"Niente di ciò che abbiamo posseduto
nella mente una volta può andare
completamente perduto."
Sigmund Freud
SHEILA MCKENZIE
Fine giugno - ultimi giorni di scuola
Non so come sia successo ma siamo arrivati all'ultima settimana di scuola, gli ultimi giorni qui a Hogwarts prima di tornare a casa per l'estate. Il tempo è passato così velocemente, sembra quasi scappato via. Soprattutto questi ultimi mesi, sono volati come non mai e ora ci ritroviamo a fine giugno senza neanche averci fatto caso.
Ho recuperato ogni materia in modo eccellente, ovviamente. Ho obbligato i miei amici a fare delle sessioni di studio pomeridiane per stare in compagnia e per non fare rimanere indietro nessuno. La verità è che l'ho fatto anche per un altro motivo, uno di cui non vado molto fiera, ovvero per non dover fare le ripetizioni con un tutor. Non che ci sia niente di male nel farle o nei tutor, ma... c'è stato qualcosa che mi ha suggerito di non farle. Non so cosa sia stato o chi, so solo che l'ho ascoltato perché a forza di rifletterci mi stava venendo l'emicrania di nuovo.
Da quando sono stata colpita da quell'incantesimo, quello di Voldemort nel campo da Quidditch, ho spesso mal di testa. Ma non è che continua per giorni o ore interminabili, mi fa male solo un momento, per pochi minuti.
E capita sempre quando penso, non i pensieri che ho in testa normalmente. Capita quando penso a quella sera, a i ricordi che ho di essa e di quelli passati. Capita quando penso a quel ragazzo, il ragazzo ricciolino che mi ha tenuto la mano e che è scappato dall'infermeria.
Ogni volta che provo a pensare a tutte queste cose inizia a pulsarmi la fronte e prende a girare tutto, non so come sia possibile. Poppy dice che è normale, dice che sarà così per un po' dato l'incantesimo di cui non si sanno ancora tutti i dettagli. Ah e sì aveva ragione, da quel giorno le ho fatto visita più di una volta. Se non mi sbaglio sono state nove, ne ho tenuto il conto. Il motivo per cui lei mi ha soccorso è sempre lo stesso, quel maledetto mal di testa.
Non lo sopporto più.
Non riesco a concentrarmi o a godermi le cose, è un continuo giramento di coglioni e non posso sbarazzarmene. La mia infermiera preferita ha cercato una cura o qualcosa che lo potesse attenuare, ma non esiste. Non posso farlo smettere e io credo che impazzirò se devo subirlo a vita.
Tutto sommato non mi lamento mai ad alta voce, questo perché sono viva e sono circondata dai miei amici. Avrò anche un emicrania recidiva ma almeno sono ancora qui, non ho perso niente e sono abbastanza felice.
Non del tutto perché l'anno sta finendo e io come ogni anno non voglio tornare a casa, però sono determinata a cambiare le cose.
Quest'anno mi ha cambiata, mi ha resa più forte, grazie al sopporto delle persone a me care e alla verità. Scoprire che la mia vita era tutta una bugia, e che ero sotto sorveglianza fin da quando ero bambina, ha avuto un forte impatto su di me. Non dico di essere diventata invincibile, che non provo più paura o che affronterò subito le cose. Mi ha semplicemente dato quella spinta in più, che mi serviva per azionare il mio meccanismo di difesa e controllo.
Non riuscirò a fermarlo ma posso provare a rispondere, a difendermi quanto possibile. Posso provare a non lasciare che mi sottomette a suo volere, e ci riuscirò. Spero.
La cosa che mi ha fatto passare queste ultime settimane tranquille è stato che Silente, Minerva e Piton hanno fatto di tutto per tenere lontani Voldemort e Charles. Riuscendoci a pieno. Il preside mi ha addirittura detto che potevo restare qua per tutta l'estate, se non me la sentissi di tornare a casa. Ho educatamente rifiutato dicendo che non avevo nessun problema nel tornare.
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Infinite Darkness | Mattheo Riddle
Fanfiction[𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀] Sheila McKenzie non ha una vita facile. Vive nel buio, nella piena oscurità, ma non lo da mai a vedere, nascosta come un cadavere sotto terra. L'unica certezza che possiede è quella che tornare a casa ad ogni fine anno le procura...
