capitolo 39

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Sei anni dopo...

Due piccolo figure avanzarono silenziose lungo il corridoio fino a raggiungere la stanza desiderata. La bimba aprì leggermente la porta, stando bene attenta a non svegliare la loro vittima, vedendo con piacere che stava ancora dormendo.
Si voltò verso suo fratello, facendo cenno col capo il segno di via libera.
Il piccolo si aprì in un ghigno maligno, uguale a quello della sorella, ed entrarono insieme nella camera camminando in punta di piedi.
Si avvicinarono al letto, trovando la vittima tutta sola. Si scambiarono un'occhiata d'intesa e saltarono sul letto, accertandosi di andargli addosso.
-Sveglia papà!- urlò Natsume buttandosi addosso al padre, facendolo sobbalzare.
-Svegliaaaaa!- urlò divertita Noelle -è ora di alzarsi!-
-Ma che...- esclamò sbigottito Dabi, ancora intorpidito dal sonno -vi sembra il modo di svegliare le persone, piccole pesti?-
-È stata mamma a dircelo- si giustifico' subito Natsume con un risolino.
-E poi oggi è il nostro compleanno!- proseguì Noelle, tuffandosi fra le braccia del padre -non vorrai davvero dormire tutto il giorno, vero?-
Dabi sbuffo', maledicendo Shigaraki e i suoi incarichi notturni. Aveva passato quasi tutta la notte fuori a lavorare per quella cazzo di missione, rincasando verso le tre del mattino.
-Ehi! Lascia un po' di spazio anche a me!- esclamò Natsume spostando la sorella per avere anche lui un posticino fra le sue braccia.
-Piccoli ruffiani...- biascico' Dabi arrendendosi, stringendoli forte a sé.
Erano le sue gioie.
I suoi orgogli.
I sui capolavori.
Le luci dei suoi occhi.
-Buon compleanno, piccoli terremoti- fece Dabi scombinando i capelli ai gemelli, ricordando con un tremito quella nascita sanguinolenta. C'era mancato poco che perdesse loro e Subaru.
-Grazie papà- esclamarono in sincrono Natsume e Noelle pieni di gioia.
Dabi osservò incantato i bambini, notando come al solito quanto gli somigliassero.
Entrambi avevano i capelli bianchi e gli stessi occhi azzurri.
Avevano preso da lui lo stesso carattere ribelle e testardo.
E, come aveva previsto, avevano ereditato perfino il suo quirk, benché avessero preso in parte anche quello della madre.
Quando avevano manifestato i loro poteri un paio d'anni prima, Dabi si era spaventato a morte temendo che potessero farsi del male. E contro ogni aspettativa, i gemelli si erano dimostrati resistenti alle fiamme, al contrario del padre, ridendo e giocando con le loro fiamme blu.
Noelle era più predisposta a quello della madre nonostante avesse anche il fuoco, ma sembrava quasi incapace di gestirlo. Ogni volta perdeva il controllo, andando nel panico. L'ultima volta che l'aveva usato aveva distrutto la collezione di action figure di Stain l'Eliminaeroi di Spinner.
Natsume, al contrario della sorella, era più predisposto al fuoco e aveva ereditato solo una piccola parte del quirk di Subaru, permettendogli di muovere e modellare le fiamme come più voleva.
Nonostante entrambi fossero così piccoli, avevano dei quirk molto forti e una potenza di fuoco spaventosa, superiore a Endeavor.
Erano pari alla sua.
Natsume e Noelle saltarono giù dal letto -dai papà! Dobbiamo alzarci!-
Dabi sospirò -vostra madre dov'è?-
-È giù in cucina!- rispose Natsume.
-È stata lei a dirci di svegliarti- proseguì Noelle -ha detto che la colazione è pronta!-
Subaru aveva preso un giorno libero in occasione del compleanno dei gemelli. Normalmente lavorava quasi tutti i giorni ma non voleva perdersi il compleanno dei suoi bambini.
-E ditemi- disse guardando le pesti -scommetto che è stata lei a dirvi di saltarmi addosso, vero?- chiese sarcastico Dabi, mettendosi seduto sul letto.
I bambini si scambiarono un'occhiata e scapparono via ridendo.
-Come sospettavo...- sogghigno' divertito Dabi, scuotendo la testa.

Subaru osservò con soddisfazione il tavolo imbandito.
Cioccolata calda, aranciata, biscotti e tortine erano disposti ordinatamente, pronti per i due festeggiati.
-Scommetto che saranno su di giri- esclamò Toga entusiasta.
-E non solo lei...- notò divertita Subaru, vedendo l'amica su di giri.
Toga e Spinner si destreggiavano per il titolo di "zio migliore", facendo divertire i bambini e passando con loro molto tempo. Facevano loro da babysitter quando sia lei che Dabi dovevano lavorare.
Mando' un messaggio veloce a Hawks, chiedendogli verso che ora sarebbe venuto mentre con una mano creò una folata di vento per scacciare Spinner dal tavolo.
-Non si mangia prima dei festeggiati!- lo rimproverò Subaru.
Spinner si lagno' ma non si azzardo' a riprovarci. Sapeva quanto potesse diventare terribile Subaru.
-Buongiorno- li salutò Shigaraki -oh, delle tortine alla crema!- e ne rubò una, portandosela alla bocca.
-Ehi!- esclamò Subaru scandalizzata -non si toccano!-
-Eh?- chiese Shigaraki.
-Non è giusto!-  protestò Spinner -perché lui si e io no?!?-
Subaru fece per replicare quando senti' i bambini correre giù dalle scale.
-Mamma! Mamma!- urlarono insieme, sfrecciando a tutta velocità verso di loro.
-Papà si è svegliato!- ridacchio' Noelle.
-Ci ha fatto gli auguri!- fece entusiasta Natsume.
-E ci ha pure abbracciati!- proseguì Noelle -anche se ha tenuto di più me fra le sue braccia!-
-Non è vero! Ha tenuto di più me!- esclamò Natsume spingendo la sorella.
-No, me!- protestò Noelle, ricambiando le spinte -lo sanno tutti che sono la sua preferita!-
-Non è vero!-
-Ora basta!- li riprese Subaru -siete entrambi i suoi preferiti! Ora andate a mangiare prima che vi rubano la colazione!-
-Siiiiii!- urlarono insieme i bambini, correndo verso la tavola imbandita inseguiti da Spinner e Shigaraki con aria avida.
La ragazza sospiro', portandosi una mano sul viso. Fra tutti non sapeva chi fosse il più bimbo.
Delle braccia le cinsero i fianchi da dietro, sentendo un petto roccioso appoggiarsi contro di lei. Subaru sorrise, intrecciando le dita alle sue.
-Buongiorno piccola mia- la salutò lui con la sua solita voce bassa e graffiante.
-Buongiorno- lo salutò lei, voltandosi verso di lui e portandogli le braccia al collo -sei riuscito a riposare un po'?-
-Non molto- sospirò Dabi appoggiando la fronte su quella di sua moglie -e poi quei due terremoti mi sono letteralmente saltati addosso!-
Subaru osservò il marito. Si era messo una camicia blu notte lasciandola sbottonata sul petto e i suoi soliti jeans neri. Era bellissimo.
-Avevo detto di non farlo- ridacchio' Subaru -sono sempre i soliti...-
-Sono i nostri diavoletti- le sussurrò a fior di labbra Dabi, baciandola.
Nonostante stessero insieme da anni, per Subaru era come se lo baciasse per la prima volta. Avvertiva sempre le farfalle allo stomaco, se non più forti col passare del tempo, e si sentiva sempre quella ragazzina di sedici anni alle prese con la sua prima cotta.
Passò una mano fra i capelli del marito, inclinando la testa e intensificando il bacio mentre le mani di lui scivolarono lungo il suo corpo.
-Ehm Ehm...- tossicchio' Mister Compress che li aveva raggiunti -vi ricordo che non siete da soli-
Dabi e Subaru trasalirono, voltandosi verso i presenti.
-Bleah!- esclamò Natsume -che schifo. Perché non vi sbaciucchiate da un'altra parte?-
-Quanto vorrei che il mio principe mi baciasse così...- sospirò sognante Noelle.
-Ragazzi, non davanti ai bambini!- fece Shigaraki.
-Fatevi i cazzi vostri, Invidiosi!- esclamò Dabi mentre Subaru si coprì il viso imbarazzata -Natsume, ne riparleremo fra qualche anno sul fatto che i baci ti facciano schifo! Noelle, tu non bacerai nessuno finché campo, soprattutto quel maledetto "principe"!- i suoi occhi sembrarono andare a fuoco -e poi non ti ho già detto di levartelo dalla testa?!?-
-Ma non posso, papà- si lagno' la bambina -Shoto è troppo bello! Voglio sposarlo!-
A Dabi per poco venne un infarto mentre Subaru cercò di trattenere una risata.
Shoto era il fratello più piccolo e più detestato da Dabi. Lo odiava da morire poiché Endeavor aveva concentrato su di lui tutte le attenzioni che Dabi aveva sempre desiderato. Sapere che sua figlia fosse innamorata di lui non lo aiutò.
Aveva visto Shoto per la prima volta in televisione durante un'intervista, e fu amore a prima vista.
-Dai, Nelly- fece Subaru intervenendo mentre Dabi boccheggio' orripilato -dai retta a papà... e poi Shoto è molto più grande di te, potrebbe essere tuo padre...e poi è sposato-
-Non importa- ribatté testarda Noelle -l'amore non ha età! E chissenefrega di sua moglie, non sono gelosa. Tanto lui sarà mio-
Subaru sospirò, capiva il punto di vista di Noelle. In fondo non sapeva che Shoto fosse suo zio.
Non avevano mai raccontato loro la verità del passato di Dabi, non volevano che avessero dei legami con la famiglia Todoroki e con Endeavor.
Dabi fece per ribattere ma Subaru lo zitti' con un'occhiataccia. Era il compleanno dei bambini, non voleva battibecchi.
Mentre fecero colazione, Hawks le rispose che sarebbero stati lì fra un paio d'ore.
-Molto bene- esclamò lei appoggiando il telefono sul tavolo, rivolgendosi ai gemelli -finito di mangiare dovete andare a prepararvi. Zio Hawks verrà a breve-
Lo sguardo di Noelle si illuminò -viene zio Hawks?-
-Certo- annuì Subaru -porterà anche Nash, contenti?-
Natsume saltò dalla sedia -certo che si!-
Spinner, Shigaraki e Mister Compress gemettero.
Natsume e Nash erano un'accoppiata micidiale. Avevano la stessa età e avevano fatto amicizia fin da subito, diventando complici di molti scherzi ai loro danni. Se Natsume sapeva essere tremendo insieme a sua sorella, era niente in confronto quando era con Nash.
Finito di mangiare, i gemelli scapparono in camera a cambiarsi seguiti da Toga. Si divertiva un mondo ad aiutarli a vestirsi e loro l'adoravano. Per loro era come una sorella maggiore.
Mentre Subaru sparecchio', aiutata da Mister Compress, Dabi l'abbraccio da dietro, baciandole la nuca.
-Abbiamo venti minuti di pausa- le sussurrò con malizia -ti va' di approfittarne?-
Era una tentazione molto forte per Subaru, sentendosi bollente fra le gambe. Da quando erano nati i gemelli, i loro momenti intimi si erano fatti meno frequenti. Avevano imparato a sfruttare le occasioni in cui i bambini erano distratti o che dormivano, andando avanti di sveltine.
Per quanto volesse cedergli, gli rispose -stasera, tanto saranno troppo stanchi per star svegli fino a tardi. E poi devo preparare la stanza prima che arrivino Hawks e Nash-
Dabi sbuffo' -e va bene...aspetterò. Qui ci penso io, vai a prepararti anche tu- aggiunse dandole un bacio sulla guancia.
Subaru aggrotto' la fronte -che cos'ho che non va?-
-Jeans e felpa non sono adatti per un compleanno- le sorrise Dabi -voglio che la mia splendida mogliettina sia bellissima per il compleanno dei nostri figli-
-E soprattutto per far rosicare Hawks- aggiunse sarcastica Subaru.
-Soprattutto- annuì Dabi divertito.
Subaru sospirò, da quel punto di vista Dabi non era per niente cambiato. Si divertiva un mondo a sbattere in faccia a Hawks il fatto che aveva perso il suo amore.
-Vado a cambiarmi allora- fece Subaru -posso fidarmi?-
-Certo- annuì nuovamente lui, tracciando col dito un'aureola sopra la testa -sono un angioletto. Non lo sapevi?-
Sospirando, Subaru andò al piano di sopra per cambiarsi. Tirò fuori dall'armadio uno splendido abito im chiffon color cipria dallo scollo a cuore. La gonna era molto lunga, con uno scollo provocante sul lato sinistro.
Si trucco' appena, abbondando col mascara per mettere in risalto gli occhi grigi e passando un filo di gloss  color pesca sulle labbra.
Quando scese, trovò Dabi che la guardava a bocca aperta.
-Che ne pensi?- gli chiese divertita facendo una piccola piroetta per mostrarsi meglio.
-Sei bellissima- disse con voce roca e carica di desiderio -Hawks si mangerà le mani quando ti vedrà. Mentre io fatichero' nel non saltarti addosso durante la festa-
-Quando i bambini saranno a letto, potrai prendermi tutte le volte che vuoi- gli promise Subaru -se vuoi potrai pure rimettermi incinta-
Lo sguardo di Dabi si adombro' -non pensarci nemmeno- e l'abbraccio' -non voglio ripetere quell'esperienza-
Subaru ricambio' l'abbraccio, cercando di tranquillizzarlo. Dabi era rimasto sconvolto per la sua gravidanza, spaventandosi quando le si erano staccate le placente dell'utero. Anche i dottori le avevano detto che un'altra gravidanza, per quanto potesse essere fattibile, sarebbe stata rischiosa.
E Dabi non ci teneva a vederla di nuovo in pericolo. Ne lei né il futuro bambino.
Poco dopo Natsume corse giù da loro, bellissimo nella sua camicia nera e i jeans scuri. Idolatrava suo padre e cercava di vestirsi come lui. I suoi capelli bianchi facevano uno splendido contrasto con l'abbigliamento scuro, facendolo apparire come uno splendido angelo oscuro.
-Guardami mamma!- esclamò lui su di giri -non sono bellissimo?-
-Certo- confermò Subaru chinandosi verso il bambino per sistemargli il colletto della camicia.
Era la fotocopia perfetta di Dabi, a parte il colore dei capelli. A detta sua, Natsume era uguale e identico a lui quando avevano la stessa età.
Subaru non l'aveva mai visto com'era prima dell'incendio, per cui non poteva esprimersi.
"Se mi avessi conosciuto com'ero prima, saresti capitolata subito ai miei piedi" le ripeteva spesso divertito e, guardando Natsume, lo credeva molto probabile. Era di una bellezza disarmante.
Il campanello suonò. Natsume iniziò a saltare entusiasta urlando -è arrivato!-
-Calmati, scatenato- lo pregò sua madre, andando ad aprire la porta.
-Ehilà- la salutò Hawks -siamo arrivati il prima possibile-
-Ciao Hawks, sei in orario- lo salutò Subaru, facendoli passare -ciao Nash-
Il piccolo Nash entrò dopo Hawks, lanciandole un'occhiata timida. Era bellissimo, dai riccioli biondi e gli occhi ambrati. Indossava una felpa arancione e dei jeans chiari. Le piccole ali scarlatte uscivano dai tagli della felpa, rendendolo in tutto e per tutto un angelo. Anche lui assomigliava moltissimo a suo padre.
Nash è stata una sorpresa. Un paio d'anni dopo che erano nati i gemelli, una delle ex amanti di Hawks lo aveva contattato per metterlo al corrente del bambino. Era stato come un fulmine a ciel sereno per Hawks, totalmente preso alla sprovvista.
Inizialmente pensava a un errore o a  un tentativo di fregarlo, ma quando ha visto il piccolo Nash non ebbe dubbi. Gli erano bastate le ali scarlatte come prova. Lo aveva riconosciuto alla primissima occasione, prendendosi le sue responsabilità e cercando di essere presente come padre.
-Naaaaash!- urlò Natsume entusiasta, correndo verso l'amico -finalmente sei arrivato!-
Lo sguardo di Nash brillo' -credevi forse che mi perdevo il tuo compleanno, Natsu?-
-Direi proprio di no!- ghigno' il bimbo battendo il cinque.
-Ed ecco riunito il duo malefico- commentò Hawks guardando esasperato i bambini.
-Aspetta che scenda Noelle- mormorò Subaru con una risata, strappando un gemito a Hawks -così si trasformano nel trio demoniaco-
-Non farmici pensare- borbotto' Hawks -sei bellissima, comunque...- aggiunse facendo scivolare lo sguardo sul suo vestito, induggiando sulla scollatura.
Prima che Subaru potesse rispondere, Dabi venne loro incontro abbracciando la moglie -finalmente sei arrivato, pollo-
-Dabi- lo salutò Hawks freddamente, poi si rivolse a Subaru -dove la posso appoggiare? Sono i regali per i gemelli- sventolo' la borsa che teneva in mano.
-Dammi, l'appoggio sul tavolo- fece Subaru, prendendo la borsa mentre Natsume corse dietro alla madre con aria avida.
-Mammina...-
-Lo aprirai con tua sorella- lo anticipo' Subaru, strappando uno sbuffo al bimbo.
-ZIO HAWKS!- urlò Noelle buttandosi giù dalla ringhiera e volando fra le braccia di Hawks.
-Ciao, principessina- la salutò lui aprendosi in un sorriso mozzafiato, facendo arrossire la bimba e beccandosi un'occhiata assassina dal padre -buon compleanno-
-Grazie- mormorò lei timida, scendendo dalle sue braccia per raggiungere il fratello.
-È sempre più bella, proprio come sua madre- commentò Hawks rivolto a Dabi -sei sicuro che siano tuoi? Non ti somigliano affatto, sono troppo carini-
-Vuoi scoprire quanto velocemente brucerai?- chiese minaccioso Dabi.
-Fatte i bravi- esclamò esasperata Subaru, stanca dei loro soliti battibecchi.
Dabi fece per risponderle quando notò il modo in cui Nash osservava sua figlia.
Anche Noelle, proprio come Natsume, possedeva un fascino angelico. Indossava un vestitino svolazzante color cobalto che metteva in risalto i suoi occhioni cristallini, e i lunghi capelli bianchi le danzavano poco oltre le spalle.
-Ciao Nash- lo salutò lei allegramente -stai davvero bene vestito cosi'-
Nash, che la guardava a bocca aperta mentre le guance avevano assunto un bel colorito rosso, cercò di riprendere un po' di contegno e le rispose -peccato che non si possa dire lo stesso di te. Resti una racchia-
Noelle assunse un'aria offesa -che stronzo!-
Subaru impallidi' mentre Dabi e Hawks scoppiarono a ridere.
-Noelle!- la richiamò Subaru -dove hai imparato quella parola?!?-
-Sono stati papà e zio Shiggy- rispose subito Noelle.
Dabi smise di ridere mentre Hawks iniziò a rotolarsi dalle risate.
Subaru si voltò verso Dabi con aria truce -hai da dire qualcosa?-
-Io non c'entro niente- disse con finta innocenza Dabi.
Hawks prese in braccio la piccola, facendola sedere sulle sue spalle -allora, gemelli. Volete aprire i vostri regali???-
-Siiii!- urlarono entusiasti i bambini.
-Allora andiamo- commentò allegramente Hawks andando verso il tavolo dove vi erano appoggiati i vari regali per i festeggiati.
-Non essere troppo rigida- le mormorò Dabi stringendo Subaru fra le sue braccia.
-Non sono rigida- ribatté Subaru -ma le parolacce...-
-Come se tu non le avessi mai dette alla loro età...- sbuffo' Dabi.
Subaru non rispose, sapendo che aveva centrato nel segno.
Intreccio' le dita con le sue e si unirono agli altri.
Subaru guardò i bambini scartare i regali con aria gioiosa, godendoseli come se fossero lo spettacolo più bello che abbia mai visto. Se le avessero detto che avrebbe avuto due splendidi figli con un villain, non c'avrebbe mai creduto.
Lanciò un'occhiata a Dabi, pensando a tutto quello che avevano vissuto insieme. Quando lo aveva visto in quel vicolo anni fa, non avrebbe mai pensato che sarebbero arrivati fin lì, innamorati e felici.
Non pensava che avrebbe dato una chance ai villain, trasformandoli nella sua famiglia.
Ma, soprattutto, non si immaginava lontanamente di potersi riunire a Toya, convinta di averlo perso per sempre.
Il destino era veramente strano. Non solo l'aveva riunita col suo primo amore, ma le aveva insegnato che i villain non sono davvero come appaiono, proprio come gli eroi.
I villain si mostravano fin da subito com'erano, resi così come conseguenza di molte sofferenze patite in passato, mentre gli eroi di nascondevano dietro al perbenismo per celare le loro azioni ignobili e spregevoli. Anche se, per fortuna, non tutti gli eroi erano così.
Ed era stato Toya ad aprirle gli occhi, mostrandole la verità dietro quel mondo corroto e marcio.
Dabi si accorse dello sguardo della moglie -che c'è?-
-Niente- mormorò lei appoggiandosi al suo braccio -pensavo solo a quanto ti amo-.

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