“Sono indifferente alla distruzione della razza umana, non me ne importa niente.
Se spazzassero via tutta l'umanità non si perderebbe niente.”
Charles Bukowski
SHEILA MCKENZIEPassare tutte le lezioni a non ridurmi la mente in brandelli per la punizione. Che tra l'altro alla fine di questa ora inizia la tortura di oggi.
Ieri alla fine la giornata è andata una merda, dopo che me ne sono andata ho deciso di fare una camminata per calmarmi e realizzare cosa fosse successo.
Mi chiedevo costantemente perché lui fosse rimasto lì senza fare nulla? Perché sembrava realmente preoccupato? Anche se so che non lo era per nulla, non si è mai interessato a nessuno tranne che a sé stesso.
Mi domandavo perché dovevo svolgere la punizione con lui? Potevo tranquillamente farlo da sola e lui poteva fare altro, e invece no, perché hanno voluto che l'avessimo insieme.
E io mi chiedo solo perché? Ho troppi perché che invado la mia testa, ma ovviamente nessuna risposta come sempre. Ci chiediamo mille volte il perché di tutto, il motivo per cui facciamo o accadono molte cose, ma ahimè non ci sono mai riposte o spiegazioni. Le poche volte che capitano sono inutili o semplici, mai articolate e vere.
Per questo e per altro odio tutto e tutti, odio le persone, odio i perché della vita e odio lui più di qualunque altra cosa.
Lo odio da sempre anche se cercavo di essere per una volta gentile e disponibile, ma mi sono pentita di essermi comportata in tale modo dopo poco tempo, mi ero resa conto che non avevo scampo. Finché un mese dopo successe il momento di cui parlavamo nel bagno, e ormai era fatta e io ne ero rimasta ghiacciata e ferita.
Da quel istante promisi e mi obbligai a essere forte, fredda, menefreghista e glaciale. Non avrei mai provato un'altra volta a essere ciò che non sono ma che avrei voluto essere.
Ho passeggiato intorno al castello pensando tutto il tempo a questo, tornata sono andata in stanza e mi sono seduta vicino alla finestra come faccio sempre, sono rimasta sveglia a osservare la notte, le stelle, la luna, la natura e il buio.
Riaffiorano i ricordi stando in quel piccolo angolo e la maggior parte delle volte le lacrime fuoriescono, ma le nascondo e fermo prima che Nora lo sappia.Lei in realtà non lo neanche notata o vista, durante le lezioni sta sempre con loro e la notte dorme sempre. Sinceramente non mi interessa cosa faccia ma mi sento così strana, sembra quasi che provi un emozione mai provata.
Gelosia. Certo che l'ho provata ma quella piccola, quella che si riversa verso gli altri e solo per le cose che hanno, non l'ho mai provata verso una persona, verso una amica.
La ignoro sempre e lo faccio anche ora, non ho intenzione di averla sempre con me, non un altro peso.
Persa nei miei pensieri non mi rendo conto che la lezione è finita, che tutti sono usciti e che Riddle smongolo mi aspetta per andare dalla professoressa McGranitt a chiedere dove avremmo dovuto iniziare.
Stamattina ci hanno detto che dopo l'ultima lezione del mattino saremmo dovuti andare a cercare la professoressa per farci spiegare quali aule pulire e ordinare, sopratutto perché non sappiamo come e con cosa farlo.
Abbiamo protestato per farlo singolarmente ma ci hanno palesemente detto no, con aggiunta di minaccia su un'altra punizione. Io credo che ce l'hanno con noi ma non so il motivo.
Mi alzo dal banco, prendo le mie cose e con riluttanza mi avvicino a lui. Già durante le ore mi ha fissato e disturbato quaranta volte, perché il suo lavoro è cagare il cazzo alla gente, sopratutto a me da questo anno.
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Infinite Darkness | Mattheo Riddle
Fanfiction[𝐈𝐍 𝐂𝐎𝐑𝐒𝐎] Sheila McKenzie non ha una vita facile, vive nel buio, nella piena oscurità, ma non lo da mai a vedere, nascosta come un cadavere sotto terra. L'unica certezza che possiede è quella che tornare a casa ad ogni fine anno le procura s...