capitolo 20

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Quando Subaru si sveglio', allungò una mano verso il lato di Dabi, delusa dal trovarlo vuoto. Avevano passato quasi tutta la notte a fare l'amore, recuperando quegli otto anni in cui sono stati lontani.
Subaru si portò una mano sulla labbra, sentendo ancora il tocco di quelle di Dabi. Fare l'amore con lui era stata un'esperienza pazzesca, ancora meglio di come si ricordava. Poteva ancora sentire le sue mani calde su di sé, provocandole un sussulto nel ventre.
La porta' si apri' e Dabi entrò in camera -ti sei svegliata-
Subaru fece per rispondergli, bloccandosi quando lo vide. Si era appena fatto la doccia e le gocce d'acqua imperlavano il suo corpo, scivolandogli lungo la pelle. Si sfriziono' i capelli con un asciugamano sulle spalle, tenendone uno legato alla vita. Era più bello che mai.
Dabi notò come lo stava guardando, aprendosi in un sorriso -riuscirai mai a non guardarmi come una maniaca? Mi sento violentato- scherzo'.
-Credo proprio di no- ammise lei arrossendo -come mai quell'asciugamano? Siamo da soli, che ti serve?-
-Vecchia abitudine- le spiegò avvicinandosi a lei, sedendosi nel letto -me la porto dietro da quando mi avete ospitato. Non mi andava di farmi vedere da tua sorella, sai com'è...-
Subaru annuì, ripensando a quel periodo -non era proprio il caso-
Dabi si avvicinò ancora di più, a pochi millimetri dal suo viso -con te era diverso, non mi facevo nessun problema visto quanto mi piacevi-
Subaru si rabbuio' -me lo ricordo benissimo. Fin da subito ti facevi vedere col pendaglio di fuori ogni volta che ti facevi la doccia. Ti ho odiato un sacco-
-Come se ti dispiaceva- la provocò lui, dandole un buffetto sul naso -e poi mi divertivo a provocarti. Le tue reazioni sono troppo divertenti-
Subaru si senti' come un giullare di corte, irritandosi ancora di più -lieta di divertirti!-
Dabi le schiocco' un piccolo bacio -dai, pensiamo a vestirci. Voglio andare a giro con te. O pensavi di passare qui tutta la giornata fino a quando non torna Kurogiri a recuperarci?- la stuzzico' malizioso, facendola arrosire ancora di più.
-La passeggiata va benissimo- disse subito Subaru -però non mi dispiacerebbe un altro giro sulla giostra prima di uscire...- ammise con un piccolo sorriso.
-Non ne hai ancora abbastanza?- le chiese entusiasta Dabi mettendosi sopra di lei, facendosi posto fra le sue gambe -pensavo che dopo stanotte saresti stata a posto per un bel po'- e la bacio', facendo scivolare una mano fra le sue gambe, trovandola già zuppa.
Subaru ansimo' -non ne avrò mai abbastanza di te, anzi... ne vorrò sempre di più-
Dabi la penetro' con le dita, facendole inarcare la schiena -lo stesso vale per me. Ormai non posso più fare a meno di te, di questo- e gli spinse le dita più velocemente, facendola gemere più forte. Si senti' senza fiato da quanto era eccitata, desiderosa di avere di più.
Dabi le levò le dita, lasciandola insoddisfatta, si sfilò via l'asciugamano dai fianchi e lo gettò in terra, mostrando la sua erezione in tutta la sua maestosità. Subaru non poté trattenersi dal pensare di quanto fosse cresciuto il suo Toya in quegli otto anni.
Glielo mise dentro, penetrandola dolcemente, e iniziò a darle delle spinte lente per poi aumentare progressivamente il ritmo. Subaru si senti' sciogliere, Dabi era incredibilmente bravo a letto, sapeva toccare i punti giusti. L'idea che si fosse perfezionato con altre ragazze le fece rabbia. Non voleva pensare a quante se ne era fatte prima di lei in tutti quegli anni, alle sue mani che toccavano altri corpi femminili o alle sue labbra che assaporavano quelle di altre ragazze. Dabi era suo e di nessun'altra, così come lei era sua.
Dabi la baciò per tutto l'amplesso, facendosi più dolce quando concluse. Ogni volta lo facevano senza preservativo, rendendo i loro rapporti ancora più intimi, venendole dentro poiché lei prendeva la pillola. Glielo aveva confessato la sera prima, ammettendo che aveva iniziato a prenderla da quando andava a letto con Hawks, beccandosi delle occhiatacce da parte di Dabi.
-È stato l'unico ragazzo dopo di te, e l'ho fatto penare prima di arrivare a portarmi a letto- gli aveva spiegato, segretamente felice di vederlo geloso. Questo era bastato per calmarlo.
Dabi le accarezzò il viso, sorridendole dolcemente -pensiamo a vestirci, altrimenti va a finire che non usciamo più da qui-
Subaru non riuscì a trattenere una risata -non sarebbe una cattiva idea-
-Non provocarmi, bambolina- le sussurrò cercando di sembrare minaccioso -potrei prenderti in parola-
Venti minuti dopo erano a giro mano nella mano, passeggiando per il paesino. Subaru si era rimessa la minigonna che portava il giorno prima e la t-shirt bianca, lasciando sciolti i capelli. Dabi invece si era rimesso la felpa nera col capuccio e i pantaloni della tuta del medesimo colore. Ad accompagnarli vi erano i soliti occhiali da sole scuri. La ragazza dovette ammettere che anche così sprigionava un certo fascino, gli sguardi delle ragazze che si voltavano verso di lui ne era la prova, facendola ingelosire. Quando stava con Hawks era abituata a veder le ragazze a sbavare per lui, dandole leggermente fastidio. Ma con Dabi era diverso, le provocava dei veri e propri istinti omicidi.
Alla fine si attaccò al suo braccio per marcare il territorio, lanciando occhiate di sfida alle altre che lo guardavano, suscitando ogni volta delle risate da parte di Dabi.
-Non ti facevo così gelosa- notò compiaciuto lui, posandole un braccio sulle sue spalle -la cosa mi fa piacere-
-Perché, tu non lo sei?- chiese Subaru di rimando, guardando il suo ragazzo.
-Naaaah, io non sono un tipo geloso-
-Strano, non lo avrei mai detto- lo provocò lei celando una leggera delusione -la sera che Hawks è venuto a salvarmi ho notato quanto fossi infastidito nel vedermi ballare con altri ragazzi-
-È solo la tua impressione-
-Ah si? Quindi non ti dà fastidio che quei ragazzi mi stiano scopando con gli occhi, vero?- disse Subaru divertita indicando con un leggero cenno del capo tre ragazzi alla sua destra che la stavano guardando.
Dabi si irrigidi', fermandosi di colpo quando li vide, per poi prendere Subaru e ficcarle la lingua in gola, baciandola con più trasporto del solito. Subaru senti' la gambe tremarle mentre riaverti' quel calore familiare. I tre ragazzi distolsero lo sguardo, chiaramente imbarazzati.
-Ok, ammetto di essere leggermente geloso- le sussurrò a fior di labbra -e se dovessero continuare a guardarti, gli do' fuoco personalmente-
-Giusto un pochino, vedo- cercò di scherzare lei, tenendo a freno la voglia che aveva di Dabi.

La giornata passò velocemente, anche troppo secondo Subaru. Restarono per qualche ora nel paesino per poi andare in spiaggia nel pomeriggio, crogiolandosi al sole o giocando in acqua. Era come se quegli otto anni non fossero mai passati, innamorati proprio come allora. Verso le ventidue riapparve Kurogiri.
-È ora di andare- annunciò ai due ragazzi, aprendo il gate.
Subaru lo varco' controvoglia, desiderando di passare altro tempo con Dabi, ma sapeva che non era possibile. Entrambi avevano le loro vite ed erano totalmente opposte. Lei doveva pensare al suo lavoro da Hero mentre lui doveva pensare all'Unione dei Villain.
Il gate la riportò nel suo appartamento, seguita da Dabi. Kurogiri mantenne il gate aperto, attendendo che l'amico fosse pronto.
-Non andartene- mugugno' Subaru, abbracciandolo -non voglio salutarti-
-Nemmeno io- le rispose Dabi dandole un bacio -ma non possiamo fare diversamente. E poi gli altri mi stanno aspettando-
-Ok...- mormorò lei sconfitta.
Dabi fece per attraversare il gate quando si fermò, tornando subito indietro -vieni con me-
Subaru lo guardò stranita -come?-
-Molla tutto e vieni con me- le propose Dabi -unisciti all'Unione dei Villain! Ho visto quanto sei felice con noi che con la tua vita da eroina, non sarebbe una cattiva idea-
Subaru si fece incerta -io... non saprei... mollare tutto per diventare una villain?-
-Promettimi che ci penserai- la pregò Dabi baciandola -così potremo stare sempre insieme- e poi se ne andò, chiudendo il gate al suo paesaggio.
Subaru guardò sconvolta il punto in cui Dabi era sparito, pensando alla sua proposta. Mollare il suo lavoro da eroe per seguire Dabi... in parte la reputo' una pessima idea ma dall'altra parte la elettrizzo'. Era stata bene con i membri dell'Unione e non vedeva l'ora di rivedere i suoi amici. A bloccarla era quello che avrebbe dovuto fare. Erano soliti a rubare e uccidere, sarebbe mai riuscita a farlo con disinvoltura come loro? Subaru ebbe dei grossi dubbi al riguardo.

L'indomani Subaru era di nuovo operativa. Sia Snatch che Ayaka erano preoccupati per lei, scoccandole delle occhiate preoccupate. Sapere che Hawks l'aveva tradita per tutto quel tempo li riempì di rabbia, ma cercarono di non farne parola con lei.
-Dobbiamo andare all'agenzia di Sir Nighteyes- le annunciò Snatch -ha richiesto un team up con varie agenzie-
-Per Chisaki, vero?- chiese Subaru ricordando la conversazione avuta con Endeavor.
-Esatto- confermò lui -però devo avvertirti, ci sarà anche Lui. Se non te la senti, lo capisco-
-No, voglio esserci- sussurrò Subaru trattenendo un fremito. Sapeva che ci sarebbe stato anche Hawks. Era la prima volta che lo vedeva da quando l'aveva lasciato e scoperto i suoi tradimenti. In quei due giorni l'aveva chiamata in continuo. Avrebbe preferito non rivederlo, soprattutto così presto, ma sapeva che era inevitabile. Prima o poi si sarebbe inventato una scusa per andare nell'agenzia di Snatch per poterla rivedere.
-Sei sicura?- le chiese preoccupato Snatch -dovrai collaborare con lui durante la missione. Te la senti?-
-Certo- esclamò risoluta Subaru, accarezzando il ciondolo a forma di delfino, facendosi coraggio -dai, andiamo a sentire cosa vuole Sir Nighteyes!-

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