Non è stato facile alzarsi da quel pavimento, sarei rimasta in quel modo per sempre, in fondo voglio solo questo, stare con lui. Troppi giri, troppo dolore, è arrivato davvero il tempo di fermarsi e vivere giorno dopo giorno senza pensare al futuro, al passato, solo al presente per riuscire a godere appieno quello che ci viene concesso.
È passato quasi un mese da quando mi sono trasferita a casa di Marco definitivamente. Quella famosa Domenica abbiamo fatto quello che avevamo programmato e il venerdì sera sembrava così lontano, un'altra vita, ancora una volta. Nessuno ha immaginato nulla, anzi, persino Saverio che sapeva mi ha detto, che l'amore che ci unisce, era quella mattina ancora più evidente. Poi ci ha pensato Alessio a farci ridere come non mai. Ha passato tutto il tempo a fare delle avances a Marco e neanche troppo celate. Alla fine siamo tornati a casa, si, a casa nostra e ancora una volta ci siamo amati, evidentemente è la cosa che più ci riesce meglio. Ho scoperto anche che fare l'amore a quest'età, oh Dio non sono ancora una vecchietta tutta ammaccata, comunque dopo i trenta diciamo così, ha un sapore diverso, o forse è solo perché sono con lui; ogni suo bacio, carezza, hanno su di me un effetto che non avevo mai neanche sognato.
Oggi è di nuovo Domenica e pranzeremo insieme a Ludovico e Miriam, mi ha sorpreso molto scoprire che Marco li frequentasse poco mentre, adesso, come dice quel simpaticone di Ludovico, mia cognata mi ha riportato mio fratello, è una cosa tenera e bellissima allo stesso tempo e io ne sono contenta, non posso fare molto ma, mi auguro sempre, che quel poco sia abbastanza.
Entriamo nel ristorante mano nella mano, Miriam e Ludovico sono già seduti al tavolo, appena quest'ultimo ci nota ride sotto i baffi, non riesce a smettere di prendere in giro Marco ma sospetto sia solo per il gran bene che gli vuole. Miriam si alza e ci saluta abbracciandoci.
« Finalmente siete arrivati, sto morendo di fame, la mattina dovreste ridurre la dose di sesso, soprattutto quando avete un appuntamento e vi stanno aspettando»
« cosa sei invidioso?»
Dico sorridendo, ormai ho capito come prenderlo
« guarda che la mia futura moglie è una tigre»
« smettila che dici»
Miriam invece si imbarazza e colpisce Ludovico su un braccio, ridiamo tutti.
Il pranzo prosegue allegramente, poi all'improvviso Ludovico diventa serio e mi guarda, alzo gli occhi e gli sorrido.« So che Marco ti ha detto di Diego»
« si, adesso lo so»
« e so anche come tu abbia affrontato la cosa e voglio dirti che sei davvero in gamba»
« grazie»
è serissimo, non lo avevo mai visto così
« so che non lo hai fatto, ma se anche solo nei tuoi pensieri, ti chiedo di non giudicarlo, è una brava persona»
« non occorre che tu me lo dica, lo so»
Marco e Miriam sono in silenzio, Ludovico continua
« ha sbagliato ma ha affrontato tutto da solo, a me lo ha detto solo anni dopo»
« eri piccolo»
interviene Marco
« e mi dispiace perché avrei tanto voluto starti accanto»
« lo hai fatto dopo»
si guardano e scambiano un sorriso, sono bellissimi.
« So anche che sai che i miei non sanno nulla, a parte il ruolo di Marco nelle associazioni no profit»
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Quando il cielo non bastava
RomanceIl Destino sa esattamente cosa fare, anche se non sembra così.