capitolo 32

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Nei giorni successivi, grazie alle cure di Hawks, Subaru iniziò a stare molto meglio. I capogiri le erano passati del tutto e la febbre sembrò essere scesa definitivamente.
Due giorni dopo dal suo risveglio Subaru era libera di alzarsi dal letto, seguita costantemente da Hawks. Non la lasciava un momento da sola, troppo preoccupato che potesse avere delle ricadute.
Subaru dovette ammettere che quei momenti con Hawks le erano mancati da morire. Prima di essere il suo ragazzo, era il suo migliore amico.
Hawks passava intere giornate con lei, raccontandole delle ultime novità sul mondo degli eroi oppure guardando la TV insieme, ridendo e scherzando come se niente fosse.
Il telefono di Hawks squillo' tantissime volte durante il giorno, costringendo il ragazzo a spengere il telefono. La ragazza non poté fare a meno di chiedersi chi fosse, immaginando che fosse qualche amante respinta. A quel pensiero si senti' infastidita.
Subaru passò molto tempo a guardarlo mentre era distratto, constatando quanto fosse bello o gentile. Iniziò a ricordare il motivo per cui si era presa una cotta per lui, vergognandosi quasi subito della direzione che avevano preso i suoi pensieri. Non doveva dimenticarsi che l'aveva tradita, oltre al fatto che amava un altro.
"Peccato che anche lui mi abbia tradito...".
Anche Hawks la guardava moltissimo, ammirandola con aria sognante mentre parlavano o guardavano un film, mettendola a disagio ogni volta. Le aveva detto chiaramente di amarla ancora e Subaru non capiva cosa provava in quel momento. Certo, in parte le fece piacere ma dall'altra aveva paura di illuderlo. Fra loro si era ricreata una certa complicità e la cosa la spavento' e, allo stesso tempo, ne fu felice.
A volte si chiese cosa ne avrebbe pensato Dabi di questa amicizia ritrovata, immaginando la sua reazione. Non avrebbe affatto gradito, ingelosendosi come non mai. Cercò di non pensarci.

-Ma che è sta roba?- esclamò Subaru basita -davvero, Hawks. Che razza di film hai scelto?-
Hawks scoppiò a ridere -è un demenziale, perfetto per essere preso in giro. Sapevo che avresti gradito!-
-Ma daiiiii!- ribatté Subaru con una risata, dando una pacca giocosa al braccio di Hawks -fa schifo già dall'inizio! C'è 'sta qui che è appena arrivata nella nuova scuola e ha già la fila di ragazzi dietro! Ed ha pure un carattere di merda-
-La logica dei film- disse semplicemente Hawks -popcorn?- le chiese passandole la ciottola.
-Si, grazie- esclamò subito lei, prendendone una manciata e lanciandoseli in bocca -ne avrò bisogno-
Si guardarono il film, ridendo e commentando ogni scena. Verso metà film Subaru si appoggiò inconsciamente alla spalla di Hawks, rendendosi subito conto di quello che aveva appena fatto. Fece per spostarsi ma lui la circondo' col braccio, attirandola a sé e facendola appoggiare al suo petto.
Rossa in viso, Subaru alzò lo sguardo verso di lui, notando che era ancora assorto nel film. Il suo era stato un gesto spontaneo, frutto di una vecchia abitudine.
Il cuore della ragazza batte ' velocemente per quella vicinanza.
-È tutto ok?- le chiese Hawks, accorgendosi dell'agitazione della ragazza.
-S...sto bene- balbetto' Subaru sempre più rossa in viso.
-Sei sicura che non ti è tornata la febbre?- le chiese Hawks, appoggiando la fronte alla sua per sentirle la temperatura -eppure sei fresca come una rosa...-
Il respiro di Subaru si fece irregolare. Era troppo vicino.
Gli occhi dorati di Hawks puntarono i suoi, assumendo un'espressione seria. Ogni tanto lo sguardo indugiò sulle labbra di Subaru, quasi fosse indeciso sul da farsi.
"È sbagliato"
Eppure era lì, immobile, come se fosse in attesa di qualche mossa di Hawks. Sapeva che doveva tirarsi indietro, doveva pensare a Dabi.
"Perché dovrei? Lui si scopa altre ragazze. Non pensa a me mentre se le fa..."
Hawks avvicinò lentamente il viso al suo, come se avesse paura che Subaru potesse tirarsi indietro. Allungò una mano per accarezzarle il viso mentre le loro labbra si sfiorarono.
Doveva fermarlo, tirarsi indietro e andarsene da lì. Se gli avesse permesso di andare avanti, molto probabilmente avrebbe raggiunto il  punto di non ritorno con Dabi.
"Perché devo essere sempre io a farmi dei problemi? Lui se ne è forse fatti?"
Come se percepisse la lotta interiore di Subaru, Hawks le sussurrò -se vuoi tirarti indietro puoi farlo. Lo capirò-
E questo bastò a farla decidere. Chiuse gli occhi e posò le labbra su quelle di Hawks, iniziando a baciarlo. Per un breve momento, Hawks sembrò preso alla sprovvista, ma poi ricambio' il bacio, portandole una mano fra i capelli e inclinandole  la testa per approfondire il bacio.
Subaru schiuse le labbra, permettendo alla lingua di Hawks di intrecciarsi alla sua. Era molto dolce, delicato come sempre.
Portò le braccia al collo del ragazzo, attirandolo di più a sé, finendo sdraiati sul divano. Le era mancato baciarlo, anche se continuava a non sentire le farfalle allo stomaco.
Era piacevole baciarlo, ma quelle labbra non erano quelle che voleva realmente.
Le mani che la stavano accarezzando non erano quelle che voleva sentire addosso.
Gli occhi che la stavano guardando pieni di desiderio non erano quei pozzi azzurri che voleva ammirare.
Ignoro' quelle sensazioni di sconforto e di nostalgia che la stavano assalendo, e si concentrò su di lui.
Si concentrò sul suo profumo al pino silvestre, così buono e inebriante.
Pensò alla sua lingua che stava assaggiando la sua pelle, lasciando un calore piacevole al suo passaggio.
Pensò alle sua mani che le stavano sfiorando dolcemente le gambe, desiderose di toccare di più.
E pensò infine al calore al basso ventre che cresceva a dismisura, inondandole il corpo e che le fece desiderare di avere molto di più.
-Il divano non è molto comodo...- sussurrò Subaru nonostante il respiro accelerato.
-Lo stavo pensando anch'io- ridacchio' Hawks.
Senza staccare le labbra dalle sue, Hawks la prese in braccio e la portò in camera. Subaru gli cinse il bacino con le gambe, intrecciandole, sentendo tutta l'eccitazione di Hawks. Sentire quel rigonfiamento duro le fece una strana sensazione. Quel durone non era del ragazzo che amava.
"Non pensarci"
Hawks l'adagio' sul letto, togliendosi subito la felpa.
Subaru non poté non ammirare quel corpo così perfetto, studiandolo in ogni singolo dettaglio. Lo accarezzò, facendo mugulare piano Hawks, constatando di come faceva strano vedere un corpo così bello senza quelle zone di pelle viola che lo deturpavano. Non c'era più abituata.
Hawks sfilò la maglietta a Subaru, lasciandola in intimo. Si rifiondo' di nuovo sulla sua bocca mentre le slaccio' il reggiseno.
-Sei bellissima- le sussurrò lui portandole una mano sul seno, massaggiandolo dolcemente.
Subaru ansimo' mentre Hawks iniziò a giocare coi suoi capezzoli, succhiandoli con foga. Con una mano libera andò fra le sue gambe ed inizio' ad accarezzarla sopra gli slip, trovandola bagnata.
-Non fermarti- lo pregò Subaru con voce tremante.
Hawks le sfilò le mutandine, allargandole poi le gambe ed avvicinandosi col viso per ammirarla meglio.
-Mi è mancata da morire...- le disse con voce languida iniziando poi a leccarle il punto più sensibile, facendo godere Subaru. La barbetta corta di Hawks creava un leggero artrito che contribuì a darle più piacere.
Subaru si senti' sempre più accaldata ed eccitata mentre degli spasmi di piacere le fecero inarcare la schiena. Sapeva che non era la lingua alla quale era abituata ma se ne frego', godendosi il piacere che Hawks le stava facendo provare. Si sentiva sempre più affamata e insoddisfatta, voleva di più.
Come se lo captsasse, Hawks si staccò dalla sua intimità, leccandosi le labbra con aria soddisfatta, e si pose sopra di lei, facendosi spazio fra le sue gambe.
-È solo per stanotte- mormorò Subaru -non voglio che ti faccia strane idee. Non ti ho ancora perdonato-
-Lo so, tranquilla- le sorrise dolcemente mentre struscio' il membro sulla sua fessura, dandole altri spasmi di piacere - sarai mia solo per questa notte- e con un colpo secco la penetro', strappandole un gemito.
-Santo dio...- gemette Hawks -mi ero dimenticato di quanto fossi stretta-
-Ed io di quanto lo avevi grosso- rispose con un sorriso Subaru.
Hawks si buttò sulla sua bocca, iniziando a penetrarla con foga. Le sue spinte erano più forti del solito, come se fosse in preda a una specie di smania.
Subaru lo strinse forte a sé, graffiandogli le spalle. Era veramente bello farlo con Hawks, anche se dentro di sé non se la stava gustando come voleva. Il senso di colpa le fece ricordare che lui non era il ragazzo che voleva realmente e che questo era sbagliato.
Cercò di ignorarlo, tentando di concentrarsi su Hawks. Aveva sempre agito pensando a Dabi (o a Toya, come lo voleva chiamare), e per una volta voleva essere egoista e pensare a sé. In quel momento Hawks le faceva bene e non voleva rinunciarci.
In fin dei conti se Dabi poteva scopare con altre ragazze, anche lei poteva farlo con altri ragazzi.
Anche se nel suo caso si trattava del suo ex.

Il sole filtro' dolcemente dalle tende, illuminando tenuamente la stanza.
Subaru osservò in silenzio Hawks mentre dormiva beato, ripensando alla notte prima. Si copri' il viso con le mani, che diamine le era saltato in mente? Come aveva potuto passare l'intera nottata a farlo con Hawks? Con che faccia avrebbe guardato Dabi d'ora in poi, sapendo che era andata a letto proprio con l'unica persona che più detestava?
"Non che lui sia così innocente però..."
Subaru si mise seduta, doveva assolutamente andarsene via di lì. È vero che aveva detto a Hawks che era solo per quella notte, ma se fosse ricapitato? Sapeva che lui ci sperava, che desiderava qualcosa di più per loro due e non lo teneva nascosto.
"Non deve ricapitare"
Cercò di alzarsi ma Hawks aveva appoggiato un braccio sulla sua pancia, quasi a legarla a sé.
"Merda!"
Cerco' di spostarlo piano piano, sperando di non svegliarlo, ma la stretta di Hawks si fece più forte, attirando Subaru accanto a sé.
Il ragazzo aprì gli occhi, sorridendole appena la vide -buongiorno, principessa. Come mai sei già sveglia?-
Subaru lo guardò tristemente, non voleva rovinargli il buon umore appena sveglio, ma non poté fare diversamente -non posso restare qui, Hawks. Devo andarmene-
Hawks sgrano' gli occhi, tirandosi su di colpo, scoprendo il corpo nudo -cosa? Perché?-
-Quello che abbiamo fatto... è stato un errore- confessò Subaru abbassando lo sguardo.
Hawks si avvicinò a lei, prendendole  il viso fra le mani -non dire così, Subaru. Stanotte non mi ha dato l'impressione che lo reputassi un errore, soprattutto le altre volte in cui lo abbiamo rifatto-
Subaru arrossi' per la vergogna, ripensando alle altre quattro volte in  cui lo avevano fatto.
-A me è sembrato che ti sia piaciuto, o sbaglio?- le chiese Hawks.
- Si che mi è piaciuto- confessò a malincuore.
-E allora dov'è il problema?- chiese Hawks -non hai fatto niente di male. Lo hai detto tu stessa, voi due non state più insieme e in più lui si scopa altre ragazze. E con questo? Devi sentirti in colpa per aver pensato a te stessa?-
-Lo amo ancora, Hawks- esclamò Subaru con le lacrime agli occhi -non riesco a dimenticarlo nonostante il dolore che mi ha provocato. Lo so, sono una stupida...-
-Non sei una stupida, sei solo innamorata- mormorò lui tristemente -non pensavo che ti avrebbe preso così tanto. Ha pure preso il posto di Toya...-
Per un momento fu tentata di dirgli che Dabi era Toya, ma non le sembrò il caso.
Disse semplicemente -mi dispiace-
Hawks l'abbraccio -non posso negare che lo invidio. Avrei tanto voluto essere io la persona che ti avrebbe fatto dimenticare Toya, ma non posso farci niente. Però questo non cambia  che io ti amo-
-Sono diventata una villain, Hawks- gli fece notare Subaru -non avrebbe funzionato comunque-
-Non mi interessa cosa sei diventata- le rispose Hawks, guardandola negli occhi -che tu sia un'eroina o una villain, resti comunque la mia Subaru. Ma so che per te non è lo stesso- aggiunse tristemente -mi limiterò a comportarmi da amico. Sei troppo importante per me e se devo scegliere fra non averti o esserti solo amico, scelgo quest'ultima opzione-
-Mi dispiace- mormorò Subaru dispiaciuta.

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