6. Troppo Delicato

110 16 5
                                    

-indossa questa roba ed esci con me... Vieni nella stalla a darmi una mano.
Mi dice piuttosto bruscamente questa mattina dopo la colazione.
Pochi minuti più tardi lo raggiungo, sono tutto infreddolito.
-è freddissimo...dico battendo i denti.
-qui dentro di meno.il calore degli animali fra poco lo sentirai.
Passami quell'asse.
Faccio come dice.
-ogni anno le intemperie danneggiano le pareti, la casa è robusta ma il rifugio degli animali è stato costruito con assi vecchie dovrei buttarlo giù e ricostruirlo.
Dice usando mazza e chiodi.
Mi avvicino a Agata e Honey che prontamente vengono verso di me.
-puoi accarezzarle se lo lasciano fare.
Mi avvisa Jk.
-sono enormi non avevo mai visto una mucca da vicino
-Si affezioneranno a te vedrai, sono socievoli.
- fanno molto latte?
-no non molto, l'ambiente invernale ristretto sai... non aiuta ma è quanto basta per me, d'estate le faccio ingravidare giù in paese c'è un allevamento, poi i vitelli li vendo a loro e ricominciano a fare il latte, durante l'inverno continuano poi a farlo in quantità minore grazie alle erbe che hanno mangiato quassù che sono come un antibiotico naturale che ne stimola la produzione. Le mucche per fare il latte dovrebbero sempre restare gravide... Il che è impossibile per Agata e Honey stando quassù.
-eeee...non ti dispiace venderli i vitellini intendo?
Jungkook scrolla le spalle... Come a dire che non capisco.
Beh in effetti lui dovrà pure mantenersi qui in qualche modo.
-dammi una mano e smetti di guardarti in giro.. Tieni qui...
Lo aiuto tenendo dritta un' asse mentre lui la riempie di chiodi, mentre batte guardo le mie mani se sbagliassi di un solo centimetro potrebbe colpirmi. Chiudo gli occhi per non vedere.
-ok questa è fatta...vieni andiamo nel pollaio.
Lo seguo l'odore acre della cacca delle galline è quasi peggio di quello corposo delle mucche.
Anche lì ripariamo qualche asse.
-prendi quel cesto... E recupera qualche uovo, in casa ne abbiamo solo tre.
Con in mano il piccolo cestino mi avvicino, ma le ovaiole sono ben accovacciate sulle loro creazioni con tutta l'intenzione di covarsele
Allungo una mano e mi prendo una sonora beccata...due...tre sono velocissime... Sorpreso scivolo all'indietro e inavvertitamente metto un piede in una ciotola piena d'acqua prendendo una sederata clamorosa.
La risata forte di Jk mi arriva fastidiosa come pure la sua mano per aiutarmi ad alzarmi.
Nel tirarmi su è energico come in tutto quello che fa... E finisco contro il suo petto e perché io non cada all'indietro mi cinge prontamente la schiena con un braccio.
Siamo vicini...troppo vicini.
-è un vizio il tuo...quello di cadere Jimin...
È troppo vicino sento il suo odore e il suo è un corpo forte lo percepisco attraverso i vestiti.
-ppuuuoii lasciarmi adesso...
Chiedo inchinando il volto e involontariamente arrossendo.
Improvvisamente il suo abbraccio si scioglie... Si avvicina alle galline batte le mani... E loro magicamente si allontanano lasciando incustodite le loro uova che lui abilmente prende mettendomele nel piccolo cestino.
-potevi dirmelo che si faceva così!
Protesto guardando il dorso della mia mano rosso tutto pieno di beccate.
-perché? È stato divertente!
Risponde ridendo ancora per la mia faccia.
-portale in casa, nel farlo poggia la mano nella neve starai subito meglio.
Rientro in casa tolgo gli scarponi inzaccherati di neve poggio le uova sulla dispensa e mi cambio di nuovo la caduta nel pollaio è stata infausta e sono decisamente sporco. Mi infilo una vecchia tuta grigia di Jungkook e riavvio il fuoco sia nel camino che nella piccola stufa della cucina. Guardo l'orologio sono le 12.00 ormai il mio stomaco brontola, opto allora per fare io una frittata con le cipolle sperando che Jk non mi sgridi per la mia iniziativa.
È una delle poche cose che in cucina so fare.
Preparo anche il tavolo.
Venti minuti dopo arriva Jk.
Mentre si toglie le scarpe mi dice...
-hai cucinato... l'odore è buono... Mi lavo le mani e arrivo.
L'ho sorpreso me ne sono accorto.
La frittata è buonissima.
-le uova fresche sono un'altra cosa.
Dico compiaciuto.
Annuisce mangiando di gusto.
-Il detersivo dei piatti è finito
Affermo
-no.. C'è n'è li sotto.
Mi risponde indicandolo.
-Poi sistemo tutto e lavo i piatti Jk credo di essere portato di più per i lavori di casa che quelli da contadino.
Commento mentre asciugo un piatto.
-sei delicato per essere un maschio
Conclude alzandosi bruscamente e chiudendosi in bagno.
Mi è sembrato arrabbiato ma non ho fatto o detto nulla di male.
Jk mi spiazza con i suoi sbalzi umorali.
È la sua vicinanza come quella di poco prima mi fa battere il cuore.

SoliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora