capitolo 35

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Un anno dopo...

-Sei sicura di voler andare?- chiese Dabi piegandosi su Subaru mentre le entrava dentro senza sosta.
-De...devo...- sussurrò la ragazza in estasi, pensando solo a suo marito mentre si muoveva in lei.
Marito...una parola che non si era ancora abituata ad associare a Dabi nonostante fossero sposati da un anno. Pensare a lui con quella parola la mandò in fibrillazione come una quattordicenne davanti alla sua prima cotta. Era irrecuperabile.
Dabi le diede degli affondi più profondi, mozzandole il fiato, mentre Subaru mosse i fianchi andando incontro alle sue spinte. Sentirlo mugulare di piacere la riempì di gioia e orgoglio.
Il ragazzo portò una mano fra le gambe di Subaru, stimolandole il clitoride. Il respiro le si fece ancora più affannato.
-Sei molto più sensibile ultimamente- notò Dabi molto compiaciuto.
Negli ultimi giorni Subaru percepiva tutto in maniera diversa. Alcuni odori e gusti sembravano essere cambiati.
Si sentiva più emotiva del solito, scoppiando a piangere per delle sciocchezze.
E le bastava vedere il suo Toya per sentirsi in preda a un appetito sessuale ancora più forte e frequente del solito. Era arrivata al punto di tendergli degli agguati e prenderselo nei momenti più disparati della giornata. Ovviamente Dabi non se ne lamentò anche se trovò la cosa un po' strana.
Quando Dabi si riverso' dentro di lei, si accascio' al suo fianco stringendola teneramente fra le braccia, dandole un bacio nei capelli -buongiorno, amore mio-
-Buongiorno- ricambio' lei. Ormai il sesso mattutino fatto appena svegli era diventato una routine alla quale non voleva più rinunciare. Le piaceva da matti vederlo bello carico solo per lei appena si svegliava.
-Stai bene?- chiese premuroso Dabi, accarezzandole i capelli.
Subaru annuì, lieta che quel mattino le nausee non erano ancora venute. Da ben tre giorni non le davano tregua, specie al mattino. Sapeva che doveva farsi vedere da un dottore visto che non era normale, ma dentro di sé sperava che passassero da sole.
-Hai preso la pillola?- le chiese Dabi con uno strano sorrisetto.
-Ovvio- rispose lei alzando lo sguardo al cielo -non me ne sono più dimenticata-
Un paio di mesi e mezzo fa si era scordata di prendere la pillola. Di tutta risposta, Dabi pensava personalmente di fargliela prendere. Gli aveva addirittura regalato una scatolina dove tenere le pillole senza dover mantenere il blister. Quando stavano per finire gliele andava a prendere lui. Quando aveva notato che avevano cambiato forma, Dabi le rispose -il farmacista mi aveva avvisato. Queste sono leggermente più grandi!-
Sapere che si prodigava così tanto per evitare una gravidanza la sconforto', anche se non se la sentiva di giudicarlo. Con quello che aveva passato da piccolo, era comprensibile che non volesse figli. Molto probabilmente aveva paura di non esserne all'altezza o di fare gli stessi errori di suo padre.
Subaru si alzò di malavoglia, prendendo il costume e indossandolo. Mentre si vestiva si guardo' la fede, ancora incredula che si fossero veramente sposati.
Si erano uniti in matrimonio quattro giorni dopo che Dabi le aveva fatto la proposta. Era stata una cosa semplice e senza fronzoli.
Spinner e Mister Compress volevano entrambi fare da officciante per il matrimonio e se l'erano giocata a morra cinese. Alla fine a sposarli era stato Shigaraki, intromettendosi fra i due litiganti e rubando loro quel piacere in maniera prepotente. Subaru ridacchio' al ricordo di Shigaraki vestito elegante con la mano di suo padre attaccata alla faccia, smorzando quel tentativo di essere formale.
Mentre fini' di sistemarsi gli stivali, Dabi le cinse i fianchi da dietro mormorandole -non andare-
-Devo andare, lo sai- ridacchio' lei sentendolo sbuffare, divertita da quelle scenate giocose. Sembrava un bambino quando faceva così, aumentandole la voglia di coccolarlo.
Uscirono dalla stanza mano per mano, scendendo in sala da pranzo dove trovarono gli altri a fare colazione.
-Buongiorno- li salutò Subaru, andando a prendersi il suo solito caffè.
Mister Compress, che stava leggendo il quotidiano, mormorò -sarebbe un buongiorno migliore se non vi dovessimo sentire urlare ogni mattino-
-Dovreste insonorizzare la stanza- commentò Shigaraki, facendo arrossire violentemente Subaru.
-Invidiosi- commentò Dabi sedendosi con loro -fatevi una vita, almeno non stareste a sentirci gemere mentre scopiamo-
-Dabi!- esclamò Subaru sempre più imbarazzata.
-Che c'è? È vero!-
Sbuffando, Subaru bevve un sorso di caffè, allontanandosi subito la tazza con aria disgustata.
-Bleah! Perché avete cambiato caffè? Questo fa schifo!-
I presenti la guardarono confusi.
-Guarda che è sempre il solito- le fece notare Spinner.
-Cosa?- boccheggio' Subaru incredula -è sempre lo stesso?-
Spinner annuì.
-Sicura di stare bene?- le chiese Toga con aria preoccupata.
-Io... penso di si- mormorò Subaru confusa -magari sarà per colpa del mio stomaco, ultimamente fa i capricci...- e scappò via, lasciando la sua tazzina sul tavolo.
-Ma che diamine le sta succedendo?- chiese Spinner basito.
Dabi, che aveva assistito in silenzio, sorrise con aria compiaciuta.
-Credo di aver fatto centro- esclamò con aria cospiratoria bevendo il suo caffè, attirando gli sguardi incuriosi dei suoi compagni.

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