capitolo 17

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A fine turno Subaru era nello spogliatoio a cambiarsi, pensando a quello che le aveva detto Dabi, rivelando che Endeavor era la causa del suo cambiamento e di quanto abbia sofferto nel lasciarla otto anni fa.
-Ora vai, piccola mia- le aveva detto mentre la baciò nel vicolo, poco prima di salutarla -ci vediamo stasera a casa tua. Preparati perché abbiamo otto anni da recuperare!- e con quelle parole se ne andò, lasciando Subaru imbarazzata e accaldata.
La ragazza non vedeva l'ora di essere già a casa con lui, pregustandosi ciò che l'aspettava. Sapeva bene come Dabi voleva recuperare quel tempo con lei, al solo pensiero si sentì il basso ventre in fiamme.
"Calma" pensò respirando profondamente mentre si infilò la minigonna a balze rosa. Si avvicinò allo specchio del suo stipetto per legarsi i capelli in una coda alta, pensando con ansia a quello che doveva fare. Si sistemò nervosamente la t-shirt bianca e uscì da lì, conscia che Hawks la stava già aspettando fuori dall'agenzia.
Appena varcò la porta, Hawks l'attiro' a sé, prendendola in braccio e facendole fare una piccola piroetta.
-Eccoti, principessa- esclamò allegro Hawks, guardandola con affetto -ti stavo aspettando!-
-Ciao- lo salutò lei intimidita, sentendosi in colpa. Sapere che doveva lasciarlo entro poche ore le fece male, addolorata all'idea che lo avrebbe fatto soffrire. Hawks era un bravo ragazzo, non se lo meritava.
"Non farti scrupoli con lui, non se lo merita" le aveva detto Dabi, promettendole che le avrebbe detto tutto. Qualcosa dentro di lei sospettava di cosa potesse trattarsi ma non lo accetto'.
Non poteva essere quello che pensava.
Hawks la guardò perplesso -Subaru? È tutto ok?-
-Eh?- fece lei tornando alla realtà -si, certo. Perché?-
-Ti vedo pensierosa- le spiegò Hawks, scrutandola sospettoso -e' da quando ti ho salvato che sei strana, come se ci fosse qualcosa di diverso... anche ora, per esempio. Di solito mi salti sempre in braccio per baciarmi, mentre ora no- le lanciò uno strano sguardo -mi devi dire qualcosa?-
Subaru sussultò, si era dimenticata che Hawks era un buon osservatore. Era impossibile che non si fosse accorto del suo improvviso distacco verso di lui. Solo perché non ne aveva parlato fino ad ora non voleva dire che non l'avesse notato.
Il respiro di Subaru si fece irregolare mentre sentì il panico montarle dentro. Hawks se ne accorse e la prese per le spalle.
-Subaru che hai?- le chiese preoccupato -cosi' mi spaventi. È successo qualcosa? Qualcuno dell'Unione ti si è avvicinato?-
Subaru tentò di parlare, sentendo la gola secca. Alla fine mormorò -piu' tardi... prima dobbiamo andare a quella cena... so quanto ci tieni...-
-Al diavolo la cena con Endeavor!- sbottò Hawks nervoso -tu sei più importante. Dimmi che hai!-
Subaru cercò di calmarsi -ne parliamo dopo. Hai insistito perché venissi anch'io, dicendomi quanto fosse importante per te- disse cercando di non tremare.
Hawks si arrese, sapeva bene quanto fosse caparbia Subaru -e va bene. Ma dopo mi dici che succede, ok?-
Subaru annuì.
Hawks fece per prenderla in braccio, ma Subaru si ritrasse -posso volare da sola-
-Vero, però io sono più veloce e siamo leggermente in ritardo- ribatté Hawks, prendendola comunque fra le sue braccia -Endeavor non è un tipo molto paziente, non voglio farlo aspettare troppo - e spiccò il volo.
Subaru si aggrappò stretta a lui, non le piaceva quando Hawks volava a quella velocità. Alzò lo sguardo su di lui, guardandogli il viso. Teneva lo sguardo fisso davanti a sé con aria seria. Era come se intuisse quello che voleva dirgli.
Impiegarono quindi minuti ad arrivare presso l'enorme abitazione di Endeavor. Hawks atterrò proprio davanti al gigantesco cancello, facendo scendere Subaru e suonando il citofono. Il cancello si aprì, permettendo ai due ragazzi di entrare.
Subaru seguì Hawks, fissando a bocca aperta l'abitazione. Era gigantesca, simile a un castello, dallo stile retrò.
-Benvenuti!- esclamò gioiosa una ragazza che apparve davanti a loro -sono felice che siate qui!-
Aveva i capelli bianchi con delle ciocche rosse lunghi fino alle spalle e un sorriso gentile. I suoi occhi erano grigi, ma non tempestoso come quello di Subaru ma come un cielo nevoso. Era veramente molto bella.
-Ti ringraziamo per l'invito, Fuyumi- le sorrise debolmente Hawks. Posò una mano sulla spalla di Subaru -Lei è Subaru Sairenji, la mia ragazza-
-Piacere di conoscerti, Subaru!- esclamò lei con entusiasmo -io sono Fuyumi, la figlia di Endeavor-
-Pi...piacere mio- sussurro' Subaru intimidita, notando come Hawks avesse sottolineato il fatto che fosse la sua ragazza.
-Prego, venite!- disse Fuyumi lasciandoli entrare -mio padre è arrivato poco fa, vi sta aspettando-
Fuyumi fece loro strada, accompagnandoli in sala da pranzo. Subaru si guardò intorno colpita dallo stile antico giapponese. Era tutto così suggestivo, le sembrò quasi di essere all'interno di un museo.
Arrivarono in sala da pranzo, trovando Endeavor già seduto a tavola. Subaru si bloccò, intimidita dalla presenza dell'omone. Aveva sempre visto Endeavor nei panni da eroe, le fece strano vederlo in borghese e senza le fiamme che facevano da barba. Indossava una camicia bianca che gli aderiva perfettamente sulle braccia possenti e muscolose. Sembrava quasi stretta su di lui, i pettorali sembravano quasi volergli uscire. I pantaloni neri gli erano incredibilmente stretti sulle gambe, fasciandolo come un guanto. Si voltò verso di loro, scrutandoli serio con i suoi pozzi azzurri. A Subaru si mozzò il fiato, sembravano gli occhi di Toya.
-Hawks- lo saluto' lui restando composto -pensavo di trovarti già qui-
-Ho tardato di poco, lo so- esclamò allegramente Hawks, appoggiando un braccio sulle spalle di Subaru mentre presero posto a tavola -ho aspettato che la mia principessa fosse pronta- e le schioccò un bacio sulla tempia, irritando Subaru. Di solito aveva sempre gradito quelle effusioni in pubblico, ma ora le trovò fuori luogo.
-Hawks, siamo in pubblico- mormorò lei stizzita, lasciando di stucco Hawks, poi si rivolse a Endeavor -piacere di conoscerla, signore. Sono Subaru Sairenji-
-La sideckik di Snatch- annuì lui -ho sentito molto parlare di te, oltre dal tuo ragazzo- lanciò un'occhiataccia a Hawks. Quest'ultimo gli sorrise per niente imbarazzato mentre Subaru si coprì il viso con la mano.
-Ha parlato molto di me eh...- fece Subaru imbarazzata.
-Parecchio- confermò lui scazzato -non parla d'altro, vantandosi di quanto sia fantastica e perfetta la sua ragazza! Non mi stupirebbe se ti chiedesse di sposarlo nell'immediato!-
Subaru trasalì. Non aveva mai pensato al matrimonio in generale, figuriamoci con Hawks. La ragazza provò a bere un bicchiere d'acqua per calmarsi.
-Non esagerare, Endeavor!- ridacchiò Hawks -per quanto ne sia tentato, so bene che è troppo presto. In fondo stiamo insieme da quattro mesi- aggiunse divertito, facendo strozzare Subaru.
Endeavor si rivolse di nuovo a lei -come ti stavo dicendo, a parte questa parentesi- schiocco' un'occhiataccia a Hawks -ho sentito molto parlare di te. Snatch è molto fiero di te, tesse lodi in continuazione. Anche i professionisti che hanno fatto il team up presso di voi sono rimasti piacevolmente colpiti. Tutti hanno parlato bene di te, Sairenji, descrivendoti come una ragazza forte e affidabile-
Subaru non rispose, colpita dalle parole di Endeavor. Era molto raro che si complimentasse con qualcuno.
-So che il tuo quirk è molto forte- proseguì Endeavor -peccato che tu stia perdendo tempo con questo qui- indicò Hawks -ti vedrei molto bene con mio figlio Shoto. I vostri quirk insieme sarebbero innarestabili-
Subaru si strozzò di nuovo mentre Hawks disse giocosamente -mi sento offeso, Endeavor-
-Papa'!- esclamò Fuyumi scandalizzata -Shoto è ancora minorenne mentre lei ha la stessa età di...- ma si bloccò, rendendosi conto di quello che stava per dire. Cercò di ricomporsi -sai bene che Shoto non vorrebbe mai un matrimonio combinato!-
-Lo so, era solo un'idea...- si giustificò Endeavor.
Si misero a mangiare, gustandosi i piatti che Fuyumi aveva preparato. C'erano talmente tante leccornie e prelibatezze da sfamare un Paese. Durante la cena, Endeavor e Hawks parlarono soprattutto di lavoro mentre Subaru e Fuyumi ascoltavano. Improvvisamente squillò il telefono dalla borsa di Subaru, facendo partire una suoneria imbarazzante. Endeavor e Hawks la guardarono straniti, quasi increduli.
-Da quando hai come suoneria 'il pulcino Pio'?- chiese Hawks fra il divertito e lo sconcertato.
-Ehm...che ti posso dire, me l'avrà ispirata il mio ragazzo!- tentò di giustificarsi lei imbarazzatissima, aprendo la borsa. Quello che stava suonando era il telefono dell'Unione, capendo subito che quella suoneria era opera di Dabi.
Non sapeva né come né quando, ma gliela avrebbe fatta pagare.
Solo lui poteva metterle una suoneria del genere. Poté quasi immaginare la sua espressione divertita.
-Scusate- mormorò lei alzandosi da tavola -e'... ehm... uno dei miei informatori, torno subito- e scappo' fuori, ignorando lo sguardo sospettoso di Hawks. Lo avrebbe affrontato dopo.
Corse in giardino e aprì la telefonata -Pronto?-
<Ciao, piccola Subaru> fece Dabi <avevo voglia di sentirti un po'. Il pollo non ti sta toccando, vero?>
-Non dovresti preoccuparti del "pollo"- sibilo' lei minacciosa -sei in grossi guai! Come cazzo ti è venuto in mente di mettermi 'il pulcino Pio' come suoneria di questo telefono?!?-
Dabi rise divertito <beh, l'ho pensata appropiata visto che ti piacciono tanto gli uccelli>
Subaru avvampò, cogliendo il doppio senso. Dabi era veramente perverso e la cosa le piacque da morire.
- Farò finta di non aver capito il doppio senso- mormorò lei rossissima.
<Quale doppio senso?> sghignazzò Dabi <Ho solo detto la verità, anche se so bene che preferisci il mio>
-DABI!-
<Tranquilla, dopo te ne do quanto ne vuoi>
Subaru sospirò, sentendosi in fiamme. Se erano bastate poche frasi per farla sentire in quel modo, non oso' immaginare quando le avrebbe messo le mani addosso. Le sue grandi, calde mani lungo il suo corpo, facendole scivolare lungo i fianchi fino ad arrivare...
Subaru scosse la testa, bloccando quei pensieri. Non poteva eccitarsi proprio in quel momento. Si limitò a chiedergli -come mai hai telefonato?-
<Volevo sentirti> rispose Dabi <e volevo sapere come sta andando la serata>
-Sta andando bene, è un po' noiosa a dirti la verità- gli racconto' lei -Endeavor e Hawks stanno parlando solo di lavoro, tralasciando il fatto che ha provato a combinarmi il matrimonio con suo figlio Shoto...-
Dabi scoppiò in una risata sprezzante <tipico... quando si tratta del suo piccolo gioiellino perde totalmente la testa!>
Subaru aggrottò le sopracciglia -sbaglio o hai qualcosa contro suo figlio?-
Dabi la ignorò <chi c'è dei suoi figli?>
-Solo Fuyumi- rispose Subaru.
<Come pensavo... Natsu è ancora incollerito con lui e il capolavoro è a scuola. Solo Fuyumi gli è rimasta leale...> mormorò Dabi come se stesse parlando a sé stesso.
-Da come ne parli, sembri conoscerli - notò Subaru stranita.
-Infatti è così- confermò lui -se ne hai la possibilità, chiedi a Fuyumi di parlarti di suo fratello maggiore-
-Suo fratello maggiore?- ripeté stranita Subaru -perche'?-
-Perche' la sua storia è l'esempio perfetto per mostrarti che tipo sia Endeavor- le spiegò Dabi <Endeavor la tiene ben nascosta, nessuno sa quello che è successo veramente. Sono sicuro che Fuyumi te la racconterà senza problemi!>
-Ehm...ok-
<Subaru?>
-Dimmi-
<Sbrigati a lasciare il pollo> mormorò Dabi <ricordati che sei la MIA ragazza, non la sua> e riattacco', lasciando Subaru senza parole.
Lasciò cadere il braccio, ancora incredula da quello che le aveva appena detto.
Era la sua ragazza.
Se fosse stata a casa sua si sarebbe messa a urlare saltellando come una pazza, ma era a casa del Number One e il suo vero ragazzo era di là ad aspettarla. Cercò di mantenere un certo decoro e contegno, prese una boccata d'aria e torno' dentro dagli altri.

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