capitolo 26

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-Dove ci troviamo?- chiese Subaru guardandosi intorno. Erano nei pressi di un edificio fatiscente.
-Siamo nel covo di Blackdeath- le spiegò Dabi -tempo fa aveva chiesto una collaborazione con l'Unione, ma è stato irrispettoso e da allora ci sta mettendo i bastoni fra le ruote. Siamo qui per... parlare- aggiunse con un ghigno, assumendo un'aria spaventosa.
-Quando dici "parlare"...-
-Intendo scatenare l'inferno, uccidendo la maggior parte dei suoi sottoposti fino a quando non cederà. E se non bastasse, allora uccideremo anche lui-
-U...uccidere?- balbetto' Subaru, sentendo il cuore batterle fortissimo -è... è davvero necessario?-
Dabi si voltò verso di lei -se non lo facciamo prima noi, un giorno saranno loro a fare la stessa cosa, cercando di entrare nel nostro covo e tentando di farci la pelle. Qui non siamo nel mondo civile, Subaru- aggiunse in tono severo -qui sei nella strada. L'unica regola che conta è quella del più forte. Sarai obbligata a uccidere per poter sopravvivere, e più vittime farai più sarai temuta-
Le accarezzò il viso, guardandola con dolcezza -lo so che non sarà facile, piccola mia. All'inizio non è semplice uccidere qualcuno. Ma poi ci farai la mano-
Il respiro di Subaru si fece irregolare -è questo... che hai fatto in tutti questi anni? Per questo dicevi che ho vissuto nella bambagia?-
Dabi annuì -forza, abbiamo un lavoro da fare-
Si avvicinarono verso l'imponente portone. Dabi lo studiò.
-Potrei dar fuoco all'intero deposito, facendoli morire all'interno per il calore e il fumo. Ma non ci sarebbe alcun divertimento- medito' a voce alta Dabi. Poi si voltò verso Subaru -questi li lascio a te. Sarà il tuo primo lavoro da villain-
Subaru boccheggio' -di...di già? E se non ce la facessi? Se non riuscissi a uccidere nessuno? Se...- ma Dabi la zitti', coprendole la bocca.
-Fai quello che puoi- la rassicuro' lui -e se ci fossero dei problemi, io sarò al tuo fianco e ti aiuterò. Stai tranquilla, piccola Subaru-
Subaru annuì, cercando di tenere a freno l'agitazione crescente dentro di sé.
-Brava bambina- mormorò Dabi stampandole un bacio -e ora che ne dici di buttare giù questa porta? Sono sicuro che basterà un po' di vento...-
Subaru colse il suggerimento, scagliando contro quel portone una forte raffica di vento. Nonostante fosse in acciaio, crollò giù come se fosse fatto di carta.
Dabi e Subaru entrarono, cogliendo di sorpresa i criminali al suo interno.
-Toc toc- esclamò Dabi in tono divertito -abbiamo trovato la porta aperta-
-È Dabi!-
-Quelli dell'Unione dei Villain sono qui!-
In meno di un secondo vennero circondati.
-È sempre cosi'?- chiese Subaru osservando quegli emergumeni.
-Più o meno-
-Sei molto conosciuto...- notò lei.
Dabi ridacchio' -lo so-
Un uomo si avvicinò a loro. Il cerchio che li circondava si aprì, consentendogli il passaggio.
Era sulla trentina, alto e massiccio. Indossava una canottiera nera che aderiva perfettamente sui muscoli possenti, rendendolo ancora più grosso di quello che era, e dei pantaloni di pelle del medesimo colore. Aveva i capelli castano scuro rasati e li fissò imperturbabile con i suoi occhi rossi.
-Blackdeath- lo salutò Dabi impassibile.
-Dabi...- ricambio' questo con aria neutra. Il suo sguardo si spostò su Subaru, studiandola con attenzione -mi hai portato un regalino vedo...-
Dabi si irrigidi' -lei non è un regalino per te- disse con voce tremante di rabbia -è un nuovo acquisto dell'Unione-
Blackdeath continuò a scrutare Subaru, mettendo a disagio la ragazza -è troppo carina per voi perdenti. E poi non ha affatto l'aria della criminale, il suo viso è troppo pulito- si lecco' le labbra -la sporcherei molto volentieri-
Subaru tremo' appena, guardando l'uomo disgustata. Il suo sguardo lascivo gli fece ribrezzo.
Dabi tremava di rabbia. Subaru era pronta a scommettere che lo avrebbe ammazzato lui stesso. Fece un respiro profondo, tentando di tenere a freno il suo istinto omicida -Shigaraki vuole darti un'ultima occasione per allearti con noi. Altrimenti passeremo alle maniere cattive per poterti convincere. O per farti smettere di rompere i coglioni nei nostri affari-
-Potrei anche accettare- mormorò il criminale -ma solo se mi lasci il tuo giocattolino per un un po'. Avrei proprio voglia di divertirmi con quel bell'angioletto....- si portò una mano sul cavallo dei pantaloni, mostrando chiaramente quanto era eccitato.
Subaru scattò verso il suo ragazzo mentre questo allungò un braccio verso Blackdeath per incenerirlo -Dabi! No!- e gli prese di scatto il braccio, impedendogli di scagliare le fiamme verso il maniaco -ricordati cosa mi hai detto-
Dabi abbassò lo sguardo su di lei, carico di rabbia. Si guardarono negli occhi per qualche secondo, poi si calmo'.
-Interessante- commentò Blackdeath scoppiando a ridere -il temibile Dabi, l'utilizzatore delle fiamme blu, è tenuto al guinzaglio da una puttanella! Se me lo avessero raccontato non c'avrei mai creduto!-
Senza pensarci, Subaru si voltò verso di lui e allungò un braccio, scagliandogli contro delle bufere di vento che lo mandarono contro il muro, sbattendo fortissimo. Lo stesso valse anche per gli scagnozzi al suo fianco. Alcuni morirono addirittura sul colpo.
-Ritira subito quello che hai detto- mormorò minacciosa Subaru. Sentir parlare di Dabi in quel modo le aveva mandato il sangue alla testa.
Blackdeath tentò di rialzarsi mentre i suoi uomini guardarono a bocca aperta la ragazza -ma...maledetta puttana...-
Dabi si avvicinò con aria soddisfatta -io chiederei scusa, Blackdeath. Quando si arrabbia, Subaru diventa peggio di me e Shigaraki messi insieme-
-Vai a farti fottere- sputo' Blackdeath.
-Certo, dopo con questo bell'angioletto- sghignazzo' Dabi, facendo colorare di rosso le guance di Subaru -mia cara, il nostro amico non vuole saperne di pentirsi. Fai pulizia totale-
Capendo quello che stava per accadere, gli scagnozzi di Blackdeath si scagliarono contro Subaru, sperando di fermarla ancora prima che potesse sferrare un attacco. Ma lei fu più veloce, scatenando un tornado dentro il deposito che travolse tutti i presenti. Dabi, che stava alle spalle di Subaru, le cinse i fianchi con le braccia e le sussuro' -davvero notevole-
Con un movimento del dito, il tornado catturo' ogni uomo di Blackdeath, compreso lui, e fece in modo tale che finirono in cima alla tomba d'aria. Dopodiché chiuse la mano a pugno, facendo sparire il tornado. I prigionieri caddero da un'altezza considerevole, morendo tutti sul colpo.
-Veloce e quasi pulito- commentò Dabi -sei portata per queste mansioni-
Subaru iniziò a tremare, rendendosi conto di quello che aveva appena fatto. Osservò i corpi stesi a terra mentre il loro sangue, oltre a disperdersi a macchia d'olio, si stava mescolando fra loro. Il respiro si fece sempre più corto e irregolare.
Dabi se ne accorse -Subaru, stai bene?-
Si portò una mano alla bocca -devo... devo uscire...- e scappò fuori dal deposito. Una volta fuori scoppiò a vomitare. Il suo stomaco non riusciva più a reggere.
Dabi la raggiunse fuori, avvicinandosi a lei -sono qui con te, piccola mia- le sussurrò tenendole i capelli.
-Va... vattene...- mormorò lei in preda ai conati -non... non voglio... che assisti-
-Io non ti lascio- disse Dabi deciso -so bene quanto sia dura uccidere per la prima volta, ci sono passato anch'io, anche se nel mio caso era diverso. Io agivo sotto la rabbia, mentre tu no. Non ti abbandonerò mentre stai male-
Subaru si voltò appena verso di lui -passerà, vero?-
Dabi annuì -ci vuole tempo, piccola Subaru. Le prime volte saranno sempre così, a torcerti lo stomaco e lambirti col senso di colpa. E senza accorgertene, arriverai al punto che riuscirai a farlo senza star male, come se fosse la cosa più naturale del mondo-
Subaru si appoggio' a lui -fa veramente schifo questa sensazione-
Dabi l'abbraccio' -lo so, Subaru. Ci vuole solo pazienza. Ma come prima volta te la sei cavata benissimo-
-Lo pensi davvero?-
-Si, piccola mia- le sussurrò Dabi dolcemente stringendola a sé.

Passarono due settimane, eppure Subaru non iniziò a stare meglio. Anzi, il contrario. Dabi continuava a portarsela dietro per reclutare nuovi membri per l'Unione o per "punire" chi mancava loro di rispetto, lasciando il lavoro sporco a Subaru.
La ragazza sapeva bene che Dabi lo faceva per temprarla, però ogni tanto avrebbe gradito che eseguisse lui quelle esecuzioni. Lo stomaco aveva finito di rivoltarsi dopo la terza volta che aveva ucciso, ma i sensi di colpa restavano, aggiungendosi di nuovi. La notte era costellata di incubi, rivivendo ogni esecuzione che aveva eseguito. Dabi non la lasciava mai un secondo, soprattutto la notte. Ogni volta che Subaru aveva un incubo, Dabi la stringeva forte a sé, promettendole che sarebbe andata meglio.
Ciò che preoccupò ulteriormente Subaru era la scomparsa di Toga. Non la vedeva dal mattino dopo del funerale di Twice ed era preoccupata a morte, temendo per la sorte dell'amica.
-Non preoccuparti, fa sempre così- l'aveva rassicurata Mister Compress vedendola in pensiero -anche senza questo lutto Toga, proprio come Dabi, non sta mai con noi. È sempre a giro a farsi i suoi affari. Stai tranquilla, quando sarà pronta tornerà-
Subaru voleva fidarsi, credere nelle sue parole, ma non riusciva a mettere a tacere la sua preoccupazione. E se le capitava qualcosa? Non poteva perdere anche lei.
Quando lei e Dabi tornarono al covo dell'Unione, Spinner venne loro incontro. Per un momento Subaru credette che fosse venuto per avvisarli che Toga era tornata.
-È passato Giran, Dabi- disse Spinner, spegnendo le speranze di Subaru -ti ha lasciato quello che gli hai chiesto. Te l'abbiamo messo in camera tua-
Lo sguardo di Dabi si illuminò -molto bene-
Subaru si voltò verso di lui mentre Spinner si allontanò -di cosa si tratta?-
-Della tua sorpresa- rispose su di giri Dabi -vieni, andiamo in camera mia. Non vedo l'ora di vedere come ti sta-
Subaru si diede della stupida, si era dimenticata del costume da villain che Dabi aveva commissionato per lei. Era molto curiosa di vederlo.
Mentre lo segui' per le scale, chiese -devo aver paura?-
-Perché?- chiese in tono vago lui, aprendosi in un sorriso divertito.
-Me lo hai disegnato tu- gli ricordò Subaru -e so quanto sei perverso...-
Dabi si limitò a ridere, lasciando Subaru nel dubbio e accrescendole la voglia di mettergli le mani al collo.
Quando giunsero in camera del ragazzo, trovarono un manichino avvolto da un lenzuolo bianco, coprendo ciò che c'era sotto.
-A te l'onore- la incoraggio' Dabi, avvicinandola verso il manichino.
Con mano tremante, la ragazza tirò via il lenzuolo, restando a bocca aperta.
Era estremamente provocante e sensuale come immaginava, anche se conoscendo Dabi temeva di peggio. Aveva il corpetto a bustino, tenuto insieme da dei nastri neri che non lo chiudevano del tutto, lasciando scoperta la zona centrale, seppur lievemente. La parte superiore era fatta in tulle nero, arrivandole fino al collo ed era totalmente smanicato, lasciando scoperta la schiena. La gonna era a vita bassa e molto corta, dall'effetto strappato, conferendole un'aria quasi mortifera. Era veramente molto bello.
-Ommiodio- mormorò Subaru coprendosi la bocca -è bellissimo-
-Provatelo- le disse Dabi compiaciuto -sono curioso di vedertelo addosso-
Subaru annuì e fece per avvicinarsi al manichino per prendere il costume, quando si voltò verso di lui -ti dispiace?-
Dabi la guardò perplesso -ti ho vista nuda innumerevoli volte. Che c'è, ti vergogni?-
Subaru alzò un sopracciglio e alla fine Dabi sbuffo'.
-E va bene, me ne vado!- esclamò esasperato lui -aspetto qui fuori- ed usci' dalla stanza.
Dabi aspettò che fosse pronta, chiedendosi per la milionesima volta quanto ci mettesse.
-Vieni pure- esclamò finalmente lei.
"Finalmente!" pensò il ragazzo. Moriva dalla voglia di vedergli il costume indosso.
Appena entrò restò a bocca aperta.
Subaru era veramente splendida. Il corpetto era molto aderente, mettendo in risalto il suo corpo perfetto, rendendola estremamente sensuale. La gonna era molto corta, mettendo in risalto le sue gambe snelle e lunghe fasciate dalle autoreggenti nere strappate. Sembrava un angelo oscuro.
La reazione ai piani bassa fu immediata, desiderando di prenderla e sbatterla sul letto.
-Come sto?- chiese timidamente Subaru, ammirando il costume.
-Sei...- si schiari' la voce -sei splendida-
Subaru fece una piroetta, alzando leggermente la minigonna. Nonostante i pantaloncini a culotte, Dabi sentiva crescergli sempre più la voglia di scoparsela.
-È bellissimo- esclamò lei radiosa, avvicinandosi a lui -grazie, amore mio-
-Non c'è di che- le mormorò chinando il viso per baciarla. Le infilò subito la lingua in bocca, strusciando il bacino contro quello della ragazza per farle capire quanto stava apprezzando.
Subaru arrossi' -vuoi... vuoi inaugurare il costume nuovo?-
-Ovvio- le rispose in tono malizioso mentre la prese in braccio -devo assicurarmi che ti stia alla perfezione e che non ti crei problemi coi movimenti-
Subaru ridacchio' mentre Dabi l'adagio' delicatamente nel letto.
-Quindi... deduco che vorrai sentire dopo il nome da villain che ho scelto, vero?-
-Appena avremo finito- le promise Dabi mentre le baciò il collo, accarezzandolo dolcemente con la punta della lingua -per quanto muoio dalla voglia di sapere cosa hai scelto, la mia voglia di te supera qualunque cosa-
-E allora prendimi- mormorò Subaru, attirandolo a sé e baciandolo.

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