"Gli incubi peggiori sono quelli che facciamo ad occhi aperti."
Filippo Alosi
SHEILA MCKENZIE
«Ti conosco?»
Non capisco perché mi stanno guardando tutti con gli occhi spalancati, è una domanda lecita la mia.
L'ho posta al ragazzo con i capelli ricci scuri, degli occhi profondi che al momento mi sembrano scurirsi ancora di più e un viso duro. Mi stava tenendo la mano e pareva che mi conoscesse, ma io non ricordo di averlo mai incontrato figuriamoci conoscerlo.
Alle mie parole lui ha indietreggiato di qualche passo, sconvolto e spaventato.
Non so chi sia, non so perché è qui, non l'ho mai visto in vita mia e non ho intenzione di volerlo vedere mai più.
Nessuno ha il permesso di toccarmi senza il mio permesso, nessuno. I miei amici sono un eccezione.
Mi sono rivolta a lui acidamente e mi dispiace perché questo ragazzo ora ha un aspetto devastato, la sua faccia è sciupata e gli occhi sono lucidi, rossi.
Si vede che sta male ma cosa posso farci io? Non è colpa mia, neanche lo conosco.
«No» il suo è un sussurro spezzato, «No no no...no.» e l'ultimo mi è parso quasi più doloroso degli altri.
Continua a guardarmi, mi guarda e sembra negare qualcosa di me. Ma cosa c'entro io con lui? Cosa gli ho fatto? Lui quanto sa di me per dire questo? Niente.
Niente eppure per lui qualcosa c'è, qualcosa che ha a che fare con me. Io che non ho la minima idea di chi sia questo ragazzo.
I miei amici provano ad andargli vicino ma lui reagisce ancora prima di fare un passo, scatta un meccanismo di fuga dentro di lui. Indietreggia velocemente, mormorando quei sussurri strazianti e correndo fuori dall'infermeria.
Draco e Tom lo seguono, e io non capisco perché. Non hanno mai menzionato un ragazzo così da quando li conosco. Perché dovrebbero inseguirlo? Per consolarlo?
Per un istante nella stanza resta soltanto il silenzio. È pesante, tagliente, come se l'aria si fosse fatta densa di qualcosa che nessuno riesce a spiegare o di cui nessuno vuole parlare.
Io rimango sul lettino con la testa volta a dove lui è fuggito. Per un attimo uno strano pensiero passa per la mia mente, è un sussurro che dice che dovrei seguire quel ragazzo perchè è-
Una fitta improvvisa alla testa mi piega in due. Premo una mano sulla tempia destra, cercando di fermare il dolore. Ma non funziona.
«Sheila che hai?» la voce allarmata di Chloe si fa strada alle mie orecchie.
«Non lo so, io stavo pensando...» lascio in sospeso la frase perché mi accorgo di non ricordare cosa stessi pensando.
«A cosa stavi pensando?» questa volta è Harry a pormi questa domanda. Si trova anche lui qui, situato ai piedi del lettino con le braccia conserte. Apprezzo che sia qui è diventato un mio amico, e apprezzo sempre la sua compagnia.
«Io- io non lo ricordo più.»
Lo dico piano, quasi vergognandomi. Perché ho come la sensazione che quello che stavo pensando fosse importante, fondamentale. Ma adesso è come se fosse stato strappato via da una corrente improvvisa, una corrente forte e decisa.
Chloe, Harry, Eloise, Josephine, Theodore, Blaise e Lorenzo sospirano, si scambiano tutti uno sguardo che non so, e non posso, decifrare.
Non mi è mai piaciuto non sapere le cose, soprattutto se mi riguardano. È sempre stato così, anche quando non sapevo che non ero la figlia di chi credevo, anche quando intorno a me era pieno di segreti e io volevo solo essere lasciata in pace.
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Infinite Darkness | Mattheo Riddle
Fanfiction[𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀] Sheila McKenzie non ha una vita facile. Vive nel buio, nella piena oscurità, ma non lo da mai a vedere, nascosta come un cadavere sotto terra. L'unica certezza che possiede è quella che tornare a casa ad ogni fine anno le procura...
