capitolo 15

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Dabi osservo' pietrificato la figura di Hawks che si stagliò sopra di loro nel cielo notturno. La sua espressione era un mix di  rabbia e determinazione.
"Come diamine ci ha trovato?"
Hawks estrasse dalle sue ali due piume particolarmente lunghe, armeggiandole a mo' di spada -lascia andare la mia ragazza!- ordinò minaccioso.
Dabi si ricordò solo in quel momento che Subaru era lì con lui, troppo sconvolto dall'arrivo di quel pollo troppo cresciuto. Istintivamente si pose davanti a lei come per farle da scudo, scoccandole un'occhiata veloce. Subaru stava fissando Hawks con aria sorpresa e orripilata nello stesso momento, coprendosi la bocca con le mani. Sicuramente si stava chiedendo quanto avesse visto il suo ragazzo, bastava guardarla in faccia per capirlo. Questo diede noia a Dabi, cercando di ricordare che Hawks era ancora il suo ragazzo.
"Ancora per poco...".
-Non intendo ripetermi- esclamò calmo Hawks -libera subito la mia ragazza!-
-Altrimenti?- lo sfido'con rabbia Dabi -le tue piume sono inutili contro il mio fuoco!- e gli scagliò contro le sue fiamme blu, come a volergli dimostrare la veridicità delle sue parole.
-Hawks!- urlò Subaru mentre questo schivò le fiamme senza problemi -Dabi ti prego, smettila! Non voglio che lottate!- lo pregò spaventata, aggrappandosi al suo braccio.
-Fatti da parte, Subaru!- le intimò Dabi strattonandole via il braccio, trattenendo a stento la rabbia che stava crescendo dentro di lui. Voleva che Subaru prendesse una posizione, che scegliesse lui, e vederla divisa in due gli fece male. Se lei non era in grado di fare una scelta, lo avrebbe fatto lui al suo posto eliminando il problema.
-Stai tranquilla, amore mio!- le urlò Hawks cercando di tranquillizzarla, sorridendole appena -tra poco sarò da te!-
Questo lo fece incazzare del tutto -tu non farai proprio un bel niente! Non te lo permetterò!- urlò Dabi lanciandogli un altro attacco fiammeggiante. Hawks lo evitò a fatica, bruciando qualche piuma delle sue ali, e volò in tondo, come se stesse studiando qualche angolo morto. Alla fine plano' contro di lui, sguainando le due piume pronte a colpirlo.
Dabi attacco' di nuovo -non riuscirai mai a colpirmi!- esclamò sguainando un ghigno compiaciuto. Quando le fiamme sparirono, di Hawks non c'era più traccia.
"Ha schivato il mio attacco, era un diversivo" pensò il ragazzo tornando guardingo, scrutando dove potesse essere finito Hawks "dove diamine..." e sgranò gli occhi, colto da un terribile sospetto. Si voltò verso Subaru, restando senza fiato quando non la vide più.
-Te l'avevo detto, Dabi!- esclamò Hawks tornando nel suo campo visivo, tenendo in braccio Subaru -te l'avevo giurato che me la sarei ripresa!-
-Lasciala subito!- gli ordinò tremando di rabbia. Non voleva che la toccasse con le sue sudice mani. Subaru apparteneva a lui, non a Hawks!
-Perche' dovrei?- chiese linciandolo con lo sguardo -in fin dei conti è la mia ragazza! Lei non rappresenta nulla per te-
Subaru era come pietrificata fra le braccia di Hawks, senza staccare lo sguardo da Dabi. Era totalmente nel panico, incapace di agire o prendere qualsiasi decisione. Gli dispiacque vederla così, in fin dei conti non era colpa sua. Era una guerra fra lui e Hawks.
-Ancora per poco- rispose Dabi aprendosi in un sorriso malvagio -appena scoprirà il tuo piccolo segreto ti lascerà all'istante-
Subaru si voltò di scatto verso Hawks, aggrottando la fronte, mentre Hawks si irrigidì.
-Di cosa sta parlando?- chiese lei.
Hawks non le rispose, continuando a fissarlo con odio -non riuscirai mai a separarmi da lei, Dabi!- e cominciò a battere le ali più velocemente, allontanandosi da loro.
Dabi lo inseguì, urlandogli -lei non sarà mai tua, Hawks! Vi ho già separato nel momento in cui l'hai conosciuta! Lei appartiene a me da sempre, ancora prima che  tu la incontrassi!- e si fermò, osservando la figura di Hawks allontanarsi velocemente nel cielo stellato con Subaru fra le braccia, certo che avesse sentito le sue parole.

-Hawks! Rallenta per favore!- lo implorò Subaru -stai andando troppo veloce!-
Hawks non l'ascolto, continuando a sfrecciare a tutta velocità, desideroso di allontanarla il più possibile da Dabi e dagli altri membri dell'Unione.
-Hawks!- urlò lei agitandosi sempre di più, iniziando a battergli i pugni nel petto -fermati!-
Hawks sussultò, fermandosi di scatto -che succede?-
-Ho bisogno di scendere- mormorò lei mentre sentiva la testa girare -non... non mi sento bene...-
Senza farselo ripetere due volte, Hawks la condusse sul tetto di una palazzina per farle prendere fiato. Come appoggiò terra, la sue gambe cedettero.
-Stai bene, Subaru?- chiese preoccupato Hawks avvicinandosi a lei.
Subaru scosse la testa. Continuava a vorticarle mentre non riusciva a rallentare il respiro. Il cuore continuava a batterle velocissimo mentre un mix di sensazioni sgradevoli la fecero sentire peggio. Sentì lo stomaco sottosopra, come se doveva vomitare da un momento all'altro.
-Ti porto in ospedale- disse subito Hawks, cercando di riprenderla in braccio, ma Subaru lo bloccò.
-D...dammi un attimo...- mormorò lei cercando di respirare -non sono abituata a volare così veloce-
-Ti hanno fatto qualcosa?- chiese di getto Hawks, studiando ogni possibile segno di maltrattamento o abusi su di lei, notando i braccialetti ai polsi. Le prese un polso, chiedendole -e questi?-
-Sono degli inibitori per il quirk- gli spiegò Subaru -a parte questi, non mi hanno fatto niente. Sono stati molto gentili con me-
-Questa la chiami gentilezza?- esclamò furioso Hawks, sventolandole il polso col bracciale -sono dei criminali, Subaru. Non fanno niente senza aver doppi fini!-
Subaru lo rimproverò con lo sguardo, ricordando i bei momenti passati con loro -non è vero, Hawks. Non sempre è tutto bianco o nero!-
Hawks l'abbraccio' di colpo, stringendola forte a sé, prendendola alla sprovvista -non voglio litigare con te, Subaru. Non ora che ti ho di nuovo al mio fianco-
Subaru restò impalata per qualche istante, incerta sul da farsi, per poi ricambiare l'abbraccio. Si strinse fra le sue braccia, respirando a fondo il suo profumo. Hawks le era mancato, eppure c'era qualcosa di diverso, qualcosa di stonato.
Non erano quelle le braccia dalla quale voleva farsi stringere.
Non era quello il profumo che voleva respirare.
Ma soprattutto non era lui quello che voleva accanto.
Hawks la baciò. Non era uno dei suoi soliti baci, dolci e carichi d'amore. Questo era disperato, affamato di certezze e pieno di paure. Subaru avvertì da esso tutta la paura che Hawks aveva in quei giorni senza di lei.
Per quanto fosse piacevole baciare Hawks, il bacio non le trasmisse nulla. Non avvertì nemmeno quel piccolo sentimento che provava prima di incontrare Dabi.
Non era quella la bocca che voleva baciare. Dabi le aveva spento ogni tipo di sentimento che stava provando per Hawks, annullandolo totalmente.
Subaru si allontanò da lui -mi sento stanca... puoi riportarmi a casa?-
-Prima voglio che ti veda un dottore- le rispose lui appoggiando la fronte sulla sua -voglio essere sicuro che stai bene. E ti farò levare questi inibitori. Dopodiché ti porterò a casa. Te lo prometto amore mio-
Subaru lo guardò negli occhi, sentendosi in colpa.
Hawks la riprese in braccio e riprese a volare un po' più lentamente.
-A proposito- le chiese Hawks, osservando il suo vestitino -come mai sei vestita in questo modo?-
-Oh...ehm...- fece Subaru arrossendo -i ragazzi dell'Unione hanno voluto portarmi a una festa sulla spiaggia. Volevano farmi svagare un po'...-
Hawks incrociò il suo sguardo ambrato al suo -una festa sulla spiaggia? Per distrarti?- ripeté perplesso lui, quasi sospettoso -e chi te lo avrebbe scelto questo vestito?-
Subaru avvertì la gelosia nella sua voce, probabilmente pensava che c'entrasse Dabi, che glielo avesse scelto lui.
"Il che è vero a parte. L'ho scelto per lui, ma non è il caso di dirglielo..." e rispose -me l'ha scelto Toga. Pensava che mi donasse un'aria da cattiva ragazza-
Hawks la fissò senza dir niente per qualche secondo interminabile, dopodiché sospirò -effettivamente è vero. Oltre a starti bene, ti fa sembrare una ragazza molto cattiva- aggiunse aprendosi in un piccolo sorriso.
Subaru fece un respiro di sollievo dentro di sé, lieta che Hawks se la fosse bevuta. Era la prima volta che gli mentiva e non le piacque per niente.
-Questo lo indosserai solo quando sei con me- le annunciò Hawks, guardandola malizioso -non voglio che altri ragazzi ti vedano in questo modo. Già mi scoccia che ti abbiano visto Dabi e i suoi!-
-A proposito di Dabi- fece Subaru, ricordandosi -di che cosa stava parlando poco fa? Che cosa mi stai nascondendo?-
Hawks si irrigidì, stringendo un po' più forte la presa su Subaru -sto provando a entrare nell'Unione dei Villain-
-COSA?- esclamò Subaru presa di sorpresa -ma... ma perché...-
-Non voglio realmente entrarci, fa parte della missione- le spiegò subito Hawk -e' un incarico datomi dallo stato per studiare i loro movimenti e conoscere la posizione dei loro Nomu. Ti chiedo scusa se non te ne ho parlato prima, è una missione top secret- e le sorrise debolmente come per scusarsi.
-E questo... sarebbe il motivo per cui dovrei lasciarti?- chiese scettica Subaru.
-Evidentemente per Dabi si- mormorò Hawks corrucciandosi -probabilmente avrà pensato che per te potesse essere un tradimento questa mia scelta-
Subaru non rispose, riflettendo su tutta la questione. Qualcosa non quadrava, Dabi sapeva bene che non lo avrebbe mai lasciato per un motivo del genere. C'era qualcos'altro sotto che Hawks non le diceva. Finse di crederci e si limitò a osservare la sua espressione seria. Fin da subito aveva conosciuto il lato allegro e giocoso di Hawks, ma da quando lo aveva visto fare sul serio ne era rimasta colpita e ammaliata. Adorava il modo in cui passava dall'essere un buffone al essere serio in meno di un secondo. Forse si era "innamorata" di lui anche per quello.
-Siamo quasi arrivati all'ospedale- le annunciò Hawks.
Subaru annuì, appoggiando la testa sul petto del suo ragazzo e pensando a quello che stava facendo Dabi in quel momento, pregando che non fosse a sfogarsi con qualche ragazza.

In ospedale le fecero tutti i controlli del caso, tranquillizzando Hawks sul fatto che non aveva subito abusi né che era stata drogata. Dopo che il dottore le diede il via libera, e essersi caldamente raccomandato di prendersi un periodo di riposo, Hawks la riaccompagnò a casa.
In ospedale li aveva raggiunti anche uno dei sideckik di Hawks che l'aiuto' a liberarsi degli inibitori del quirk. Appena usci' creò dalla mano un piccolo tornado, felice come non mai di poter usare di nuovo i suoi poteri. Le era mancato non usarli per quelle due settimane.
Volteggiò felice nel cielo, ridendo come una pazza, inebriata di quella ritrovata libertà. Non che nell'Unione si sentiva prigioniera, ma usare i suoi poteri liberamente era tutta un'altra cosa. Hawks le volo' accanto, preoccupato che potesse perdere il controllo o precipitare  per colpa del periodo in cui erano inattivi.
Quando giunsero a casa di Subaru, la ragazza fece per salutarlo quando Hawks si fiondo' sulle sue labbra, baciandola disperatamente. La lingua di Hawks trovò subito la sua, intrecciandosi come se ne avesse un bisogno disperato.
Subaru cercò di rispondere al bacio, notando nuovamente la mancanza di emozioni. Ormai era fin troppo chiaro, non provava più niente per lui e si sentì in colpa. Doveva porre fine a quella storia il prima possibile.
Subaru fece per scostarsi da lui, ma Hawks rafforzò la presa, facendo scivolare le mani sul suo corpo. Una mano le accarezzò una coscia, risalendo lentamente e insinuandosi sotto il vestito, toccandole il sedere. Sentì la sua eccitazione premerle addosso, mandandola nel pallone.
-Hawks! Che stai...- fece per sbottare Subaru quando si bloccò. L'espressione di Hawks era affranta, quasi come se stesse per mettersi a piangere.
-Non riesco a trattenermi, Subaru- mormorò a bassa voce con gli occhi lucidi -ho passato due settimane infernali, chiedendomi come stavi e pregando che non ti avessero fatto del male. Mi sembra un sogno riaverti al mio fianco, mi sei mancata da morire. E poi questo vestito non aiuta...- aggiunse con un piccolo sorriso.
Subaru non ce la fece, non poteva dirglielo proprio ora. Non con Hawks in quello stato. Gli avrebbe dato il colpo di grazia.
Rassegnata e dispiaciuta, ricongiunse la bocca con quella del ragazzo, cercando di baciarlo con più trasporto possibile. Voleva dargli un po' di sollievo, tranquillizzarlo. Era un bravo ragazzo e non voleva che stesse male.
Fecero l'amore, anche se Subaru lo fece in maniera automatica, senza sentimento, al contrario di Hawks. Per quanto fosse bravo a letto, non provò niente. Nemmeno un briciolo di quello che aveva provato la prima volta. Per mostrarsi più coinvolta aveva provato a immaginare Dabi al suo posto, accarezzandola e penetrandola dolcemente, con il risultato di scoppiare a piangere, sentendosi in colpa per Dabi. Si senti' una stupida visto e considerato che lo stesso Dabi era a scopare con altre ragazze fino alla notte prima, eppure non ne poté farne a meno. Era lui che amava e che voleva, non Hawks.
Hawks scambiò le sue lacrime di dolore come lacrime di sollievo per essere stata liberata. Gli diede dei baci sugli occhi e sulle guance, cercando di asciugargliele.
-E' tutto finito, Subaru- le mormorò dolcemente a fior di labbra -e' tutto finito-
Subaru non rispose, conscia che Hawks aveva ragione anche se non nel modo in cui credeva.

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