POV AURORASaverio mi ha detto che Marco è sul pianerottolo, l'ha definito disperato e in preda al panico. Che soffra adesso un pò lui, io ho già dato. Ma chi voglio prendere in giro, non lo volevo prima e non lo voglio adesso, che soffra. Chiudo la porta dopo aver fatto uscire Saverio e mi ci siedo contro e la prima immagine che mi viene in mente siamo noi due, sempre contro questa porta, ci baciamo, ci amiamo e non posso credere che lui mi abbia nascosto questa cosa. Posso anche immaginare il motivo per il quale l'abbia fatto ma, ad un certo punto avrebbe dovuto dirmelo, almeno dopo che io gli ho raccontato tutto. Dopo quella sera sul Ponte abbiamo parlato tanto. Addirittura una notte è rimasto sveglio ad ascoltarmi, a chiedere, a voler sapere dettagli su dettagli, mi ha persino detto di non prendere più la pillola anticoncezionale, non occorreva tra di noi, che eravamo una cosa sola ed era inutile continuare ad assumere qualcosa che mi comporta più scompensi che benefici. E io lì ad ascoltarlo, non posso credere che fossero tutte menzogne. Non posso essere stata così cieca. Ho la testa così confusa, vorrei solo che la nebbia si diradasse.
« Lo so che sei lì. Non aprire, va bene, ma io non me ne vado, sono qui e aspetterò anche se dovesse volerci tutta la notte»
sento la sua voce e il mio cuore inizia a battere, di nuovo, sono patetica. Poi sento che si appoggia alla porta, anche lui e ora siamo così vicini ma distanti. Una parte di me vorrebbe aprire e farlo entrare ma, l'altra quella che è stata sempre più restia, meno incline a lasciarsi andare, ha ancora bisogno di tempo.
« Non commettere il mio stesso errore, non lasciare che le circostanze ci dividano, sii migliore di me»
È così bravo a parlare, lo è sempre stato. Io non so però se sono migliore di lui, ho sempre pensato che fosse lui quello dalle alte qualità morali, l'ho sempre idealizzato, invece è un uomo come tutti gli altri. Uno stupido uomo, il mio stupido e io lo amo nonostante tutto. Saverio ha sistemato il mio cellulare, per fortuna non si era rotto ma solo disassemblato. Lo accendo e inizia a suonare proponendomi i messaggi di tutte le volte che Marco ha provato a chiamarmi, li ignoro e rispondo a quelli di Katia e Anna per tranquillizzarle, mi chiedono se va tutto bene, mento, come sempre e così desistono. Poi mi arriva una notifica su whatsapp, è lui, deve aver sentito i trilli dell'iPhone, attraverso la porta. Il mio dito è più veloce della mia volontà e apro la chat che abbiamo insieme.
< La cosa più importante da preservare nel mio cuore sei tu. È così facile custodire e giustificare, nella nostra mente, solo chi resta accanto a noi nella maniera in cui ci aspettiamo. Io, invece, anche se tu hai deciso di andare, ti terrò per sempre con me, nell'incavo più riparato del mio essere, come una pietra preziosa. Sei andata via ma io ti vedo ancora, che mi guardi con quegli occhi che conosco come le mie mani, con quel sorriso che hai inciso a fuoco nel mio cuore, da quel primo istante, in cui ti ho vista, attraverso una foto. Sei andata via ma sei ancora qui, perché qualunque cosa possa accadere rimani, irremovibile, dentro di me.>
E le lacrime iniziano a cadere, copiose e inarrestabili. Lo odio e lo amo allo stesso tempo.
« Lo sento che stai piangendo, apri e ascoltami, per favore.»
Lo so, che forse altre donne lo avrebbero mandato al diavolo o fatto aspettare ancora, o punito per chissà quanto tempo ma io non sono così. Forse è il troppo amore ma, voglio sentire cosa ha da dirmi, voglio ascoltarlo anche se mi farà più male, devo sapere. Se proprio devo soffrire preferisco farlo insieme a lui, sono stata per così tanto tempo da sola e peggio mi sono sentita sola molte volte nonostante fossi in coppia. Avevo giurato a me stessa di non dipendere da nessun altro, soprattutto dall'amore di nessun altro ma, lui mi ha ridato la vita, mi ha fatto sorridere ancora e devo dargli almeno la possibilità di spiegarsi. Ho reagito come non avrei dovuto, come facevo prima, ho lasciato che un fattore esterno, in questo caso una stronza estranea si insinuasse tra di noi, senza fidarmi dell'unico uomo al Mondo che ho sempre amato.
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Quando il cielo non bastava
RomanceIl Destino sa esattamente cosa fare, anche se non sembra così.