4. Controlled Mind

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La mente umana è più penetrante che conseguente, abbraccia più di quanto possa legare.
Marchese di Vauvenargues

NORA NELSON

Mentire alla mia amica, quella che forse era la mia migliore amica, è stato autodistruggente.

Non avrei mai voluto mentirle per sempre, non avrei voluto nascondere tutto, non avrei voluto ferirla, perché so che adesso si sta chiedendo un sacco di cose ma io non posso spiegarle nulla.

Ci sono cose di cui lei non ne è a conoscenza, cose che lei non dovrà mai sapere fino a tempo debito. Non ho deciso io di farlo ma mi hanno obbligata e soprattutto mi hanno spiegato perché dovevo farlo, è abbastanza importante il perché e io ho dovuto rispettarlo.

Probabilmente lei ora si starà dando la colpa, starà cercando di capire. La conosco più di quanto le pensi, non so i suoi incubi, non so quello che la notte pensa davanti alla finestra, ma so alcune cose che lei fa.

Con Draco e gli altri c'è una cosa, che prima un poi tutti capiranno, lo capirà anche lei ma ho timore che non la prenda molto bene, ne sarà devastata.

Pensa di odiare Mattheo ma è solo una corazza, ancora non so il perché lo odia veramente ma sicuramente è successo il primo anno.
Ho provato a chiedere a Draco ma lui non vuole rispondere, dice sempre che sono affari loro.

E io lo accetto, ho sempre sperato che lei un giorno mi raccontasse tutto, ma non so se può accadere.

A dirla tutta so che lei non si è mai fidata completamente di me, non si fida di nessuno, lei è così.
Ma io ero l'unica a cui chiedeva qualcosa di più importante di un "Mi passi la penna?" o "Scusa ero distratta" perché semplicemente si era scontrata con una persona per la sua sbadattigine.

Si comporta sempre da grande e forte, sembra un muro come se non avesse sentimenti. Non ho mai capito il perché ma la ammiro.

Vorrei essere forte e coraggiosa, fare ciò che voglio e ciò che penso sia giusto. Invece vengo sempre obbligata, mi vengono dati ordini e sono quella inutile.

A volte penso di non valere un briciolo di lei, per questo mi sento mangiata viva per averle mentito e fatto male, non avrei mai voluto farlo.

Ma non ci devo pensare, non ora e mai. Le cose sono fatte e non posso tornare indietro, mi odierà e io non posso farci nulla, sono solo impotente.

Comunque mi sto dirigendo verso la biblioteca, è lì che sta se la torre è occupata e anche se ha poco tempo e non può raggiungerla.

Devo parlarle, loro hanno detto che devo risolvere con lei per due motivi.
Uno è perché io sto troppo male lasciandola sola e facendole pensare che non mi importi di lei, anche se prima un poi dovrà accadere. E due devo tenerla sotto controllo, loro non lo possono fare, lei li scoprirebbero, scopre sempre se qualcuno la osserva.

Come sospettavo la trovo seduta in un angolo a leggere un libro, ama leggere, penso sia la sua distrazione dalla vita, comunque mi avvicino e ovviamente lei se ne accorge.

Come ho detto avverte sempre se qualcuno è nelle vicinanze, non so come faccia ma lo fa da sempre.
Mi siedo poi davanti a lei, e la osservo finché non mi degna di attenzione.

«Cosa vuoi Nora?» il suo tono è seccato e la capisco, ma infondo so che è ferita da me.

«Sheila capisco che ti ho ferito e mi dispiace. Ti chiedo scusa davvero. Ma se lo desideri ti dirò perché stavo con loro.» sono sincera su questo ma non posso dirle tutto, mi è negato.

Infinite Darkness | Mattheo Riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora