28. Just you and me

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"C'è sempre un grano di pazzia
nell'amore, così come c'è sempre
un grano di logica nella pazzia."
Friedrich Wilhelm Nietzsche


SHEILA MCKENZIE

Mi sistemo meglio nel letto nel mezzo del mio sonno ma c'è qualcos'altro oltre le coperte, qualcosa che emana calore e che mi sta addosso, qualcosa di duro.

Aspetta cosa?!

D'un tratto tutto il sonno sparisce, apro gli occhi e li sgrano nel momento in cui mi rendo conto che il riccio se ne stra dietro di me con le gambe intrecciate alle mie.

E quel qualcosa spinge sul mio sedere, e so bene di cosa si tratta.

Solo che mi agito perché è una cosa imbarazzante e non so come comportarmi, cerco di spostarmi ma lui se ne accorge anche se dorme.

«Smettila di muoverti o peggiori solo la situazione.» mugugna col fiato sul mio collo.

«E esattamente cosa dovrei fare?»

Non sento una risposta, neanche un mormorio leggero. Credo che ci mette relativamente poco ad addormentarsi, anzi forse è nello stato di dormi-veglia, facciamo solo la prima.

Provo a spostarmi di nuovo, a sfilarmi dal suo corpo e scomparire da lì ma peggioro solo le cose perché sfrego la sua protuberanza ancora di più contro il mio sedere.

Oddio ma è mai possibile?

«È una cosa normale di prima mattina, non ti agitare tanto.» dice come in risposta al mio pensiero.

«Sì be' cosa dovrei fare?» gli chiedo cercando di togliermi di mezzo.

Mi afferra i fianchi con le mani, li stringe a sé, «Stai ferma, Sheila.»

«Immobile sicuro.» commento.

Con la tua erezione che mi pulsa dietro sto molto tranquilla e serena Mattheo.

«Che c'è, ti eccita la cosa?» sussurra lui sporgendo la sua bocca nel mio orecchio.

Serro di colpo le mie gambe, spostandole dalle sue, cosa che non è servita a niente perché continuo a sentirlo e sto per implodere dentro.

Mi chiedo anche chi cazzo ha deciso che io riesco a dormire solo con lui, abbracciata a lui. Perché svegliarmi così e per quanto bello ed eccitante è imbarazzante a livelli alti tanto da farmi arrossire. Menomale che lui non può vedermi.

Ma poi io mi ci devo mettere in queste situazioni, sono davvero problematica.

Sento la sua presa sul mio fianco farsi più forte, la sua stretta e il suo membro mi fanno arrivare scariche elettriche al mio ventre, e il suo calore mi dona piacere.

Sì sono ufficialmente andata.

«Vogliamo fare qualcosa per quella o ci alziamo?» chiedo leccandomi le labbra.

Perché alla fine la cosa mi eccita davvero e so di avere problemi a riguardo, ma lui è troppo e io sto andando a fuoco senza fare niente.

«Dipende, tu lo vuoi?» mormora iniziando a mordicchiare il mio lobo.

Al ché ansimo leggermente chiudendo gli occhi per il piacere, e faccio un verso di approvazione, perché è chiaro che lo voglio.

Dio sono diventata dipendente dal volerlo.

Ed è un problema perché non sono abituata a volere qualcuno, non ho mai avuto bisogno di una persona, infondo sono sempre stata sola.

Sola e senza alcun aiuto, senza contare su altri. Sola con me stessa e i miei tormenti.

Infinite Darkness | Mattheo Riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora