𝐄𝐏𝐈𝐋𝐎𝐆𝐎

227 10 73
                                        

"You and I, we don't wanna be like them
We can make it 'til the end
Nothing can come between you and I
Not even the gods above
Can separate the two of us
No, nothing can come between you and I
Oh, you and I"
You and I - One Direction

SHEILA

Tre anni dopo

Una palle di neve mi colpisce in pieno e io emmetto un gridolino di spavento, e anche di freddo perché okay che sono coperta ma non è che si sta comunque bene in Lapponi.

Fa un cazzo di freddo qui.

E ci mancava solo quel coglione di Mattheo che mi lancia palle di neve per divertimento, anzi per dar fastidio a me e vedermi infastidita. È il suo lavoro praticamente.

«Vuoi giocate eh? Ora te la faccio vedere io stronzo!» gli urlo contro girandomi verso di lui.

Mattheo è immerso nelle neve come me, è molto alta qui. È vestito con gli abiti giusto, termici e pesanti, proprio come, lui ha la giacca bianca e io verde. Non so se è casuale o è una coincidenza, perché sono i due colori che rappresentano noi in qualche modo. Anche se ce ne sono altri, come il blu e il nero, ma dettagli. I suoi ricci sono quasi bianchi a causa delle neve - come i miei capelli perché mettere dei cappucci o berretti è troppo complicato per noi - e sta ridendo come un matto per la mia scenata.

Oh gliela farò passare io la voglia di ridere a questo idiota.

Sarò anche melodrammatica ma stavo osservando il cielo in santa pace, ero affascinata e incantata quando lui ha deciso di distrarmi.

Siamo qui apposta per vedere l'Aurora boreale e lui non si concentra affatto su essa. Abbiamo prenotato questo viaggio un anno fa, beh in realtà è stato lui a farlo. È stato un regalo di compleanno per me, dato che ho sempre voluto vedere lo spettacolo del cielo più bello al mondo - dopo la luna e la stella polare si intende.

E non mi sta facendo ammirare abbastanza la meraviglia sopra di noi perché deve rompere i coglioni, come sempre.

Con le mani raccolgo un po' di neve, ci creo una pallina e con tutta la forza che ho nelle braccia gliela lancio addosso. Lo colpisco in faccia ed era proprio quello l'obbiettivo.

«Bastarda!» esclama lui ridendo. Subito si prepara a ricambiare il colpo e lo stesso faccio io, diventa una battaglia, una gara tra noi come ogni santa volta.

E come sempre non riesco a rimanere arrabbiata o infastidita da lui per più di cinque secondi, non ci riesco più da anni ormai. Sarà colpa del mio stupido cuore, sarà colpa del mio amore per lui, sarà colpa che mi sono innamorata talmente tanto da rammollirmi. Con lui, specifichiamo, perché con gli altri sono ancora una stronza infame.

Per minuti interi andiamo avanti tirandoci palle di neve addosso, come due deficienti, per fortuna che ci siamo solo noi qui. Ci altri turisti come noi ma sono in altre parti, i vari rifugi sono lontani gli uni dagli altri.

Le nostre risate riempiono il bosco innevato e i colori del cielo danno un tocco in più a questo momento. È tutto così magico, eppure qui di magia non c'è nessuna. È la natura, è la magia del mondo babbano e mi piace tantissimo.

Dopo la guerra del mondo magico è cambiato tutto, lo è stato per tutti. La vita è ripreso ad essere quella di una volta, monotona certo ma senza paura, senza oscurità o torture. Uno dei periodi bui più grandi al mondo è terminato da tre anni, il signore oscuro è un ricordo lontano ormai e le persone hanno ricostruito la loro vita pezzo dopo pezzo. C'è chi ne è ancora tormentato e lo capisco, insomma le cose atroci che sono accadute traumatizzerebbero chiunque. Ma è finito, è finita davvero e pure le persone più colpite sono riuscite ad andare avanti.

Infinite Darkness | Mattheo Riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora