Capitolo 17

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Grazie sempre alle persone che stanno continuando a leggere oppure che hanno iniziato a leggere la storia. Buona lettura 💛

POV Liam

Io e Sophia siamo in macchina che stiamo raggiungendo il nostro hotel.

L'incontro con i signori non è andato come previsto, ho il presentimento che mi stanno nascondendo qualcosa e pure Sophia l'ha capito.

La prossima settimana quando tornerò dal viaggio in Sicilia passerò da Milano per vedere cosa sta realmente succedendo.

Arrivati davanti l'hotel Sophia paga il taxi, praticamente mi ha vietato di pagare.

Saliamo dentro l'ascensore e appena le porte si aprono ci dirigiamo verso le nostre due camere.

<<grazie per la serata >>

<<grazie a te... senti domani sera ti andrebbe di andare in qualche locale per svagarci un po' , visto che domani notte ripartiamo>> dico io con un leggera paura che possa dirmi di no.

<<certo, ci vuole un po' di divertimento, domani mattina abbiamo qualcosa da fare? >>

<<no, hai tutto il giorno libero>>

<<perfetto, così faccio il giro della città e compro qualche souvenir per Ava e mia madre perché se ritorno senza niente mi uccidono >> dice con tono divertito e io la guardo mentre parla incantandomi come un cretino.

<<perfetto, buonanotte Sophia>>

<<notte Liam>>

Stavolta però faccio io il primo passo e mi avvicino per lasciarle un dolce bacio sulla guancia.

Come sempre arrossisce, poi si volta e apre con la carta la porta della sua camera.

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POV Sophia

Sono in uno stato di dormiveglia in cui non riesco a spiaccicare nemmeno una parola.

Un leggero bussare alla porta mi costringe a svegliarmi e ad aprire gli occhi.

Mi alzo dal letto e con un aspetto simile a quello di uno zombie vado ad aprire la porta.

Davanti trovo una cameriera con un carrello pieno di prelibatezze, subito il mio stomaco brontola.

Ma io dico perché devo fare sempre figure di... davanti alla persone.

<<buongiorno signorina, sono qui per servirle la colazione in camera >>

<<Buongiorno, ma  io non ho chiesto il servizio di colazione in camera >> la guardo un po' confusa, magari avrà sbagliato.

<<Il signor Liam ha chiesto alla reception la colazione in camera per lui e anche per lei>>

<<ah ok, prego entri pure >>

La cameriera entra portando con sé tutto il carrello, si avvicina al tavolino posto nel balconcino e inizia a posare di tutto: cornetti, fette biscottate, marmellate di tutti i tipi, nutella, succo, caffè...

<<buon appetito>>

<<grazie anche a lei>> appena dico quelle parole subito mi rendo conto della gran brutta figura che ho fatto.

Meglio che mi sto zitta.

Vado verso il balcone per vedere cosa mangiare per colazione.

Nel mentre sto per scegliere attira la mia attenzione un rumore di una sedia che si sposta, sposto subito lo sguardo e mi scontro con gli occhi del mio capo.

È nel balcone affianco, nella sua camera ed è inutile dire che è una visione di prima mattina.

Capelli arruffati dalla notte, pigiama che mette in risalto tutto il suo fisico, potrei dire cose fino all'infinito.

<<buongiorno >>

<<buongiorno, grazie per la colazione>>

<<di nulla >>

Mentre mangiamo parliamo po' e ci diamo appuntamento per stasera alle 22:00 per andare in un locale.

Il pomeriggio lo passo un po' in giro facendo un po' di compere.

Visto che è abbastanza tardi decido di avviarmi in hotel per prepararmi, visto che ho già mangiato fuori non tocco cibo.

Arrivo in camera, poso tutte le buste e vado a farmi una bella doccia.

Mi trucco, lascio i capelli sciolti e decido di mettere un vestitino di raso rosso che ho comprato per questa occasione.

Ai piedi metto le dior perché sono l'unico paio di scarpe eleganti che ho portato.

Alle 22 in punto bussano alla porta, mi affretto ad aprire e davanti a me vedo proprio un dio greco sceso direttamente dall'olimpo e indovinate un po' chi è? Il mio capo ovviamente.

Mi squadra da capo a piedi e mi sento un po' in imbarazzo.

<<andiamo? >>

<<certo, dopo di te >>

Arrivati al locale è stra pieno di gente che balla e si diverte.

<<ordiniamo qualcosa da bere?>>

<<si, per me un gin tonic>>

Fa un cenno al barista che subito si fionda verso di noi per prendere le nostre ordinazioni.

<<due gin tonic per favore >>

<<subito>>

Dopo nemmeno 5 minuti i nostri drink sono pronti, ci dirigiamo verso la pista da ballo e iniziamo a muoverci a ritmo di musica.

Poi però la situazione si fa un po' più interessante, infatti iniziamo ad avvicinarci sempre di più e lui mi cinge i fianchi con le sue mani.

Le nostre fronti si toccano e iniziamo a ballare così.

Entrambi siamo un po' storditi dall'alcool.

Man mano che la musica cambia i nostri corpi si avvicinano di più fino a quando...

Ciao amici come state? Spero bene. Ecco qui un nuovo capitolo, spero vi piaccia.

Lo so sono un po' cattivella perché vi ho lasciato un po' di suspense, ma che storia sarebbe senza un po' di suspense?

A domani, un bacio 💛

E' solo il mio capo?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora