capitolo 12

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Quando Dabi giunse al solito posto, non si stupi' di trovare Hawks ad aspettarlo. Stava girando intorno come un animale in gabbia, chiaramente furioso e impaziente. Vederlo provocò una profonda rabbia in Dabi, chiedendosi come poteva essere così stupido tradendo in quel modo la fiducia di Subaru. Capiva perché Subaru avesse un debole per lui, Hawks era un gran bel ragazzo, perfetto da ogni punto di vista estetico. Peccato che fosse uno dei bastardi della peggior specie e lei non se ne era ancora accorta.
-Aspettami qui- sussurro' a Kurogiri senza perdere di vista Hawks. Questo annuì, restando nell'ombra.
Dabi si diresse verso l'eroe, stampandosi un finto sorriso -sapevo che ti avrei già trovato qui. Da quanto tempo mi stai aspettando?-
-Dabi!- ruggì furioso Hawks, scagliandosi verso di lui -dov'e' Subaru? Voglio vederla!-
-Tempo al tempo- ghignò il villain, divertito nel vedere Hawks interpretare la parte del fidanzato preoccupato.
"Peccato che non sia così tanto preoccupato, visto che continua a  tradirla..." pensò furibondo. Mentre Subaru era ospite presso di loro, Dabi aveva fatto tenere d'occhio Hawks da alcuni suoi conoscenti, constatando che continuava a "svagarsi" quasi tutte le sere con ragazze diverse mentre la sua fidanzata era tenuta in ostaggio. Si era pure procurato le prove, tenendole al sicuro nella pen drive che custodiva sempre in tasca, insieme alla collana col delfino nero che teneva come un portafortuna.
-Voglio vederla, Dabi!- ripeté Hawks furioso, agguantandolo per la maglia -e' la mia ragazza, ne ho il diritto!-
Dabi non riuscì a trattenere una risata amara -buffo che lo reputi un tuo diritto. Eppure ogni sera non sembri molto preoccupato per la sua sorte- gli mostrò una foto che si era stampato poco prima, raffigurante Hawks in atteggiamenti intimi con una mora, facendolo sbiancare -qui per esempio non sembri fidanzato-
Hawks mollò il villain, indietreggiando con aria sconvolta -ma... ma come...-
-Ho le mie fonti, Hawks- rispose tranquillamente Dabi.
Hawks guardò con rabbia Dabi -quelle lì non significano niente! Sono solo uno sfogo puramente fisico-
-Non devi giustificarti con me, ma con lei- mormorò Dabi minaccioso -lei si fida di te, credendoti un fidanzatino perfetto, senza sapere quanto in realtà sei marcio. E no, ancora non lo sa- aggiunse con una punta di sadismo nella voce, vedendo Hawks impallidire ancora di più.
-Che cosa vuoi, Dabi?- chiese Hawks con voce tremante -che cosa devo fare per riaverla indietro?-
Dabi finse di pensarci su' -ancora non lo so, ci sto pensando. Sai, è una bella sensazione tenerti in pugno in questo modo. E poi non sono nemmeno sicuro di poterti garantire la sua libertà. Vedi, agli altri membri dell'Unione piace davvero tanto la tua fidanzatina- disse con finta malizia, godendosi la reazione di Hawks.
-Se le mettete le mani addosso...-
-Non potrai farci niente - concluse Dabi per lui -torno dagli altri, quando vorrò qualcosa mi farò vivo. Fino ad allora stai bene attento alle tue mosse!- e si diresse verso Kurogiri, dando le spalle all'eroe alato.
Kurogiri aprì un gate e Dabi fece per entrare. Poi si voltò verso di Hawks, aprendosi in un sorriso malvagio. C'era una cosa che voleva dirgli a tutti i costi.
-E' davvero molto bella quando le sue guance diventano rosse- esclamò Dabi leccandosi le labbra -soprattutto quando ti guarda con quello sguardo languido...-
Hawks emise un ruggito scagliandosi su Dabi, pronto a prenderlo a pugni. Dabi scomparve nel gate, lasciando Hawks a mani asciutte.

-Hai esagerato- lo rimproverò Kurogiri.
-Ho fatto quello che dovevo- ribatté il ragazzo scocciato -voglio che capisca cosa gli spetta-
-Prima o poi ti si torcerà contro- lo avviso' Kurogiri -La troverà, Dabi. E se la riprenderà, lo sai benissimo. È inevitabile-
-Che ci provi...- sussurro' Dabi, andandosene nella sua stanza. Sapeva che prima o poi poteva succedere, era solo questione di tempo visto che non nascondevano Subaru. Andava a giro come più le piaceva insieme a Toga o Spinner senza adottare dei camuffamenti. Gli eroi locali l'avevano già adocchiata, mangiandosela con gli occhi ogni volta che passava accanto a loro (e istigando l'istinto omicida di Dabi). Sapevano chi era, avranno ricevuto anche loro la segnalazione sul suo rapimento. Se non avevano ancora fatto la soffiata, probabilmente, era perché vedevano che non era realmente in pericolo, oltre a volersi godere la sua presenza ancora un po'.
Dabi iniziò a cambiarsi, doveva raggiungere gli altri alla festa in spiaggia che si teneva quasi tutte le sere. Si levò la giacca e la maglia del suo costume, sostituendoli con una semplice camicia nera a mezze maniche, lasciandola leggermente sbottonata all'altezza del petto. Al posto dei pantaloni di pelle, si mise un paio di jeans scuri strappati sulle gambe, lasciando gli anfibi neri. Si guardò allo specchio, spettinandosi i capelli corvini. Ora era perfetto.
Di solito non si curava mai dell'estetica, alle ragazze piaceva anche col suo costume da villain, ma voleva far di tutto per piacere a Subaru. Sapeva che non le era indifferente, arrossendo ogni volta che le era accanto o che la sfiorava, ma sapere di avere i suoi bei occhioni grigi puntati addosso non gli dispiaceva.
Uscì da lì, recandosi alla spiaggia dove si stava tenendo la festa. Trovò Mister Compress sorseggiare un cocktail seduto al banco con accanto Spinner, che si guardava intorno con aria nervosa. Non era un patito delle feste, era più il classico tipo che preferiva passare le serate chiuso in casa a spararsi delle partite con i videogiochi, proprio come Shigaraki. Gli altri lo obbligavano a venire, sperando di introdurlo nella vita sociale.
Twice e Toga erano con Subaru in pista, scatenandosi nelle danze.
Il suo sguardo s'inchiodo' proprio su Subaru, aprendosi in un sorriso senza nemmeno rendersene conto.
Quella sera era ancora più bella del solito, vestita con dei pantaloncini neri, mettendo in mostra le gambe lunghe e snelle, e un top crot in pizzo del medesimo colore. Stava danzando al ritmo della musica, mulinando i lunghi capelli castani che aveva lasciato sciolti, ignorando lo sguardo lascivo degli altri ragazzi che se la stavano mangiando con gli occhi. Qualcuno provò ad avvicinarsi ma veniva subito scoraggiato da Twice o da Toga, ballando più vicino a lei. Da quando avevano fatto amicizia si erano autoproclamati sue guardie del corpo, dimostrando quanto fossero affezionati a lei. Anche Mister Compress e Spinner le erano legati, pure Shigaraki nonostante manteneva le distanze. Ma era con lui che aveva un rapporto speciale, quello che riteneva il suo preferito anche se non lo avrebbe mai ammesso.
Solo lui riusciva a metterla in soggezione, facendola arrossire con uno sguardo.
Solo lui riusciva a farle dimenticare il suo ragazzo, seppur temporaneamente, facendole desiderare di essere fra le sue braccia.
Solo lui le faceva battere il cuore.
Sapeva bene che il suo cuore e il suo corpo l'avevano riconosciuto, mentre la sua mente sembrò rifiutare quella verità. Eppure aveva il forte dubbio che Subaru sospettasse chi fosse realmente. Leggeva nei suoi occhi il sospetto, vedeva come lo osservava, aggrottando leggermente la fronte mentre si rigirava fra le dita il ciondolo della sua collana, scuotendo poi la testa come se cercasse di levarsi quell'idea dalla mente.
Incapace di resistere, Dabi si buttò nella pista da ballo, scansando le varie persone per farsi strada, avvicinandosi a lei. Non riusciva a starle lontano e, soprattutto, non voleva.
"Come ho fatto a resistere per tutti questi anni?"
Non aveva dimenticato il giorno in cui Hana, la sorella maggiore di Subaru, gli aveva espresso la sua preoccupazione sulla loro relazione, notando quanto Subaru si fosse legata a lui.
-Sta mandando tutto a monte- gli aveva detto senza filtri -sta saltando la scuola e il tirocinio per passare più tempo con te, e non va bene. So che non è tua intenzione nuocerla, vedo quanto tieni a lei, ma la vostra relazione le sta rovinando il suo futuro-
Dabi sapeva che Hana stava dicendo la verità, anche lui lo aveva notato. Eppure non riusciva a farlo notare a Subaru per farla ragionare, sentendosi egoista. Alla fine era riuscito a farsi coraggio, prendendo una decisione drastica. Sarebbe sparito dalla sua vita, almeno si sarebbe potuta concentrare sul suo futuro. Aveva deciso di non dirle niente, era troppo codardo per affrontarla. Sapeva che Subaru l'avrebbe fatto desistere. È stata una decisione sofferta ma era per il suo bene.
Col tempo aveva provato a dimenticarla, andando con altre ragazze sperando di lenire il dolore, ma ogni volta pensava sempre a lei, constatando quanto fosse migliore di loro. Nessuna era alla sua altezza.
Ora che era di nuovo accanto a lei non si fece nessun problema, corteggiandola e toccandola come se fosse un suo diritto.
Quando le fu vicino, le cinse i fianchi con le braccia dandole un piccolo bacio sulla guancia, facendola sussultare.
-Ti sono mancato, piccola Subaru?- le sussurro' all'orecchio cercando di fare il sensuale.
Subaru alzò lo sguardo verso di lui, guardandolo male -non chiamarmi così!-
-Io ti chiamo come voglio, piccola Subaru- la provocò lui, notando con piacere che non aveva sciolto l'abbraccio, anzi. Inconsciamente aveva appoggiato le mani sopra le sue, incrociandone le dita .
Subaru se ne rese conto, trasalendo a quel gesto involontario, diventando scarlatta.
-Io... non volevo- balbettò nervosa, stringendosi le mani.
-A me sembra il contrario- si diverti' a stuzziccarla Dabi, dandole dei baci sui capelli, respirando a pieni polmoni il suo profumo.
Subaru cercò di scostarsi da lui, scuottendo la testa -non è assolutamente...- ma Dabi la zitti', appoggiandole un dito sulle labbra.
-Allontaniamoci da qui, c'è troppo casino- le propose Dabi -almeno possiamo continuare questa interessante conversazione con calma, soli soletti-
Subaru sembrò pensarci su, e alla fine rispose -e va bene...-
Dabi la prese per mano, portandola lontano da lì. Twice e Toga li guardarono senza smettere di ballare, scambiandosi dei sorrisi compiaciuti.
Dabi la portò poco lontano da lì, vicino alle cabine della spiaggia. Erano rimasti in silenzio per tutto il tragitto, come se già immaginavano cosa sarebbe accaduto da lì a breve.
Dabi si voltò verso di lei, avvicinandosi pericolosamente -cosa stavi dicendo poco fa?-
-Lo sai!- gli rispose Subaru scoccandogli un'occhiataccia -mi hai solo colto alla sprovvista!-
-Ma davvero?- chiese Dabi con un sorrisetto scaltro -missa' che ti fai prendere alla sprovvista un po' troppe volte allora... eppure con Twice, Mister Compress e gli altri non ti comporti così mentre con me si. Come la mettiamo?-
Subaru trasalì, arrossendo come piaceva a lui, ma rispose -e' solo la tua impressione!-
-La mia impressione?- ripeté piano lui, poco convinto -quindi non provi niente quando ti sfioro in questo modo- le sfiorò una guancia con la mano, facendola sussultare -oppure così - continuò allungando la mano sulla coscia, risalendo lentamente fino al fianco.
Il respiro di Subaru si fece irregolare -e...esatto. Non sento niente- mormorò mostrandosi decisa malgrado il rossore del viso che la stava smentendo.
Le prese il viso fra le mani, appoggiando la fronte sulla sua -bugiarda- le sussurro' dolcemente, fissandola negli occhi. La sentì tremare leggermente, forse per il timore di perdere il controllo o forse per il desiderio che provava per lui, pronto a esplodere. Dabi la guardò incantato, alternando lo sguardo dai suoi occhi alle sue labbra, così morbide e invitanti, fremendo dalla voglia di assaporarle di nuovo. Si avvicinò di più, schiacciandola contro la porta di una delle cabine, facendo aderire il corpo al suo. Sentì il suo seno aderirgli contro il petto, accrescendo ancora di più la voglia di farla sua.
-Non dovremo...- mormorò lei guardandogli la bocca, chiaramente incapace di resistergli.
-E perché?- rispose piano Dabi, avvicinando piano le labbra alle sue, sfiorandole appena -so che lo vuoi anche tu- aggiunse con un sussurro all'orecchio, provocandole un brivido.
-Io...- fece per dire Subaru ma Dabi non le diede il tempo di continuare, posando le labbra sulle sue, baciandola.
Erano morbide e calde, proprio come se le ricordava. Le lecco' delicatamente il labbro inferiore, invitandola a schiudere le labbra, e così fece, permettendogli di baciarla più a fondo. Le loro lingue ruotarono in sincrono, smaniose di quel contatto, mentre Subaru gli avvolse il collo con le braccia, facendo passare le mani fra i suoi capelli. A quel gesto, Dabi si avventò ancora di più su di lei, stringendola forte a sé, baciandola con più trasporto. Solo in quel momento si rese veramente conto di quanto le fosse mancata Subaru. Finalmente era fra le sue braccia e non l'avrebbe più lasciata. Hawks poteva dire o fare quello che voleva, non gli avrebbe mai permesso di riprendersela. Lei era sua.
Quel bacio non gli bastava, lo sentiva chiaramente fra le gambe. Appoggiò il bacino contro il suo, facendole sentire chiaramente quanto la desiderava, convinto che sarebbero andati oltre.
E con quello la magia svanì.
Come se le avessero gettato una secchiata d'acqua fredda, Subaru si dimenò, cercando di allontanarsi da lui. Confuso, Dabi si scostò da lei -che succede?-
-Nononono! È tutto sbagliato!- esclamò Subaru agitata, andando nel panico -non va bene, non va assolutamente bene...-
Dabi cercò di prenderle il viso fra le mani, cercando di calmarla, ma lei lo allontanò con uno schiaffo.
-Non mi toccare!-
Dabi si bloccò, allibito dall'espressione spaventata della ragazza. Lo stava guardando come se avesse paura di lui, di quello che le faceva sentire.
L'eccitazione passò, lasciando il posto alla rabbia -qual'e' il problema? Io ti piaccio, mi desideri. Non capisco perché...- ma Subaru lo interruppe.
-Sono fidanzata!- urlò lei in lacrime -ho un ragazzo meraviglioso che mi ama e che mi starà sicuramente cercando, oltre a essere preoccupato a morte per me! Non posso fargli questo!-
Dabi scoppiò a ridere. Non era una risata di gioia ma di rabbia.
-Un ragazzo meraviglioso che ti ama?- ripeté lui sarcastico -la tua ingenuità mi diverte,  Subaru. Non hai la benché minima idea di chi hai al tuo fianco, e posso garantirti che lui non ti ama. Non merita nemmeno un briciolo della tua lealtà!-
-Non provarci- lo minacciò lei -non provare a mettermi contro di lui, anche perché non funzionerà. Mi fido di lui, non di te. Noi due siamo nemici e questo è sbagliato!-
Quelle parole furono come una pugnalata al cuore. Gli penetrarono nella pelle, ferendolo come mai prima d'allora. Dabi indietreggiò, cercando di calmarsi -sei sicura di quello che dici? Davvero preferisci lui a me?-
Subaru lo guardò con aria di sfida -si!-
-Sei solo un'illusa- le sputò furibondo -ma va bene, continua ad aspettare che il tuo pollo venga a salvarti, continuando a idealizzarlo per quello che non è! Anzi, sai che ti dico? Corri dagli eroi di questa cittadina e digli di farti venire a prendere. In fondo è questo ciò che vuoi, no?-
Subaru sgranò gli occhi allibita, incapace di rispondere.
Dabi prese fra le dita la collana con il delfino blu, fissandola con rabbia per pochi secondi -e togliti questa collana, non ha più senso portarla visto che sei tanto innamorata di quel pollo cresciuto- e se ne andò via, lasciandola sconvolta e incredula accanto alle cabine.
Dabi tornò alla festa, ancora schiumante di rabbia. Non voleva ancora crederci, Subaru continuava a negare quello che c'era fra di loro. La cosa che gli fece più rabbia era il fatto che continuava a preferire Hawks, vedendolo come il buono della situazione quando non era così. Il buon senso cercò di ricordargli che lei non sapeva niente, ma la rabbia ebbe la meglio. Andò al bancone, ordinando il drink più forte. Aveva bisogno di sfogarsi in qualche modo e conosceva solo due metodi: uccidere o scopare.
Scelse la seconda opzione, guardandosi intorno. Era decisamente un metodo più piacevole per scaricare l'incazzatura, soprattutto se l'avrebbe portata in camera sua poiché era accanto a quella di Subaru.
"Le farò pentire di aver detto quelle cose".
Con un ghigno che non prometteva nulla di buono, si mise a cercare una preda con cui divertirsi e passare la notte.

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