quanto volevo...-
Subaru si sentì andare a fuoco, avvertendo un certo calore in zone poche consone -e' successo qualcosa?-
<Oggi ero con Endeavor ed ho conosciuto sua figlia Fuyumi> le spiegò Hawks entusiasta <ci ha invitato stasera a casa sua per una cena tutti insieme>
-Sembra interessante- commentò Subaru con finto entusiasmo, smaniosa di tornare da Dabi e ai suoi baci. Poi lo notò -hai detto "ci"?-
<Esatto> confermò lui <visto che sei la mia ragazza, le farebbe piacere che ci fossi anche tu. E poi avrai la possibilità di conoscere il
Number One. È una grandissima opportunità>
-Stasera eh...- fece incerta Subaru guardando Dabi, sempre più nervoso -non saprei Hawks, sai che non sono una gran fan di Endeavor...-
Al suono di quel nome, Dabi si voltò perplesso.
<Fallo per me, Subaru> la prego' Hawks <vuol dire tanto, ci tengo tantissimo>
-E va bene...- sospirò rassegnata Subaru, arrendendosi -ma entro le dieci e mezza voglio essere a casa. Domattina devo alzarmi prestissimo-
<Tranquilla, così avremo più tempo da passare insieme!> esclamò allegro Hawks, illanguidendo la voce <già mi pregusto una bella nottata passata a sc...>
-Voglio passarla da sola, Hawks!- s'irrito' Subaru, scoccando uno sguardo a Dabi -ho bisogno di riposare!-
<Oh....ok...> mormorò lui deluso <vengo a prenderti quando esci dal lavoro>
-Ok-
<A proposito Subaru, ti a...> ma non concluse la frase. Subaru gli chiuse il telefono in faccia.
Dabi la guardò con una strana espressione -che c'entra Endeavor con stasera?-
Subaru lo abbracciò subito, cercando di farlo ingelosire il meno possibile -Hawks era con Endeavor ed hanno visto sua figlia. Ci ha invitato a casa sua stasera per una cena-
Gli occhi di Dabi si ridussero in due fessure -tu non ci vai!-
-Purtroppo devo- sospirò Subaru -Hawks mi ha letteralmente implorato. Non posso tirarmi indietro-
Dabi si scostò da lei, camminando nervosamente, scombinandosi i capelli già arruffati -non voglio che tu vada in quella casa, soprattutto con quel pollo- poi si voltò verso di lei, prendendole una mano e attirandola a sé -ma forse non è una cattiva idea. Endeavor è l'esempio migliore per dimostrarti che gli eroi non sono quel grande esempio di bontà e virtù-
Subaru lo guardò incuriosita, ricordandosi come otto anni prima, quando Toya era ancora suo ospite, guardava Endeavor con rabbia e risentimento alla tv -e' lui che ti ha fatto del male?-
Dabi si allontanò appena -come scusa?-
-E' lui la causa per quello che sei oggi?- chiese Subaru, notando lo l'espressione turbata sul suo viso.
Dabi abbassò lo sguardo, i suoi occhi azzurri sembrarono gelarsi -e' una storia molto lunga, un giorno te ne parlerò. Però per rispondere alla tua domanda, si. È stato lui a ridurmi così-
Lo disse con un tono e un'espressione talmente afflitti che Subaru si sentì stringere il cuore -Toya, mi... mi dispiace...-
Dabi l'abbraccio' -una cosa sola. Chiamami col mio vero nome solo quando siamo soli. Nessuno sa chi sono, nemmeno i membri dell'Unione-
-E nemmeno io- mormorò Subaru accusandolo con lo sguardo -so solo il tuo nome-
-E sei privilegiata rispetto a tanti!- rispose lui dandole un bacio sulla fronte -presto saprai tutto, te lo prometto. Purtroppo è complicato...-
-Ok...- fece Subaru intristita. Voleva saperne di più sul suo passato, voleva conoscerlo meglio. Sapere che prima o poi si sarebbe aperto con lei le diede una piccola speranza.
-Un'ultima cosa- aggiunse Dabi -voglio che stasera lasci il pollo-
Subaru alzò la testa di scatto -Eh?-
-Non voglio dividerti con lui- le spiegò Dabi con aria scocciata -non puoi avere entrambi, devi scegliere. O me o lui!-
Subaru si sentì prendere dall'agitazione -sai bene che voglio te! Però... lasciarlo così, senza preavviso...-
-Non vedo dove stia il problema- commentò Dabi -perche' stare con lui quando non lo ami? È una perdita di tempo per entrambi, ed è una grossa scocciatura per me!-
-Parli bene tu, non ti sei fatto problemi ad abbandonarmi!- sbottò Subaru con rabbia -io non sono come te. Non ho mai lasciato nessuno e vorrei farlo senza farlo soffrire!-
Quelle parole colpirono Dabi come uno schiaffo in faccia -pensi davvero che ti abbia lasciato come se niente fosse? Che lo abbia fatto a cuor leggero?- le prese il viso fra le mani, guardandola dritta negli occhi -non hai la minima idea di quanto ci sia stato male, di quanto abbia sofferto. Ho penato ogni singolo secondo per quella scelta, cercando di convincermi di averlo fatto per il tuo bene, per non incasinare il tuo futuro. Sei l'unica cosa bella che mi sia capitata in questa vita di merda, ed essere obbligato a rinunciarci, seppur temporaneamente, mi ha ucciso-
-Io... non lo sapevo...- sussurro' Subaru sentendo gli occhi pizzicarle, ormai prossimi alle lacrime. Si sentiva in colpa. Aveva sempre creduto che Toya l'avesse lasciata senza problemi, magari fingendo che fra loro non ci fosse mai stato nulla. Sapere che ha sofferto quanto lei la fece stare male.
Dabi la baciò dolcemente -non devi crearti degli scrupoli con Hawks, piccola mia. Non se lo merita-
-E' perché sta cercando di entrare nell'Unione dei Villain?- chiese Subaru -perche' se è così non mi sembra una gran cosa...-
Dabi la guardò perplesso -e' questo che ti ha detto?-
Subaru annuì.
Dabi scoppiò a ridere -santo cielo, quando pensavo che non potesse cadere più in basso di così, eccolo lì pronto a smentirmi! Non è per quello, piccola Subaru. È per qualcosa di molto più grave-
Subaru si spaventò, sentendo il cuore perdere dei battiti -di... di che cosa si tratta?-
-Te lo spiegherò stasera- le promise Dabi -Ti racconterò tutto, mostrandoti pure le prove. A prescindere di come andrà fra voi due dopo la cena, posso garantirti che da stasera lo avrai lasciato, chiudendolo fuori definitivamente dalla tua vita!-

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