38. And I wonder, can I give you what you need?

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"Se ami qualcuno non lo perderai mai del tutto."
Ernest Hemingway


SHEILA MCKENZIE

Stava andando tutto bene, avevo trascorso tutte le lezioni tranquilla senza ansie o paura di ogni tipo, una giornata tipica qui a Hogwarts per me.

Tralasciando il fatto che mi girasse la testa e provassi un caldo allucinante, ma tutto abbastanza gestibile.

Ma comunque stava procedendo tutto per il meglio fino a quando non arriva l'ora di Pozioni, arrivata davanti l'aula la mia quiete si rompe e l'agitazione si impossessa di me.

Mi blocco all'entrata, non sono pronta.

«Tutto bene?» mi chiede Harry vendendomi impallata.

Non riesco a rispondere, scuoto la testa e cerco di fare uscire la voce ma non esce.

«Che succede?» questo è Draco che, attaccato a Potter, si volta a guardarmi.

Abbiamo la lezione insieme per questo sono tutti e due qui, ci siamo incrociati a metà strada mentre loro stavano camminando mano nella mano e io stavo quasi correndo per scappare da lui e mi hanno vista arrivargli incontro.

Vedendo che non rispondo e non mi muovo, decidono di mettermi entrambi il braccio intorno alle spalle, uno da una parte e l'altro dall'altra, e mi aiutano a camminare in avanti.

Non mi spingono né mi obbligano, mi stanno semplicemente accanto. Io a mano a mano riprendo un po' il controllo su me stessa ed entro in aula, mi vado a sedere al mio posto e davanti a me si siedono loro due per farmi stare tranquilla.

Ormai non è più strano che Potter e Malfoy si siedano vicini a lezioni, tutti sanno che sono fidanzati, pure i muri.

Io sto seduta dietro cercando di nascondermi, questa lezione mi mette ansia e agitazione, più che altro è il professore a scaturirmi tutte queste emozioni.

Perché il professore è Piton, nonché mio padre biologico, scoperta che ho fatto da poco e da cui io ancora non ho avuto modo di accettare.

Il fatto è che è inconcepibile per me, anche se so la storia, anche se la verità, per me rimane inaccettabile perché non è mai stato niente.

È sempre il mio professore di pozioni a Hogwarts, uno stronzo narcista del cazzo che toglie e mette punti quando vuole lui.

Invece ora lo devo considerare un mio genitore, mio padre, cosa impossibile dato che già la mia visione di figura paterna è stata corrotta e io non vedo altro dopo quella.

Come può essere la mia vita questa?
Come può essere reale?

Piton entra nella stanza e io tengo lo sguardo basso, fissando il libro di testo come se fosse un portale verso un altro mondo.

Incomincia a parlare e a spiegare come fare una pozione, vorrei seguire davvero ma non ci riesco.

Mi fa strano sentirlo parlare di queste cose in questo modo quando neanche una settimana fa mi ha raccontato che se l'è fatta con mia madre di nascosto, è doloroso per le mie orecchie.

Per metà lezione riesco a resistere, cerco di distrarmi cantando nella mia testa, osservando Draco e Harry scambiarsi occhiate e ridere sottovoce, pensando al libro che sto leggendo in questo periodo, concentrando il mio udito sui rumori delle penne sui fogli e poi sulla pozione che sto preparando.

Ci stavo riuscendo fin quando Piton non mi richiama alla lavagna, dice che mi ha vista distratta e che vuole che gli spieghi i passaggi precisi della pozione che ci facendo eseguire.

Infinite Darkness | Mattheo Riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora