Ringrazio ancora tutte le persone che stanno continuando a leggere la storia e che stanno lasciando stelline, vi voglio bene. Buona lettura 💛
POV Liam
Sono le 05:00 del mattino e io sono già sveglio seduto nella veranda.
Quando Saul è venuto a casa e ha trovato Teresa è impazzito, ha iniziato a urlare, saltellare, ballare così felice che Teresa sia venuto a trovarlo.
Però poi quando noi... anzi Teresa gli ha detto che eravamo di nuovo una grande famiglia la reazione di Saul è stata tutto il contrario di quello che realmente ci aspettavamo.
Ha iniziato a piangere dicendo che la vera fidanzata di papà era Sophia.
Ascoltando quella frase ci è mancato poco che mi mettessi a piangere pure io.
Ho fatto un gran casino che realmente non mi capacito come io mi sia fatto scappare una donna bella e intelligente come lei.
<< Amore? Sei già sveglio? >>
<<Si>>
Penso che non riuscirò mai più ad abituarmi ad essere chiamato "amore" da un'altra donna che non sia lei, però devo abituarmi per amore della famiglia.
<<Lo so che sei ancora un po' scosso da quella ragazzina, ma non ti preoccupare tutto ritornerà come prima >>
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POV Sophia
Sono davanti alla porta del suo ufficio aspettando che mi venga il coraggio di bussare alla porta.
Dopo circa 5 minuti ferma lì come una stupida decido di prendermi di coraggio e bussare a quella maledetta porta.
<<Avanti>>
Appena apro la porta rimango doppiamente delusa dal fatto che nella mia scrivania sia seduta Teresa.
<<Sophia >> dice lui alzandosi e venendo verso di me.
Ma un leggero colpo di tosse lo fa arrestare.
Mi giro verso la sua mogliettina e la vedo fissarci a tutti e due con un sguardo omicida.
<<Ero venuta per dirti di voler cambiare ufficio >>
Lui fa per aprire bocca ma quella vipera lo precede.
<<Ma certo, prima di lasciarci io venivo ogni giorno qui in ufficio per lavorare, sai per stare insieme, vero amore? >>
<<Si>> risponde lui come una marionetta guidata da Teresa.
<<Bene, quale sarà il mio ufficio da ora in poi? >>
<<Vieni, te lo mostro >> dice lui.
<<No grazie, faccio da sola >>
<<Il tuo ufficio è accanto a quello di James>>
<<Quando mi hai fatto fare il giro di questa struttura non mi hai detto che c'era un'altra stanza >> dico molto confusa.
<<Si, perché prima non era utilizzata>>
<<E scusa non mi potresti mettere al secondo piano? >>
<<No, perché ho bisogno che tua stia vicina a me >>
<<Va bene, grazie signor Liam >>
Dopo aver detto questo mi affrettò ad uscire dal suo ufficio per andare nel mio ufficio.
Appena apro la porta rimango enormemente stupita, è veramente bello.
La stanza è tutta tinteggiata di bianco con un'enorme vetrata da dove si vede tutto.
Poi abbiamo una scrivania, con il pc e la porta che penso conduca al bagno.
Appena la apro mi ritrovo davanti indovinate chi? Liam.
<<Che vuol dire questo? >>
<<Vuol dire che i nostri due uffici sono comunicanti >>
Arrabbiatissima chiudo la porta e faccio ben 3 giri di chiave così impara, non ci sarà nemmeno un briciolo di privacy con questa porta.
<<Te lo puoi scordare >> dico alzando il tono della voce.
Ancora con la rabbia nelle vene decido di iniziare a lavorare così che possa andarmene il più presto possibile da questo posto che prima consideravo casa ma che adesso lo considero come una prigione.
Ciao amici come state? Spero bene. Ecco qui un nuovo capitolo, spero vi piaccia.
A domani, un bacio 💛
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E' solo il mio capo?
RomanceLiam Smith un uomo a capo della casa editrice che lui stesso ha fondato. Non è il classico capo che ci immaginiamo ovvero ricco e freddo che tratta i suoi dipendenti con superficialità. Liam è ricco ma non solo, è un capo veramente bravo, gentile e...