30. You betrayed me

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"The second that we called it quits?
And ain't it funny"
Olivia Rodrigo

SHEILA MCKENZIE

All'inizio di questa giornata non avrei mai creduto a ciò che sarebbe poi successo dà li a qualche ora.

Se me lo avessero detto in quel momento gli avrei riso in faccia, di gusto, ma invece non c'è niente da ridere.

Se fosse stato a mio volere, o a mio sapere, mi sarei preparata bene e avrei lanciato maledizioni a tutti urlando anche insulti.

È stata forse la distruzione del secolo, o per lo meno la nostra, la mia.

Ma facciamo marcia indietro, partendo da come mi sono esaurita per seguire la lezione di Erbologia, materia utile certo tuttavia le piante non sono il mio forte, le faccio morire in due secondi anche se sono brava. Non ho il pollice verde ecco, però mi piace la natura. Mi complico da sola lo so benissimo.

Mattheo se ne sta d'altra parte della sera, concentrato nel portare a termine il suo esercizio, noto comunque i suoi occhi viaggiare su di me qualche volta.

E questo mi fa distrarre, molto, e non dovrei distrarmi perché compio ancora più errori di quelli che già faccio normalmente.

Sorpresa delle sorprese Draco Malfoy è al mio fianco, mi aiuta quando ne ho bisogno, be' senza parlare perché non siamo in confidenza ecco, però è una cosa nuova.

Non mi sta più sulle palle, anzi inizio anche a trovarlo simpatico, sempre come un dito nel culo, ma non è male. Forse la compagnia di Harry non fa che fargli bene, a sto punto ringrazio il moro per aver risvegliato il suo lato carino.

A una certa mi tocca parlare per forza con Malfoy, quindi volto leggermente la testa verso di lui e gli chiedo, «Quante foglie di Aconito devo prendere?»

«Due, ma sarebbe meglio tre e fai piano.» risponde mettendo del fertilizzante nel vaso con dentro il dittamo.

«Perchè?»

«Perchè rischi di spezzarle.»

Ah be' se lo dice lui.

Faccio comunque quello che dice perché qualsiasi cosa tocco si rompe, perché anche se non si vede sono maldestra, tranne i libri quelli non li rovino manco a morirci io.

La lezione per fortuna termina, perché sarei diventata rincoglionita con quelle stramaledette piante, e io posso finalmente passare alla mia materia preferita.

Difesa contro le arti oscure.

È utile, efficace, interessante e soprattutto l'unica materia di cui mi interessa veramente imparare e studiare.

Essere brava in tutte non significa che a me piacciono o che voglio essere la migliore di tutti, significa che non ho scelta, non l'ho mai avuta.

Nel tragitto per arrivare alla classe Mattheo mi sta affianco, a volte mi circonda il fianco con un braccio e altre le spalle, oggi è toccato al primo e giuro che sto sclerando dentro.

La sua mano è lì sul mio fianco, la sua stretta è forte, possessiva, e quando sono disinteressata a ciò che fa la sposta leggermente in basso per andare a toccare, meglio dire dire palpare, il mio culo e poi ritorna al suo posto.

È come se questo dicesse al mondo che sono sua e che lui è mio, ma so che non è così.

O almeno non lo so perché non me abbiamo mai parlato, e probabilmente non lo faremo. Io ho paura che lui mi dica che non sono il suo tipo, anche perché non ne sono all'altezza e lui credo non ne vuole semplicemente parlare.

Infinite Darkness | Mattheo Riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora