13. Things change because i want

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Un animo onesto quando viene offeso si irrita più del normale.
Publilio Siro

SHEILA MCKENZIE

Ecco ricordate la parte in cui ho detto che lo potevo sopportare? Era una balla, molto grande.

Dopo circa venti minuti che eravamo lì in silenzio, osservando le stelle, lui ha iniziato con la sua espressione da criticone e mi ha fatto girare il cazzo in meno di un secondo.
Avrei da dire tipico ma non ho le forze di farlo.

«Si può sapere cosa hai da guardare. Vuoi per caso una foto o ti devo cavare gli occhi?»

Dopo aver sentito la mia domanda mi fissa, nuovamente, scuote la testa e con nonchalance risponde.

«Gli occhi no grazie, la foto ci potrei fare un pensierino.» ammicca con un sorrisetto malizioso.

«Ma sta zitto, coglione di una pecorella.»

Lasciando perdere la cosa riguardo il cielo pensando che prima un poi si stancherà e se ne andrà, restando finalmente qui da sola.
Esattamente come ogni volta mi sbagliavo, è restato per i consegutivi quaranta minuti.

Erano ormai le nove e mezza e se non fossi tornata nel dormitorio adesso probabilmente mi avrebbero scoperto, quindi decido di alzarmi e andarmene, dando un ultimo sguardo al blu immenso.

Ho fatto letteralmente due passi quando un certo Riddle non ha notato che me ne stessi andando. A quanto pare decide di infierire.

«Te ne vai di già?»

Per tutto il tempo era rimasto nella identica posizione e semplicemente osservava punti a caso pensando a chissà cosa, ora si è alzato e guarda direttamente me.

«È tardi e non devo spiegazioni a te.»

«Non provi nemmeno a fare qualcosa contro le regole vero?»

La domanda per me non aveva senso e non potevo, qualcosa di troppo grande da spiegare a lui. Non volevo neanche farlo poi.

«Sono sempre fatti miei. Perchè ti interessa tanto?»

Lui con uno sbuffo sonorico si avvicina a me, mi dà fastidio che ogni volta si avvicini tanto.

«Sto solo dicendo che scappi ogni qual volta le cose si fanno divertenti.»

Non sto per niente capendo ciò che sta dicendo. Scappare dalle cose divertenti? Le cose quali? E poi quando ha visto tutte questo volte?

Domande sciocche le mie, si sta parlando di lui cosa credo che possa dire di intelligente.

«Stai dicendo cose non comprensibili.» gli dico non sapendo come poter farmi spiegare il discorso senza che lo chiedessi direttamente.

«Questo perché sei tu a non capirle, troppo santarellina.»

«Non sono una santarellina.»

Lui comunque mi guarda con un sopracciglio alzato e degli occhi che mi comunicano che ho detto una stronzata. Odio quell'espressione, l'ho sempre odiata.
Ogni volta che la faceva era perché io avevo torto e lui ragione, dio che urto.

«Ascolta, non mi importa di ciò che pensi. Vado a dormire e basta.» gli comunico infine sperando che non infierisca ancora.

Cammino di poco ma lo sento seguirmi. Io tra un po' impreco tutti i santi o non santi se non se ne va via dalla mia fottuta vista.

Infinite Darkness | Mattheo Riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora