"Fra il dolore e il nulla io scelgo il dolore."
William FaulknerSHEILA MCKENZIE
La testa mi fa un male cane, ho la gola secca, il corpo dolente e le ossa non le sento nemmeno più, anzi le sento tutte pesanti.
Mi sento uno schifo.
Sono cosciente da non so quanto, poco o tanto non ho la più pallida idea. Non vedo un cazzo perché quei bastardi mi hanno stretto una bandana davanti agli occhi quando sono svenuta, e in più sono seduta per terra, in un cazzo di pavimento freddo, mi hanno legato le mani e ho la voglia matta di squartare qualcuno.
Ci sono milioni di cose da dire e di cui vorrei lamentarmi, esageratamente troppe.
Per esempio che non so dove cavolo mi trovo, alla mia immaginazione sembra un posto lugubre e privo di luce ma che posso saperne io se manco vedo.
Ho freddo, in qualsiasi posto mi hanno portata non c'è un maledetto riscaldamento e tra un po' divento veramente un polaretto.
Ho fame, strano ma vero, ho fame e questo è dato dal fatto che non ho idea di quanto tempo sia passato da quando mi hanno presa.
Mi hanno rapita e non so come sentirmi a riguardo, in senso sì vaffanculo a tutti, stronzi di merda e quant'altro, ma non mi interessa realmente di essere rinchiusa da qualcuno.
Alla fine quel bastardo del cazzo mi ha distrutta. Non sento più niente, non mi interessa più niente, non voglio sapere più niente.
Qualcosa però è diventato il punto focale dei miei pensieri, delle mie emozioni, del mio stato d'animo, ed è il dolore.
Provo dolore verso ogni dannata cosa, provo anche rabbia e disgusto.
Verso me stessa per essermi aperta con lui, per averlo fatto entrare nel mio cuore, per aver pensato che fosse buono e non il cattivo che è sempre stato. Verso di lui, uno stronzo senza cuore che mi ha usata, mi ha fatto innamorare e poi mi ha tradito, il bastardo.
In tutto questo lasso di tempo cosciente ho pensato solamente che quando sarò fuori di qui, qualsiasi cosa mi succeda, io andrò da lui e lo ammazzerò di botte. Potrebbe anche essere l'ultima cosa che faccio nella mia vita, ma giuro che lo pesto a sangue.
Finché non lo vedrò massacrato da me non avrò pace, lui deve pagare.
E poi si gusterà il mio silenzio per sempre, perché io con lui ho chiuso. Non mi importa se c'è altro da sapere, se lui ha fatto di peggio o vorrà scusarsi.
Io in realtà non so cosa lui abbia fatto con me, insomma mi hanno rapito e lui non ha fatto niente, mi ha guardata dritto negli occhi e ha detto che potevo essere presa, mi ha guardato implorarlo e mi ha voltato le spalle.
Imperdonabile.
Traditore.
Bastardo.
Stronzo.
Feccia umana.
Escremento umano.
Figlio di puttana.Sono infiniti i modi in cui posso descriverlo, anche se non si meriterebbe di essere descritto o nominato.
Deve solo soffrire per ciò che mi ha fatto, il coglione.
Smetto di pensare quando avverto dei rumori, come dei passi, porte che si aprono e persone che si avvicinano a me. Qualcuno mi toglie la benda dagli occhi, strappandomela via, e a me inizia a pulsare la testa.
Giuro che chiunque sia gli tiro un pugno!
E scopro che costui è un cavolo di mangiamorte qualsiasi, li odio tutti. Questo perché non si fanno mai vedere in faccia, si credono chissà chi, non parlano molto e non ti lasciano andare finché non hanno finito con te.
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Infinite Darkness | Mattheo Riddle
Fanfiction[𝐈𝐍 𝐂𝐎𝐑𝐒𝐎] Sheila McKenzie non ha una vita facile, vive nel buio, nella piena oscurità, ma non lo da mai a vedere, nascosta come un cadavere sotto terra. L'unica certezza che possiede è quella che tornare a casa ad ogni fine anno le procura s...