capitolo 31

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Subaru sfreccio' nel cielo nevoso, cercando di aumentare la distanza fra lei e Dabi. Rivederlo dopo tutti quei mesi l'aveva sconvolta, soprattutto vederlo scopare un'altra.
Il respiro le si fece più pesante mentre il caldo non le dava tregua. Nonostante fosse in pieno inverno, Subaru si sentiva molto accaldata. Si sentiva poco bene, probabilmente aveva la febbre.
La ragazza scese di quota, cercando di non atterrare malamente e si appoggiò al muro di uno dei terrazzi dell'ultimo piano di quelle palazzine. Stava da schifo, respirava male e il cuore le batteva velocemente. Per un momento si maledisse per non aver accettato la proposta di Dabi e di seguirlo. Si sarebbe preso cura di lei e l'avrebbe aiutata.
"Ma sarei ricascata ai suoi piedi..."
Per quanto fosse arrabbiata e non riuscisse a levarsi dalla testa la scena di lui che scopava Scarlett, ne era ancora innamorata. Dentro di sé voleva tornare da lui e buttarsi fra le sue braccia, ma l'orgoglio era più forte. L'aveva tradita.
Chiuse gli occhi, tremando violentemente mentre il calore dentro di sé non le dava tregua. Si ragomitolo' su sé stessa, pensando al fatto che non aveva un posto dove andare.
Aveva perso tutto per Dabi.
"Potrei tornare all'Unione..." ma si tolse subito dalla testa quel pensiero. Tornare all'Unione equivaleva tornare da lui.
Riapri' gli occhi, vedendo che aveva appena iniziato a nevicare. Si sentiva stanca, senza forze. In quel momento aveva un bisogno assurdo di dormire.
"Potrei riposare" pensò la ragazza mentre sentiva le palpebre farsi pesanti "un po' di riposo e poi starò meglio..."
-Subaru!- urlò una voce sopra di lei.
-Mhmmm- mugulo' lei, tenendo gli occhi chiusi. Doveva proprio star male, aveva iniziato a sognarsi le voci.
Senti' qualcosa atterrare accanto a lei, per poi scuotterla delicatamente.
-Non addormentarti! Resta sveglia!- disse la voce mentre la stava prendendo in braccio.
"Perché?" avrebbe voluto chiedere ma non riuscì a parlare. Era come se la voce le fosse morta.
-Resta con me, Subaru- la imploro' lui -ti porto subito a casa, cerca di resistere!- e si alzò in volo.
-Mhmmm- mugulo' nuovamente la ragazza, sentendo il vento freddo sferzarle il viso, dandole un leggero sollievo alla pelle accaldata. Qualunque cosa fosse, stava andando a tutta velocità.
Subaru aprì appena gli occhi, ma non riuscì a mettere a fuoco la figura che aveva davanti a sé. Dietro a essa vi erano due cose enormi e rosse che si muovevano su e giù. Qualcosa le diceva che conosceva quella voce, che le era familiare, ma non riuscì a capire di chi fosse.
-Resistiti, piccola mia!- esclamò di nuovo -Siamo quasi arrivati!-
Subaru avrebbe tanto voluto rispondergli che non c'era fretta, che stava bene. Ma richiuse gli occhi, cadendo in un sonno senza sogni.

Quando Subaru riapri' gli occhi, si senti' totalmente confusa e spaesata. Provo' a mettersi seduta ma venne colta dai capogiri, obbligandola a rimettersi sdraiata. La luce del sole filtrava dalle tende, eppure le diede leggermente fastidio.
Si copri' gli occhi con una mano, che diamine stava succedendo? L'ultimo ricordo che aveva era di lei ragomitolata sul terrazzo di un attico, quando qualcuno l'aveva raggiunta e l'aveva portata via da lì.
Provo' a rimettersi seduta, molto lentamente, e si guardò intorno. Era in una camera da letto molto familiare, dall'arredamento semplice. Le lenzuola del letto erano di cotone rosso, con sopra un paio di coperte che la tenevano al caldo. Avvicinò il viso alle coperte, respirando profondamente il profumo che emanavano, anch'esso così familiare.
La porta si aprì e Subaru restò a bocca aperta.
Hawks si affacciò, aprendosi in un enorme sorriso quando vide che era sveglia. Indossava una felpa blu e i pantaloni della tuta grigi. Era veramente molto bello.
-Finalmente ti sei svegliata!- esclamò lui pieno di gioia correndo verso di lei -come ti senti? Sembra che le febbre sia scesa...- le tasto' la fronte con la mano, annuendo compiaciuto quando  constato' che la febbre non c'era quasi più.
Subaru lo guardò perplessa -e tu che...-
Hawks sembrò quasi divertito dalla sua confusione -ti ho trovato mezza svenuta con un febbrone da cavallo e ti ho portato qui. Siamo a casa mia- aggiunse allargando le braccia -hai dormito per ben quattro giorni! Mi sono spaventato da morire!-
Subaru sbatte' confusa le palpebre, cercando di mettere a fuoco le cose -tu...tu mi hai trovato su quel...-
-Già- annuì Hawks -è stata una vera fortuna che stessi pattugliando quella zona. Non oso immaginare se non ti avessi visto...-
Subaru non aveva bisogno di farsi troppe domande. Sapeva che l'avrebbero trovata morta.
Hawks le scostò una ciocca di capelli dal viso, sorridendole dolcemente. Subaru allontanò con uno schiaffo la sua mano.
-Sono stato molto in ansia durante i primi giorni. Respiravi a fatica e riuscivo a somministrarti le medicine per miracolo. Non potevo nemmeno portarti in ospedale- mormorò Hawks senza distogliere lo sguardo da lei, facendosi serio -è stato un sollievo vederti migliorare-
-Perché non mi potevi portare in ospedale?- chiese Subaru scocciata, pentendosene quasi subito. Hawks era stato gentile con lei, l'aveva aiutata, e lei si comportava male nei suoi confronti.
"Non avrei tutti i torti però..."
Hawks le diede un buffetto sulla fronte -e rischiare che ti arrestassero? Lo sai che sei ricercata da tutti gli eroi del paese, vero?-
-Allora perché non mi arresti?- lo provocò Subaru con tono sarcastico -l'hai detto tu che sono una ricercata-
-Perché non potrei farlo- le sorrise di nuovo, accarezzandole il viso col dorso della mano -preferirei morire piuttosto che lasciarti in mano loro-
Stavolta Subaru non scaccio' la mano, scorgendo nello sguardo di Hawks la stessa scintilla con la quale la guardava in passato.
Distolse lo sguardo, imbarazzata di colpo -non sono più la ragazza che conosci, Hawks. Non sai che cosa ho fatto-
-Lo so, invece- le sussurrò Hawks, accarezzandole un braccio -so cosa ti hanno spinto a fare. Così come conosco il tuo nuovo soprannome. E ti dirò, chi è morto per mano tua se ne sarà andato felice-
Subaru lo guardò confusa -perché?-
-Perché prima di morire hanno visto questo splendido angelo che ho davanti a me- le rispose ammiccante.
Subaru arrossì violentemente, restando a bocca aperta. Cominciava a sentirsi a disagio con lui.
Abbassò lo sguardo, notando che non aveva più il costume indosso. Al suo posto indossava una maglietta a maniche corta nera.
-Dov'è il mio costume?- esclamò Subaru.
-È la'- le rispose Hawks indicandole il tavolino accanto alla finestra -gli ho dato una rinfrescata, era messo maluccio...-
-Mi...mi hai...- balbetto' Subaru.
Hawks si aprì in un grosso sorriso, rispondendo alla sua domanda incompleta -non avrai davvero pensato che ti lasciassi tutta sudata e con un costume sporco, vero?-
Subaru avvampo', iniziando ad agitarsi.
Hawks si diverti' a spettinarla -come se fosse la prima volta che ti vedo nuda. Non ho visto niente di nuovo!-
-Bru...brutto...- balbetto' irritata Subaru, pronta a scagliare la sua inventiva su Hawks, fermandosi quando notò il suo sorriso. Stava cercando di alleggerire la tensione.
E ci stava riuscendo alla perfezione.
-Sono felice di vedere che stai meglio, Subaru- mormorò Hawks in tono affettuoso.
Subaru fece per rispondergli, ma il suo stomaco fu più veloce, gorgogliando rumorosamente. Hawks scoppiò a ridere mentre Subaru si copri' il viso con le coperte.
-Immagino che avrai una fame da lupi- rise Hawks -ti porto un po' di brodo visto che non hai mangiato nulla per ben quattro giorni! E visto che ti sei svegliata solo ora, mangerai a letto-
-O...ok...- mormorò Subaru imbarazzata.
Sorridendole di nuovo, Hawks si alzò dal letto e si diresse in cucina.
Subaru lo segui' con lo sguardo, notando per l'ennesima volta quanto fosse bello.
Scosse la testa, cercando di allontanare quel pensiero dalla sua mente. Aveva provato a stare con lui e non solo non aveva funzionato, ma l'aveva tradita in continuazione. E poi il suo cuore apparteneva ancora a Dabi, anche se l'aveva fatta soffrire.
Eppure, quando lo vide arrivare con in mano il vassoio col pranzo, iniziò a chiedersi come sarebbe andata se Dabi fosse stato al suo posto.

Hawks la guardò mangiare con aria incantata, mettendo a disagio Subaru.
-Ti piace?- le chiese lui, senza smettere di guardarla.
-È buonissimo- esclamò Subaru entusiasta -avevo dimenticato quanto fossi bravo a cucinare!-
-Mi fa piacere- le sorrise Hawks.
-A proposito, non dovresti essere al lavoro?- chiese Subaru incuriosita.
-Ho preso un po' di giorni- spiegò Hawks facendo spallucce -non ti avrei mai lasciato da sola mentre stavi male-
-Hawks, io...- mormorò Subaru, abbassando lo sguardo ma Hawks la zitti', posandole un dito sulle labbra.
-Va bene così, tranquilla- la rassicuro' lui -è il minimo che posso fare dopo averti fatto soffrire, non credi?-
Subaru ricambio' il sorriso. Aveva dimenticato quanto sapesse essere dolce Hawks.
Il telefono di Hawks squillo', interrompendoli. Il ragazzo diede un occhiata al volo allo schermo, incupendosi.
-È una chiamata di lavoro, faccio presto- le spiegò forzando un sorriso ed usci' in terrazzo, stando bene attento a non farsi sentire da lei.
Subaru lo guardò incuriosita, chiedendosi chi fosse al telefono. Magari era una delle tante ragazze che si faceva.
A quello stesso pensiero si incupi', ricordando che aveva sempre preferito le altre a lei.
Moriva dalla voglia di ascoltare quello che diceva, doveva essere una chiamata scomoda a giudicare come gesticolava. La telefonata durò pochissimo, Hawks rientrò in casa e la chiuse esclamando -vedi di non chiamare più!- e buttò il telefono sul tavolino accanto al costume piegato di Subaru.
-Ti chiedo scusa- le disse tornando seduto sul letto accanto a lei -era una scocciatura-
-Qualche ragazza che hai sbolognato?- chiese Subaru impulsivamente.
Hawks sembrò cadere dalle nuvole -eh?-
-No, niente- disse subito lei.
Hawks la guardò perplesso, poi chiese -te lo volevo chiedere poco fa. Come va' col tuo... ragazzo?-
Il modo in cui pronunciò la parola "ragazzo" infastidi' Subaru, ma fece finta di niente. Era prevedibile che volesse sapere di Dabi, era normale.
Eppure non si senti' entusiasta di parlare di lui.
-noi... ehm...- mormorò Subaru -diciamo che ci siamo allontanati...-
-Ah si?- chiese con interesse Hawks -e come mai? Hai capito che avete interessi diversi?-
Ignoro' la frecciatina -no. È solo che...- ma le morì la voce, incapace di dire il resto. Gli occhi le si riempirono di lacrime, ripensando a Dabi che si scopava quelle ragazze.
Hawks si avvicinò a lei, preoccupato -Subaru, che succede? Che cosa ti ha fatto?-
-Mi ha tradito- scoppiò a piangere Subaru, buttandosi fra le sue braccia -l'ho beccato farsi un'altra ragazza. Ed ha continuato anche dopo che ci siamo allontanati-
Hawks la strinse forte a sé -mi dispiace, Subaru-
Subaru continuò a piangere, tirando fuori tutto il dolore che si portava dietro in quei tre mesi. Nonostante avesse pianto parecchio, era come se non si fosse sfogata a sufficienza. Le faceva male pensare a Dabi, chiedendosi ancora una volta perché l'avesse fatto.
"Mi ha ingannato" le aveva spiegato Dabi "in realtà aveva un quirk che si chiamava Feromone. Si è servita di quello per farmi credere che eri tu! Ti giuro, Subaru. Io amo solo te, non l'avrei mai toccata..."
E se aveva ragione? Se l'avesse davvero ingannato per far sì che la scopasse? Ma perché farlo?
"Però le altre ragazze le ha scopate volontariamente..."
Hawks la lasciò sfogare, restando in silenzio e aspettando che si calmasse.
-Stai meglio?- chiese infine Hawks quando Subaru smise di piangere.
-Un pochino- ammise lei senza staccarsi dal suo petto -scusami Hawks, ti ho inzuppato la maglia-
-Non è niente, tranquilla- la rassicuro' lui -e visto che la mia piccola principessa è giù di morale, ti porterò i tuoi dolcetti preferiti. Per cui voglio vederti sorridere, ok?- aggiunse dandole un buffetto affettuoso sul naso.
Subaru gli fece un piccolo sorriso -ok-
Hawks fece per uscire dalla camera, quando Subaru gli chiese -perché lo stai facendo, Hawks?-
Il ragazzo si voltò verso di lei -perché non ho mai smesso di amarti- disse come se fosse la cosa più ovvia del mondo -e per quel che vale, mi dispiace per quello che Dabi ti ha fatto. Non voglio che tu soffra per colpa sua- e usci', lasciando Subaru piena di dubbi.

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