“Per il mondo tu puoi essere solo una persona, ma per una persona tu puoi essere il mondo.”
Gabriel García Márquez
DRACO MALFOY
Maggio
Nessuno di noi credeva che questo momento sarebbe arrivato così presto, eppure eccoci qui. Per quanto possiamo essere pronti in realtà non lo siamo, non lo si può mai essere difronte a una guerra.
È la notte tra l'uno e due maggio, è la notte della battaglia finale.
«Malfoy» la voce agitata di Granger e i suoi occhi preoccupati mi si schiantano addosso, «Ha bisogno di te.»
Non deve dirmi altro. So di chi sta parlando e so cosa devo fare.
Perché alla fine ho sempre saputo dove conduce il mio filo, so da sempre quale strada mi indica.
La strada per arrivare da lui.
I miei piedi si muovono da soli, andando verso di lui.
La mia testa esplode di un terrore allucinante, di pensieri taglienti, questo non impedisce però alle mie orecchie di sentire l'orrore che si sta scatenando là fuori. Cose che non avrei mai voluto sentire o vedere, là fuori ogni tipo di creatura combatte costretta, i seguaci del Signore Oscuro attaccano chiunque gli passi davanti, che siano processori o studenti. Parti di Hogwarts sono cadute come anche delle persone, persone che non meritavano questa fine.
La scuola sta provando di tutto pur di resistere agli attacchi ma non so quanto possiamo andare avanti. Gli animi si fanno pian piano a pezzi e le morti che si stanno verificando ci distruggo ancora di più. Quanto ancora possiamo andare avanti?
La battaglia è iniziata da tre ore e sono successe così tante cose. Harry e i suoi amici hanno distrutto tutti gli oggetti Horcrux, perché si sa che non sono finiti. Piton ha quasi rischiato di morire ma si è riuscito a salvare grazie all'aiuto di Mattheo, il padre della sua ragazza non poteva morire e di certo è un buon padrino per me. È vivo ma nessuno lo sa, questo perché il Signore Oscuro deve credere di averlo ucciso.
Le mie mani tremano mentre stringo la bacchetta, eppure non è paura di morire. O almeno, non solo.
È paura di perdere tutto, il mio tutto. Di perderlo davvero.
Ogni passo che faccio verso la Sala Grande sembra durare un’eternità. Il castello non è più la casa che conoscevamo: è diventato un labirinto di rovine, un cimitero in attesa di nuovi nomi. Le torri sono squarciate, i corridoi anneriti dalla magia nera. L’odore di polvere, pietra bruciata e sangue riempie l’aria al punto da soffocare. Ogni respiro è dolore.
Scavalco pezzi di muro crollati, vetri in frantumi e libri sparsi, come se Hogwarts stessa avesse pianto tutte le sue storie sul pavimento. Le urla e i boati degli incantesimi riempiono il silenzio che tento di crearmi nella testa. A tratti vedo lampi verdi e rossi che attraversano i corridoi come fulmini. Un ragazzo corre davanti a me, sporco di cenere e sangue: non ha più una bacchetta, solo il terrore negli occhi. Non mi fermo a chiedergli nulla, non posso.
So solo che devo raggiungerlo.
«Harry...» sussurro il suo nome, ma è come un respiro strozzato.
Nessuno mi sente, nessuno può sentirmi tra le urla che si levano dalla notte. Il suono della battaglia è un ruggito costante: urla di dolore, crepitii, esplosioni, il fragore di pietre che cadono. Hogwarts sta morendo con noi.
STAI LEGGENDO
Infinite Darkness | Mattheo Riddle
Fanfiction[𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀] Sheila McKenzie non ha una vita facile. Vive nel buio, nella piena oscurità, ma non lo da mai a vedere, nascosta come un cadavere sotto terra. L'unica certezza che possiede è quella che tornare a casa ad ogni fine anno le procura...
