35. Ci Penso Io Qui.

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Il secondo giorno è così... Come il primo... Dormiamo, mangiamo e facciamo l'amore recuperando tutto il tempo perduto. Gli medico le ferite che si stanno rimarginando in fretta grazie al miracoloso unguento thailandese.
Nel pomeriggio esco di nuovo a comprare qualcosa e a recuperare i passaporti e il resto delle cose che ho aggiunto.
Mi incontro con Victor una vecchia conoscenza in un caffè fuorimano alla periferia di Parigi.
-ti ho portato quanto mi hai chiesto.
Dice porgedomi un borsone mentre io a mia volta gli passo una busta con i contanti richiesti per il favore.
-anche i vestiti e le altre cose?
-si si... Questi invece sono due patenti americani e i due passaporti... Il signore la signora Johnson va bene?
-più che bene... Soprattutto la signora Johnson...
Dimmi come stai è un po' che non ci incontriamo.
-bene... Ma qui la vita è sempre più difficile... Prima o poi ci lascio le penne... Prima lavoravo solo per gli americani... Ora per chi capita e non pagano certo come te... Ormai fare documenti falsi non è più un'arte... I cinesi fanno pure quelli...
Mi racconta ridendo.
-hai saputo di Benazir?
Chiedo
-so che l'hai fatto secco prima o poi qualcuno doveva farlo fuori... A causa di un ragazzo.
-non è un ragazzo qualsiasi... È il mio ragazzo.
-ahhh Jk... Sei finito... Uno di noi non può innamorarsi...
-non ci puoi far niente Victor... Capita e non puoi impedirlo. La morte la puoi evitare ma l'amore quando arriva ti investe come un treno.
-hai saputo di Rebel?
-no cosa?
-ieri ha ucciso Schmidt... L'ha avvelenato. Sta con Hachim...me l'ha detto la Arbeau che mi ha comprato un passaporto per un suo amico.
È un attimo in cui realizzo che è Schmidt ad avermi indicato il rifugio dove siamo... E c'era anche Rebel quando me l'ha detto....e se ora sta con Hachim... Jimin è in pericolo.
Saluto e ringrazio in fretta Victor per incamminarmi veloce verso la metro. Sono a mezz'ora di distanza... Spero di sbagliarmi.

Nel frattempo...
Sto leggendo un libro... In questo posto ci sono tantissimi testi di vario tipo su una libreria enorme.
Sento un rumore proveniente dall'ingresso segreto, Jk dev'essere già tornato, spero si sia ricordato la cioccolata Milka quella con il caramello dentro...è la mia preferita.
Mi alzo e a piedi nudi vado verso l'entrata.
Ma scioccato mi trovo di fronte Rebel.
-ciao caro...
Mi dice sorridendo.
-passavo di qui e sono venuta a salutarvi...c'è John?
La guardo e mi rendo conto che sapeva benissimo che Jk non c'è non sarebbe mai entrata senza monitorare da fuori la situazione... È ovvio che l'ha visto uscire...sono forse in pericolo?!?
-cosa vuoi Rebel?
Avanza verso la cucina sedendosi al tavolo accavallando le lunghe gambe coperte da calze nere.
-fammi un caffè per favore.
Glielo preparo senza discutere.
Si accende una sigaretta.
Inizia a parlare confusamente.
-le cose sono precipitate... Ho dovuto uccidere Schmidt...mi trattava troppo male. Il mio uomo ora è Hachim... Ma io voglio John...Ho sempre voluto solo lui.
Ad un certo punto delle sue farneticazioni tira fuori dalla borsa qualcosa sembra una penna ma dopo uno scatto secco appare una lama... È un coltello non troppo grande... Ma efficace per quello che ho capito deve fare.
-ora che non c'è più Schmidt il più potente è John... Hachim non è come lui...non è in grado senza Benazir... Lo ucciderò al momento opportuno.
-sei pazza.
-no il pazzo sei tu... A pensare che uno come John possa stare con te.
-Jk mi ama.
-Jk?
-non si chiama John
-ah no? Amore? Tu non sai niente di lui. È un uomo senza scrupoli, ucciderebbe sua madre per soldi... Ne ha fatti talmente tanti...e lui ed io eravamo una coppia splendida ... Poi lui è sparito per qualche anno... Aveva ucciso troppo era nauseato.. Folle voleva tirarsi fuori ma da questa vita non ne esci. Sono rimasta sola...e ho fatto un errore... Non l'ho aspettato... mi sono messa con Schmidt... Un vecchio schifoso si.. ma potente... Jk non mi ha perdonato...e si è invaghito di una cosetta insulsa come te. Tornerà con me quando tu non sarai più fra i piedi.
Arretro... Finendo per appoggiarmi al fornello mentre lei avanza minacciosa, non so con che coraggio prendo da dietro la caffettiera bollente per il manico e gliela tiro addosso.
Mi scotto anch'io ma ormai sono abituato al dolore.
Urla come un ossessa dal male infertogli per il colpo subito e il caffè caldo che in parte gli è arrivato sul viso.
-piccolo bastardo pensi che questo possa farmi qualcosa? Non hai idea di quello che ho sopportato per arrivare fin qui... Ho una soglia del dolore altissima mica come te che sei una mammoletta!
Dice lanciandomisi contro...le blocco le braccia ma è fortissima e molto allenata nel corpo a corpo. Riesco a spingerla ... Agguantando una padella e colpendola sul polso.... Il coltello vola via e così ora siamo quasi ad armi pari.... Perché io continuo a cercare di colpirla con la padella... Ma tutto finisce quando lei arriva vicino alla sua borsa tirando fuori una pistola.
Me la punta contro.
-gettala!
Mi urla.
-getta quella stramaledetta padella o ti uccido!
Lo faccio sconsolato...
Parte uno sparo di avvertimento di Rebel ma è un attimo e Jk è dentro la stanza non l'abbiamo sentito arrivare.
-Jk... Tesoro...
Esordisce vedendolo.
-sei pazza... Hai ucciso Schmidt... Sei già morta i tedeschi ti placcheranno... E se resterai con Hachim ti userà soltanto...
-no se tu tornerai con me...
-non siamo mai stati insieme... Abbiamo lavorato insieme... Ucciso insieme.
-prima di Schmidt si... Stavamo insieme...
-Rebel... Mi sei servita per i tuoi contatti... Non ti ho mai considerata una compagna non ti ho mai amata.
Rebel gli spara, Jk si scosta velocemente ruotando su sé stesso schivando il colpo... Ne nasce un corpo a corpo. Rebel è forte e preparata quanto lui...cadono a terra...c'è una colluttazione. Si sente un altro sparo... E poi più niente.
Jk si alza in piedi... La camicia sporca di sangue... Uno sguardo freddo e assente. Mi chiedo se lo conosco veramente quest'uomo.
Si giustifica... Scioccandomi.
-ho dimenticato la Milka...
-non... non... fa niente tesoro.
Rispondo come un automa.
Riprendendosi poco dopo.
-vestiti...con questi... E indossala
Dice passandomi un borsone.
Lo apro e tiro fuori qualcosa di biondo e soffice guardandolo tra il terrorizzato e il sorpreso.
- Prepara la tua valigia... Ci penso io qui, dice gettando la pistola che ha fra le mani sul tavolo.

Basta per oggi... Questi due capitoli sono usciti di getto stamattina quindi se ci sono errori fate finta di nulla... Poi li rileggerò. Oggi ho l'ispezione trimestrale periodica...tutti sull'attenti.... Ho il Gheneral... Come la chiamo io... Qualcuno sa di cosa si tratta quindi...non scriverò oggi pomeriggio. Godetevi questi due capitoli e struggetevi nell'attesa del 36mo...vi assicuro che non è ancora finita...e grazie per il seguito che ha questa storia... Incredibile in così poco tempo😘

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