Capitolo 15

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Mi ritrovo in un open space arredato in maniera moderna, lineare, ma, non è assolutamente freddo.

Mi fermo dopo pochi passi, lascio che Marco accenda i vari lumi posizionati su i diversi mobili, una luce calda si diffonde sempre di più e penso a quanto questo mi piaccia, e questo so con certezza, evidentemente, piacere ad entrambi.

Anche qui un'immensa libreria che raggiunge quasi il tetto, altissimo, circonda le pareti di mezza stanza, penso proprio di essere nel Paese delle Meraviglie e poi, assolutamente, in un sogno quando vedo la scala di metallo adagiata al binario che corre tutto intorno agli scaffali per raggiungere quelli in alto. Ho sempre desiderato anch'io una libreria del genere, lanciarmi da uno scaffale all'altro tenendo un solo piede sul piolo della scala come fa Belle nella biblioteca della Bestia. Continuo a guardarmi intorno e nell'angolo più lontano, sotto il muretto che separa il salone dalla cucina modernissima, vedo un sistema audio super tecnologico ma per i vinili, adagiato su un'antica cassettiera e diversi dischi sporgere dalle mensole, quest'uomo è proprio romantico, non può essere altrimenti una persona che ama così tanto il fruscio della testina sui trentatré giri.

« Sei rimasta lì?»

Chiede Marco, mi riprendo e gli sorrido, sono un pò in imbarazzo, un pò tanto, ecco non mi aspettavo questo, oggi, mentre venivo qui.

« Vieni, ti faccio fare un giro»

mi dice, lo raggiungo e lo seguo, attraversiamo un piccolo corridoio

« da qui si va alla zona notte»

si ferma davanti ad una porta, la apre ed entra, accende la luce, una stanza dai toni del beige, semplice ma elegante compare alla mia vista

« questa è la stanza degli ospiti, quindi la tua stanza Aurora»

lo guardo all'improvviso

« no a veramente, troverò il modo di andare va, non evi ospitarmi»

« non devo, voglio. Ho a cuore la tua incolumità più di quanto pensi»

dice mentre si avvia verso un'altra porta sempre dentro la stanza

« e qui c'è il bagno, tutto tuo, gli asciugamani sono puliti, la signora Maria li cambia ogni settimana ed è venuta stamattina, lo stesso per le lenzuola»

« devi avere molti ospiti»

mi lascio sfuggire

« assolutamente no, anzi non viene mai nessuno qui, non mi piace condividere le mie cose con gente a caso»

dice mentre è di nuovo accanto a me

« capisco »

sorride

« lascia pure le tue cose qui, mettiti comoda, ti aspetto di là appena sarai pronta»

« va bene, grazie»

lui mi sorride ancora una volta e poi esce chiudendosi la porta alle spalle.

Rimango ancora ferma per qualche istante guardandomi intorno, mettermi comoda penso, ho solo i vestiti che indosso e la pochette con i trucchi nella borsa, tutto qua. Appoggio cappotto, sciarpa e borsa sulla poltrona accanto all'armadio, metto iPhone e iPad in carica e vado in bagno, mi lavo le mani, sistemo i capelli, faccio la pipì e non so davvero come farò a passare tutta la notte qui con lui, senza pensarlo nudo sopra di me, Aurora, si, probabilmente è arrivato il momento di farti anche tu uno scopamico, adesso saresti stata rilassata e i tuoi pensieri diversi, rido al solo pensiero. Anna me lo suggerisce da tempo, scherzando ovviamente, forse non più di tanto però. Rispondo ai vari messaggi dei miei amici dicendogli di non preoccuparsi, che sono al sicuro, che è tutto ok, solo ad Anna dico la verità e lei invece di rispondermi su whatsapp mi chiama immediatamente.

Quando il cielo non bastavaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora