Capitolo 38

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DUE ANNI DOPO

POV AURORA

Non riesco a credere che già sia passato tutto questo tempo. Continuo a guardare la foto che Marco mi mandò la prima volta che li lasciai, mentre io uscivo da casa da sola. Quando tornai lo spettacolo che mi si presentò davanti fu in assoluto il più bello della mia vita.

Marco seduto sulla poltrona della nursery e la piccola tra le sue braccia che dormiva beata, la voce di Baglioni cantava in sottofondo le parole struggenti di Avrai; ormai quell'uomo cinico aveva lasciato il posto al padre più in gamba che avessi mai potuto desiderare per mia figlia. È davvero molto più bravo di me, glielo dico sempre, anche se lui mi risponde che non è vero. Sotto sotto credo ne sia orgoglioso. Così li ho osservati, a lungo, crogiolandomi in quell'istante perfetto sul quale non avrei scommesso neanche un centesimo, se qualcuno mai mi avesse detto che un giorno sarebbe accaduto davvero. E ora non vedo l'ora di ritornare a casa da loro per poi poter festeggiare il secondo compleanno della nostra bambina.

Georgiana è nata proprio l'ultimo giorno, quando il tempo era terminato, il 19 Giugno alle diciotto e trenta e da allora la mia vita, la nostra vita non è stata più la stessa. Siamo rimasti ancora un anno a Cambridge, poi abbiamo deciso di fare ritorno in Italia, spesso ci interroghiamo se sia stata davvero la decisone giusta per il futuro di nostra figlia ma, siamo felici che sia circondata da tante persone che le vogliono bene e la amano, incondizionatamente.


***

Amici e parenti si sono riuniti oggi qui, una festa semplice, buon cibo all'aria aperta, l'unica cosa su cui ha insistito Marco è stata questa band che suona musica dal vivo, so quanto gli piaccia e non ho assolutamente obiettato, anche a nostra figlia piace la musica e ballare, soprattutto, con il suo papà.

«Mamma, mamma»

si avvicina correndo, sono seduta insieme a Miriam mentre parliamo del nome che hanno scelto per il cuginetto di Georgiana che presto sarà con noi.

« Amore mio, che c'è?»

« Ti vuole papà, vieni»

mi prende da una mano, tirandomi, la seguo e mi ritrovo accanto a Marco davanti al palchetto dove la band sta suonando

« Cosa c'è, stavo parlando con Miriam»

la band smette di suonare e il frontman attira l'attenzione di tutti che sono già alle nostre spalle.

« Scusate l'interruzione signori, riprenderemo a suonare prestissimo ma lo faremo insieme a un vecchio amico, che oggi non solo ci farà il grande onore di suonare insieme a noi ma, va bene meglio lasciare la parola direttamente a lui»

« aspettami, torno subito»

dice Marco baciandomi sulla guancia

« forza Papà»

dopo tanto tempo mi sento di nuovo come quando tutti sembrava tramassero alle mie spalle, anche se per il mio bene. Marco sale sul palco e scambia un saluto con tutti i ragazzi della band poi prende il microfono.

« Spero mi perdonerete se non sarò proprio perfetto, mi sono esercitato ma non lo faccio davanti a così tante persone da molte tempo, soprattutto non l'ho mai fatto davanti ad Aurora, l'amore della mia vita»

cosa sta dicendo?

« Amore questa è per te»

gli passano una chitarra e inizia a suonare e a cantare. Non credevo di poter essere ancora più felice ma il Dottore Vascolaro è un uomo sorprendente, l'ho sempre pensato e lo penserò sempre. Georgiana saltella felice e io non posso fare a meno di piangere, il mio cuore lo ama come non ha mai amato nessuno, a parte la mia bambina. Lui non è tutto quello che avevo sognato, molto, molto di più.

Quando il cielo non bastavaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora