capitolo 24

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Quella sera l'Unione dei Villain si riunì sulla spiaggia, accanto al bagnasciuga, per salutare e onorare Twice. Dabi e Spinner avevano allestito il basamento fatto di legna dove avrebbero sistemato la salma, mentre Mister Compress e Shigaraki erano rimasti con le ragazze, ancora sconvolte per l'accaduto.
Avevano ripulito il corpo dal sangue rappreso, ricucendo il costume dove era stato strappato, sistemandolo in una posizione solenne. Gli avevano lasciato il passamontagna del costume, dando l'impressione che stesse contemplando in silenzio il cielo stellato.
-Dovremo...dovremo dire qualcosa...- mormorò Mister Compress.
-Inizio io- si fece avanti Spinner e si rivolse alla salma -non abbiamo passato molto tempo insieme, ma sapevo bene che non eri male. Certo, i tuoi repentini sbalzi d'umore e le tue frasi spesso contrastanti ti rendevano strano, però eri un tipo a posto. Mi mancherai, Twice-
-Eri un buon sottoposto- fece Shigaraki -e un buon amico. Abbiamo fatto delle partite epiche ai videogame, strappandomi dei sorrisi con i tuoi commenti-
Subaru pianse silenziosamente mentre Dabi le stava accanto senza separarsi da lei, tenendole un braccio sulle spalle come a sorreggerla. Lanciò un'occhiata a Toga, era ancora in stato catatonico. Da quando erano scappate dal covo di Overhaul non aveva più parlato, fissando il vuoto.
-Eri il migliore fra di noi- mormorò Mister Compress, trattenendo un singhiozzo -per te gli amici erano tutto-
-Ti ho sempre trovato strampalato- disse Dabi con voce bassa, stringendo più a sé Subaru -però la tua lealtà verso gli amici mi aveva colpito, così come il tuo coraggio. La tua morte non resterà impunita-
Subaru lanciò uno sguardo al suo ragazzo. Dabi annuì, capendo al volo quello che gli stava chiedendo in silenzio.
-Sei stato un ottimo amico- disse Subaru con voce rotta -non dimenticherò mai i momenti divertenti che abbiamo passato insieme. Mi dispiace non essere riuscita a proteggerti...- e scoppiò di nuovo a piangere, buttandosi nel petto di Dabi.
Lui l'abbraccio -non colpevolizzarti, non è colpa tua...-
Mister compress si voltò verso Toga -vuoi... vuoi dire qualcosa anche tu?-
Toga non rispose, restando immobile a guardare il corpo di Twice mentre le lacrime le solcarono il viso. Si limitò a scuotere piano la testa.
-È... è ora...- mormorò piano Spinner, asciugandosi gli occhi.
I ragazzi annuirono silenziosamente,  sapendo che era inevitabile.
Mister Compress si avvicinò a Toga -è meglio se ti porto via...-
Toga scosse nuovamente la testa -voglio guardare- disse con un filo di voce.
Subaru alzò lo sguardo su Dabi -che succede ora?-
-Dobbiamo bruciare il corpo- mormorò Dabi -è per non farlo trovare dagli eroi e permettergli di portarlo via-
Le interiora di Subaru si accattorciarono -oh...-
-Dabi, è meglio che non restasse qui...- gli suggerì Spinner indicando Subaru -l'ha visto morire, potrebbe essere troppo per lei-
-Voglio che resta- fece Dabi, stringendo Subaru contro il petto con un braccio, allungando l'altro verso Twice -non deve guardare, ma deve ricordarsi di quello che gli eroi possono fare-
Subaru chiuse gli occhi, incapace di voltarsi, mentre si strinse contro il petto del villain. Senti' il calore improvviso delle fiamme, illuminando la zona con la sua luce bluastra. Nonostante tenesse gli occhi serrati, poteva sentire chiaramente lo scoppiettio del fuoco e il forte odore di carne bruciata. Senti' il cuore stringersi, trattenendo dei conati e singhiozzando in silenzio, rendosi conto della realtà che non riusciva ad accettare.
Twice non le avrebbe più parlato.
Non l'avrebbe più fatta ridere.
Non sarebbe più andato a giro con lei e Toga, divertendosi a fare gli scemi.
Non avrebbe più improvvisato delle sfilate con Toga.
Non l'avrebbe più rassicurata.
Non sarebbe più tornato.
Era morto e a ucciderlo era stato Hawks.
Una collera mai provata prima nacque dal cuore di Subaru, desiderando di far del male a Hawks. Voleva fargliela pagare per tutto quello che aveva fatto.
Si senti' prudere le mani, aveva il forte desiderio di sfogare il suo potere, lasciarlo libero di scatenarsi ma sapeva che non poteva. Avrebbe ferito gli altri. Si limitò a stringere i pugni, come a impedire al suo quirk di scappare dal suo controllo.
-Vieni, ti porto in un posto- le sussurrò Dabi.
-Vuoi andartene?- chiese Subaru alzando lo sguardo su di lui.
Dabi annuì, osservandola con aria comprensiva -si. Ormai non ha senso restare qui. Ci penseranno gli altri a ripulire-
-Andate tranquilli- fece Shigaraki come a tranquillizzare Subaru.
-Vieni- disse Dabi, allontanandosi da loro.
-Dove andiamo?- chiese Subaru.
-In un posto dove hai bisogno di sfogarti- le spiegò lui recandosi verso la villa dell'Unione -Kurogiri ci porterà lì-
Subaru rimase senza parole -come fai a sapere sempre di cosa ho bisogno?-
-Perché ti conosco- le sorrise lui dolcemente -e perché ti amo. È come se capissi al volo quello che ti passa per la testa-
Subaru si bloccò -cosa hai appena detto?-
Dabi la guardò interrogativo -che capisco subito quello che pensi-
-No, prima-
-Che ti conosco-
Subaru sbuffo' esasperata -la vuoi smettere?!?-
Dabi rise divertito -ho detto che ti amo-
Subaru restò senza parole, pensando di aver capito male.
Dabi le stava dicendo di amarla. Il suo Toya glielo aveva detto veramente. Se non fosse per il fatto che era a pezzi per la morte di Twice, avrebbe fatto i salti di gioia e sarebbe saltata addosso a lui, biaciandolo con più foga del solito.
Ma in quel momento si sentiva in colpa per la morte di Twice ed era piena di rabbia -i...io...-
-Non devi rispondere- le sussurrò Dabi, prendendole il viso fra le mani -so come ti senti, non preoccuparti. Puoi dirmelo quando starai meglio. Tanto so già cosa provi per me- e le diede un rapido bacio sulle labbra -dai, raggiungiamo Kurogiri. Sappiamo che non ha molta pazienza quando lo usiamo come taxi!- aggiunse con una piccola risata, strappando un flebile sorriso a Subaru.

I due ragazzi attraversarono il gate, giungendo in una zona industriale abbandonata. Subaru si guardò intorno, dovunque guardava vi erano depositi abbandonati, edifici fatiscenti o mezzi distrutti. A giudicare il loro aspetto dovevano aver subito un grosso incendio.
-Dove siamo?- chiese Subaru.
-Siamo a est della periferia di Shibuya- gli spiegò Dabi -è una zona totalmente abbandonata, qui potrai dar libero sfogo alla tua rabbia e al tuo dolore, scatenando i tuoi poteri alla massima potenza. È molto liberatorio-
-Lo hai fatto anche tu in passato?- chiese Subaru.
Dabi annuì -quando mi sono obbligato a lasciarti, venivo qui tutti i giorni e sfogavo il mio dolore scatenando degli incendi. È stato così per un mese, fino a quando non mi sono reso conto che dar fuoco a questi edifici non ti avrebbe mai riportato da me-
-Non dovevi andartene- sussurrò Subaru riportando lo sguardo sul paesaggio -bastava parlare-
Dabi l'abbraccio da dietro, cingendole i fianchi -non mi avresti mai ascoltato, negando il fatto che stavi mandando a rotoli la scuola e il tuo futuro per me-
-Perché, cosa ho fatto adesso?- ribatté Subaru, voltandosi verso di lui -non ho comunque mandato tutto a rotoli?-
-È diverso- le scostò una ciocca di capelli dal viso -non l'hai fatto per me ma per proteggere i tuoi amici. Ti sei resa conto che anche i villain sono persone mentre gli eroi non li considerano come tali. Sei scappata da quella mentalità, rifiutandola e aiutando invece chi ne aveva realmente bisogno-
-La fai sembrare una nobile causa-
-Perché lo è- le sussurrò Dabi, accarezzandole il viso -ora pensa a sfogarti, piccola mia-
Subaru annuì, voltandosi verso quelle rovine. Si allontanò leggermente da lui, temendo di coinvolgerlo, e poi diede il via libera al suo quirk. Subaru urlò, dando libero sfogo alla sua rabbia e al suo dolore. Bufere di venti e uragani uscirono dalle sue mani, scagliandosi sugli edifici e sui depositi, abbattendoli senza pietà. Subaru ripenso' a Hawks, al suo tradimento e a tutto il dolore che le aveva provocato, aumentando la forza del suo potere.
Dabi osservò meravigliato ed estasiato quella scena apocalittica, realizzando quanto potere aveva realmente Subaru e quanto potesse essere distruttiva.
-Ricordati questo momento, Subaru!- urlò Dabi per farsi sentire -memorizza la rabbia che stai provando in questo momento! Ti aiuterà quando dovrai affrontare gli eroi, ricordandoti perché hai voltato loro le spalle!-
Subaru non seppe quanto andò avanti. Alla fine crollò in ginocchio, sfiancata per aver usato tutto quel potere in una volta sola.
-Va meglio?- le chiese Dabi avvicinandosi a lei, aiutandola a rialzarsi.
-Penso di si- mormorò lei -mi sento esausta...-
-È normale- le spiegò Dabi -hai sempre dosato il tuo quirk in minime dosi, è la prima volta che ti scateni davvero. Hai bisogno di allenarti, così potrai usarlo tutte le volte che vorrai senza finire a terra per la fatica-
-Vuoi dire che... potrò scatenarmi così anche in futuro?-
-Tutte le volte che vorrai- le promise Dabi -non hai più nessuna catena o vincolo a legarti. Il bello di essere dei villain è proprio questo. Essere liberi di vivere o fare quello che vuoi-
-Sembra bello...- commentò Subaru, aprendosi in un sorriso.
-Lo è- annuì Dabi, dandole un bacio sulla fronte.

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