40. Follow your heart

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"Se non senti parlare il tuo cuore ascolta il suo silenzio, a volte il vero amore arriva sottovoce."
Nicholas Sparks

SHEILA MCKENZIE

Ho la sensazione costante che sta per succedermi qualcosa da tutto il giorno, non so cosa o perché, ho solo questo presentimento.

Ed è frustrante perché non mi permette di vivere i momenti al cento per cento, avendo l'impressione che da qui a qualche secondo potrebbe accadere qualcosa.

Oltre a questa sensazione ho anche tutti i miei pensieri che mi stanno torturando per una risposta, per una cazzo decisione.

Che io però non riesco a prendere.

Quando ieri sono uscita dalla sua stanza ho visto che Chloe e Harry erano lì con i loro fidanzati, e in preda alla confusione ho deciso che dovevo parlare con qualcuno di tutto questo. Così li ho presi con me, ovviamente non forzandoli e li ho portati nel mio dormitorio.

Abbiamo parlato per circa un'ora, di cinquanta cose diverse perché poi ci siamo persi a gossipare. Non lo sa nessuno ma Harry ama sapere come noi i cazzi degli altri, e poi è bello che ci sia anche lui perché lui ci porta altri gossip che gli riferisce Draco.

Comunque quei due mi hanno detto tutte due la stessa cosa: «Pensa bene Sheila e subito, più aspetti più il tempo passa.»

Be' grazie al cazzo che passa, che vuoi che si fermi per me?

E poi hanno anche detto che appoggeranno qualsiasi cosa io scelga, purché sia una scelta mia e fatta per il mio bene.

Dopo il nostro momento di chiacchiere, ci siamo fatti un giro per il castello. Avevo bisogno di camminare per pensare senza essere disturbata, e loro mi hanno accompagnata.

Quando siamo arrivati al campo di Quidditch ci siamo accorti che qualcuno stava giocando ad una partita, così siamo saliti sugli spalti per capire chi fossero.

Li abbiamo guardati bene e con nostra sorpresa erano tre ragazzi, i nostri ragazzi.

Giocavano tra loro come se nulla fosse, si divertivano e parlavano tra loro facendo battute o precisazione sui loro movimenti.

Siamo stati a guardarli per un po', non so quanto ma abbastanza da fissarli e sorridere come tre deficienti.

Non si sono mai accorti che noi fossimo lì, forse perché io ho pregato che non succedesse o forse perché erano troppo concentrati.

Fatto sta che l'ho guardato tutto il tempo, senza mai staccare gli occhi da lui, dal suo corpo, dal modo in cui volava sulla sua scopa e su come il vento gli faceva svolazzare i ricci.

Mi sono innamorata un pochetto di più ad ogni secondo che passavo a guardarlo.

Avrei dovuto smettere, avrei dovuto dire agli altri di andare via. Ma non l'ho fatto.

Siamo rimasti lì finché Malfoy, Riddle e Nott non hanno iniziato a scendere a terra. Nel momento in cui ho realizzato che stavano per alzare gli occhi verso il nostro punto sugli spalti, ho preso per mano Chloe e ho iniziato a correre. Lei mi ha seguita subito, afferrando a sua volta la mano di Harry.

Probabilmente se ci avessero visti sarebbe stato meglio, avrei avuto un obbligo di vederlo e parlagli all'istante, e date le mie condizioni dolciastre sarei finita per dirgli tutto quello che passa nella mia cazzo di testa.

Sarebbe stato meglio assolutamente perché ora sono passati due giorni e non è cambiato niente.

Lo evito per paura.
Paura di dirgli la cosa sbagliata quando me lo ritrovo davanti, paura di prendere la decisione peggiore che possa prendere, paura di poter ricadere nei nostri errori, paura di noi.

Infinite Darkness | Mattheo Riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora