Capitolo 29

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« Mi sei mancata»

dice Alessio mentre siamo seduti al tavolino del Bar della palestra

« Anche tu»

« devo dire che nonostante tu abbia perso diverse lezioni sei in gran forma»

sorrido

« lo stallone non ti dà tregua vero?»

« quanto sei scurrile»

« Aury con uno così io non uscirei proprio da casa»

« scemo»

« giuro, quella foto che mi hai mandato, ho tagliato te e guardo lui in continuazione»

« devo essere gelosa?»

« se fossi in te lo sarei, eccome»

« ti adoro»

« anch'io»

Ci salutiamo con due baci ed esco dalla palestra. Ho ripreso le mie sane abitudini da una settimana, dopo il lavoro scappo ad allenarmi e poi torno a casa di Marco, a casa dovrei solo dire, ma, ancora non sono riuscita ad abituarmi a tutto questo, certo rispetto casa mia, la sua è più lontana dalla palestra ma, non voglio proprio cambiare tutto, aspetterò ancora.

Abbiamo organizzato il trasloco vero e proprio per Domenica, Alessio si è offerto di aiutare, sospetto solo per vedere Marco dal vivo, verranno Anna e suo marito e ci sarà Saverio naturalmente. Marco avrebbe voluto affidarsi ad una ditta specializzata così siamo arrivati ad un compromesso, i miei effetti personali con gli amici e i mobili che avevo comprato con i traslocatori, che li porteranno Lunedì in un magazzino di proprietà di Marco, decideremo in seguito cosa farne. E così lascerò le chiavi al padrone di casa e sarà tutto definitivo.

Ora devo raggiungere Katia che mi aspetta in centro per un giro dei negozi visto che è tempo di sconti. Prendo la Metro, c'è una confusione assurda, Roma, Venerdì pomeriggio e i Saldi, una bomba esplosiva. Marco rientrerà dopo cena per delle riunioni in ateneo e così ho approfittato per passare una serata solo donne. Mr Dispotico, come lo chiamo ultimamente, mi vuole sempre tutta per sé, sorrido da sola mentre penso questa cosa, perché non mi dispiace davvero, anzi.

Scendo a Piazza di Spagna incamminandomi verso Via Del Babuino dove mi aspetta Katia, la vedo intenta a guardare una vetrina, poi si volta e mi vede.

« Aurora ciao»

« Ciao Katia»

ci salutiamo come sempre con i baci sulla guancia

«che bello, non vedevo l'ora di stare un pò da sole noi due, senza marito e figlia»

« ti danno ancora il tormento?»

« Ogni giorno»

 ridiamo e ci incamminiamo a braccetto lungo la via

« sei radiosa»

« grazie»

« sai siamo tutti molto felici per te, anzi per voi»

« io, davvero, non so cosa dire, grazie»

« tutti pensavamo che Mark riuscisse nell'intento e invece»

« si ho notato la piccola congiura che avevate organizzato»

« più che altro un giro di scommesse»

mi fermo e la guardo sconvolta

« dai Aurora, sto scherzando»

« non ne sono così sicura»

Quando il cielo non bastavaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora