capitolo 29

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-Io quella la odio- esclamò con rabbia Subaru, scatenando le sue
raffiche di vento sui malcapitati.
Dabi, che la stava osservando, esclamò -bene così. Continua a sfruttare la rabbia e concentrala sui tuoi avversari-
Subaru fece come suggerito, immaginando che le persone davanti a sé fossero Scarlett, uccidendole senza pietà. Dabi aveva ragione, sfruttare la rabbia per uccidere era molto più semplice.
Erano passati tre giorni da quando Scarlett si era unita all'Unione dei Villain ed erano bastati per scatenare una rabbia omicida a Subaru. Nonostante le avessero consigliato caldamente di non avvicinarsi a Dabi, Scarlett continuava a stargli appiccicata facendogli gli occhi dolci o la svenevole. Per quanto Dabi cercasse di tenerla alla larga, comportandosi da stronzo con lei, questa continuava imperterrita, quasi non riuscisse a cogliere il rifiuto di Dabi. Subaru doveva trattenersi dall'attaccarla di nuovo, Shigaraki era stato molto chiaro, eppure sembrava che Scarlett la stesse sfidando. Quel giorno c'era arrivata molto vicina e Dabi se ne era accorto, portandola immediatamente fuori da lì per farla sfogare.
-Va un po' meglio?- le chiese Dabi, premuroso.
-Un pochino- rispose lei abbozzando un sorriso per tranquillizzarlo -anche se temo che dovrò fare molte fughe come questa nei prossimi giorni- aggiunse amareggiata.
Un lampo di paura baleno' negli occhi di Dabi -non dirmi che stai prendendo in considerazione...-
-Ci sto pensando- confessò Subaru -ma non ho ancora deciso-
Da quando Giran le aveva offerto di lavorare come sicario per gli alleati dell'Unione dei Villain, Subaru non aveva mai smesso di pensarci. Era un'offerta molto allettante, avrebbe fatto accrescere la fama dell'Unione (oltre al suo capitale finanziario) mentre lei sarebbe diventata una dei villain più temuti del paese. L'idea che Hawks conoscesse la sua nuova fama la eccito', sbattendogli in faccia quello che aveva creato.
L'avrebbe accettata al volo, se non fosse per il fatto che avrebbe dovuto star lontana da Dabi per un po', poiché i suoi servigi erano totalmente in solitaria. Non era mai stata lontana da lui, il massimo erano cinque/sei ore se non un giorno nelle rare volte che andava in missione per l'Unione, e già quelle erano una tortura. Figuriamoci stargli lontano per dei giorni, se non di più.
Anche per Dabi era la stessa cosa, non sopportava l'idea di starle lontano. Erano abituati a stare sempre insieme, amoreggiando quando volevano. Ma stare separati così a lungo era fuori questione.
Dabi le prese il viso fra le mani -non voglio che accetti-
-Lo so, tranquillo- lo rassicuro' lei, appoggiando le mani sulle sue -e poi credi davvero che ti lascerei da solo con quella sgualdrina? Non esiste!-
Aprendosi in un piccolo sorriso, Dabi le sussurrò -adoro quando sei gelosa. Ti provocherei solo per vedere quanto tieni a me-
Subaru si rabbuio', ripensando a quella settimana in cui Dabi si scopava una ragazza diversa a notte solo per farla ingelosire, punendola per averlo respinto -si, ricordo bene quanto ti diverti a farmi ingelosire-
Sempre più divertito, Dabi tentò di baciarla ma Subaru lo respinse, coprendogli la bocca con la mano.
-Vedi di fare poco il furbo- lo minaccio' giocosamente -altrimenti te lo taglio e lo uso come collana-
-E poi come faresti?- le chiese Dabi, provocandola -ormai ti ho abituata troppo bene, non riusciresti a fare un giorno di astinenza senza cedere-
-Vorrà dire che chiederò a Hawks- lo provocò lei, facendogli sparire il sorriso dalla faccia -sono sicura che non mi dirà mai di no-
Sul viso di Dabi apparve un'espressione minacciosa -vorresti dirmi che dopo tutto quello che ti ha fatto, saresti in grado di andarci a letto?-
-Chissà- gli fece una linguaccia, trattenendo dei brividi di spavento. In quel momento Dabi non stava più scherzando, era estremamente serio. Però Subaru cercò di far finta di niente, tentando di sdrammatizzare la situazione. È vero che la sua rabbia verso Hawks stava scemando, ma non sarebbe mai tornata a letto con lui. Non avrebbe mai fatto una cosa del genere a Dabi.
Dabi la strinse forte a sé, scrutandola torvo -non voglio che ti avvicini a lui-
-E perché dovrei farlo?- gli chiese dandogli un bacino sul naso -io ho te, non mi serve altro-
Dabi si sciolse un po' -sei una ruffiana-
-E mi ami per questo- concluse lei, rubando una risata a Dabi.

Quando tornanoro al covo, trovarono Scarlett seduta accanto a Spinner. Lei stava guardando qualcosa al computer mentre lui la fissava a bocca aperta come un pesce lesso.
Dabi e Subaru si guardarono perplessi, era dal giorno prima che Spinner sembrava incantato da lei, così come Mister Compress. E ogni volta, intorno a loro, aleggiava uno strano odore dolciastro. Nessuno sembrò farsi caso, a parte Toga. Era stata lei, proprio il giorno prima, a notare quel profumo.
A Subaru sembrò sospetto ma non ne fece parola con nessuno. Non voleva sembrare la paranoica di turno.
Scarlett alzò lo sguardo su di loro -dove siete stati?-
-Non sono cazzi tuoi- replicò Subaru, guardandola male.
Scarlett ricambio' l'occhiataccia -non riesco proprio a capire cosa ci trova in te...-
Subaru fece per scattare ma Dabi l'afferro' al volo -vieni con me, non è il caso di azzuffarsi...- e cercò di portarla di sopra. Subaru le scocco' un'ultima occhiataccia e segui' Dabi.
Dabi lanciò uno sguardo a Scarlett, beccandola come al solito a fissarlo. Proprio non riusciva a capire, era come se lei fosse venuta per infastidire a morte Subaru provandoci con lui. Scosse la testa, sapeva che non era così.
Arrivarono in una delle stanze adibita a uffici e chiusero la porta.
-Calmati- le disse Dabi agguantandola per le spalle -non lasciare che ti provochi in quel modo-
-Non ce la faccio- mormorò lei abbassando lo sguardo -mi sembra di perdere il controllo quando si tratta di te. È...è più forte di me, non ce la faccio-
Dabi fece per risponderle quando bussarono alla porta, interrompendoli.
I due ragazzi sospirarono.
-Avanti- esclamò scazzato Dabi, sperando per il disturbatore che fosse importante.
La porta si aprì ed entrò Scarlett. Senti' Subaru sbuffare alle sue spalle.
-Che vuoi?- chiese senza tante premure Dabi -sei venuta per provocarla ancora?-
-No- esclamò Scarlett alzando lo sguardo al cielo -sono semplicemente venuta per dire alla tua "fidanzata" che Shigaraki ha una missione per lei. In solitaria- aggiunse con uno strano sorrisino.
Dabi e Subaru si scambiarono uno sguardo d'intesa. Shigaraki sapeva bene che volevano andare in missione insieme, ma ogni tanto capitavano delle missioni in cui lei o lui dovevano muoversi da soli.
-Ha detto di raggiungerlo, che ti spiegherà i dettagli- aggiunse Scarlett -lo troverai al piano di sotto, in sala computer-
-Ok...- sbuffo' Subaru, guardando Dabi -tornerò il prima possibile-
-Lo spero. Già mi manchi- le rispose lui, dandole u n bacio casto sulle labbra.
Lanciando un'ultima occhiataccia a Scarlett, Subaru usci' dalla stanza.
Dabi fece per seguirla ma Scarlett lo agguanto' per il braccio -aspetta, non andare-
Dabi si voltò verso di lei, guardando torvo la sua mano -che cazzo vuoi?-
-Volevo solo parlare con te- gli sussurrò lei senza distogliere lo sguardo da lui.
Era davvero bella, ma non era Subaru. E lui non voleva passare un secondo di troppo con Scarlett. Non voleva far preoccupare la sua ragazza. Subaru sapeva che poteva fidarsi di lui ma voleva farla star tranquilla.
"Io non sono Hawks"
-Non ho niente da dirti- ribatté lui freddamente e fece per voltarsi verso la porta, quando senti' Scarlett mormorare -tu non te ne andrai-
Stava per chiederle cosa volesse davvero da lui quando un forte profumo dolciastro invase la stanza. Era talmente forte da fargli girare la testa, non capiva da dove venisse. Per un momento pensò che fosse opera di Scarlett ma non era possibile, lei era una senza quirk.
Nonostante la mente annebbiata, si girò verso di lei e restò a bocca aperta.
Scarlett era sparita.
Al suo porto c'era Subaru.
Dabi era confuso -ma... che...-
Subaru si avvicinò a lui, accarezzandolo -Scarlett è uscita proprio mentre stavo entrando, non te ne sei accorto?-
-N...no- mormoro' Dabi confuso -deve...deve essere colpa di questo profumo-
-Quale profumo?- chiese Subaru senza smettere di sorridere -io non sento nulla...-
-Non lo senti?- le domandò lui sempre più confuso.
Subaru si allungò, baciandolo dolcemente -in questo momento sento solo la voglia che ho di te-
A quelle parole Dabi la prese in braccio, infilandole la lingua in gola, e la fece sedere sulla scrivania, desideroso come non mai di sentirla intorno a sé.  Pochi minuti dopo era dentro di lei, penetrandola con foga.
-Ommiodio, Dabi- ansimo' lei -sei... sei fantastico!-
Quelle parole fecero stranire il ragazzo. Quando facevano l'amore lei non lo chiamava mai "Dabi" ma "Toya".
E anche le sensazioni che stava provando in quel momento erano totalmente sbagliate. Nonostante Subaru fosse sotto di lui si senti' strano, come se ci fosse qualcosa che non andasse. Non provava il solito trasporto e anche Subaru le sembrò meno coinvolta del solito. Oltretutto continuava a sentirsi annebbiato e questo non gli piacque. Lo fece sembrare vulnerabile.
"Sarà colpa di questo profumo del cazzo"
La porta si aprì di colpo e una voce familiare esclamò -Shigaraki è qui con me! Non c'è nessuna...- ma si interruppe.
Al suono di quella voce, Dabi si bloccò, sentendo una strana sensazione di gelo pervadergli le ossa.
Si voltò verso la porta, trovando Subaru e Shigaraki che lo fissarono  sconvolti.
-No... non è possibile...- mormorò Dabi in preda alla confusione -tu...- e si voltò verso la ragazza sotto di lui.
Era Scarlett.
Sul viso aveva un'espressione trionfante -ops...- mormorò ridendo.
Era come se di colpo il profumo dolciastro fosse scomparso, lasciando il posto a una terribile certezza.
Non stava facendo l'amore con Subaru ma con Scarlett.
In qualche modo era riuscita a ingannarlo.
E Subaru era lì, osservando tutto quanto.
Lo rirò subito fuori da lei e cercò di rimetterlo nei pantaloni, mormorando -Subaru, non è come pensi...-
Subaru lo fissò sconvolta mentre lacrime silenziose le rigarono il viso. Nei suoi occhi poteva scorgere la delusione e il dolore. Scosse la testa e scappò via.
-No! Subaru!- urlò Dabi, cercando di inseguirla -non lasciarla uscire, non è chi dice di essere- esclamò al volo a Shigaraki e si buttò all'inseguimento di Subaru. In quel momento maledi' il suo potere, rendendola più veloce nella fuga. La cercò ovunque ma non la trovò, evidentemente era andata via dal rifugio.
Dabi girava per la sala comune come un animale in gabbia, portandosi le mani ai capelli e chiedendosi dove fosse scappata Subaru. Si rendeva conto che era un casino, che Scarlett gli aveva teso una bella trappola e che lui ci fosse cascato come un pollo, ma spero' di trovarla e di poterle spiegare la situazione. Aveva la speranza che se lo avesse ascoltato, avrebbe capito che non era colpa sua.
Mister Compress entrò nella sala comune -che diamine è successo? Poco fa ho visto Subaru scappare in lacrime-
Dabi corse da lui -dov'è andata?-
-È corsa verso una delle finestre ed è scappata via in volo- gli spiegò Mister Compress sempre più confuso -poco prima che se ne andasse, ha lanciato via questo- e gli porse la collana col delfino blu.
Alla vista di quella collana, Dabi si senti' morire. Quella collana rappresentava il loro amore, la loro unione. Se l'aveva gettata via in quel modo, voleva dire che per lei era tutto finito. Definitivamente.
"È solo arrabbiata" si ripeté fra sé "è solo incazzata. Poi tornerà da te e vi chiarirete"
-Sembrava sconvolta- mormorò Mister Compress -mi spieghi che è successo?-
Una sorta di furia gelida pervase il ragazzo -Scarlett mi ha giocato un brutto tiro. È colpa sua se Subaru è scappata in lacrime. Non è chi dice di essere- e si avviò verso il piano superiore, verso la stanza dove aveva lasciato Scarlett.
Sali' veloce le scale, trovando Shigaraki che era ancora davanti alla porta.
-L'hai fatta grossa...- si limitò a dire.
-Lo so- gli rispose Dabi ed entrò nella stanza, trovando Scarlett al suo interno. Non sembrava spaventata ma era consapevole di quello che stava per accadere.
Dabi l'agguanto' per il collo e la sbatte' contro il muro -dimmi chi cazzo sei-
Scarlett tossi' -s...sono Scarlett...-
-Non mentire- sussurrò minaccioso lui, alzando la temperatura della mano, facendola urlare
-dimmi chi sei realmente-
-Non...non ho mentito sul mio nome- esclamò lei -ho mentito sul quirk, in realtà ne ho uno! Si chiama Feromone e serve per ingannare i maschi. Posso creare illusioni o attirarli a me-
Dabi si spiegò il profumo dolciastro che Subaru sentiva in quei giorni o quello che aveva sentito lui poco fa.
-Chi ti ha mandato?- chiese Shigaraki.
-Non... non posso dirvelo- ribatté Scarlett -non lo tradiro' così! Ma posso solo dirvi questo. Voleva che mi mettessi in mezzo fra te e Tempesta, e convincerla a lasciarti!-
Dabi allento' leggermente la presa -l'hai chiamata col nome da eroe-
-Perché la conosco, anche se lei non mi ha riconosciuta- rispose Scarlett -anch'io sono una sideckik. Il mio nome da Hero è Pheromosa!-
Dabi lasciò del tutto la presa, facendo cadere la ragazza. Scarlett portò una mano al collo, tossendo.
Shigaraki si voltò verso di lui -hai capito di cosa sta parlando?-
-Si- mormorò Dabi tremante di rabbia.
Un nuovo arrivo all'Unione, una bella ragazza senza quirk, la sua ostinazione nel provocare Subaru provandoci con lui...era così prevedibile, doveva capirlo subito. Solo una persona desiderava così ardemente che Subaru lo lasciasse.
E ora per colpa sua, aveva perso Subaru. Forse per sempre.
Pheromosa era un regalo di Hawks.

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