Mi sveglio la mattina dopo... Sto vivendo in una situazione pericolosissima ma nonostante questo sono felice... Jk mi ama. Tutto il mio corpo ancora sensibile dall'amplesso di ieri sera mi ricorda quanto Jk sia stato passionale nei miei confronti e quanto mi abbia fatto sentire suo e desiderabile.
Farò tutto quello che mi dirà da adesso in poi lo ascolterò. Mi fido di lui... Il nostro è un per sempre ne sono sicuro.
Mi faccio una doccia ristoratrice che mi aiuterà ad affrontare la mattinata.
Quando rientro nella stanza trovo come al solito la colazione sul tavolino... Ho davvero appetito e mi sbafo tutto in un secondo .
Quando sono pronto affronto il lungo corridoio che mi porta alla sala riunioni.
È arrivato solo Petroni, non mi guarda nemmeno impegnato com'è a scartarsi un sigaro.
Piano piano arrivano tutti e Jk con naturalezza mi dà un bacio leggero davanti a tutti per salutarmi, non è un saluto sta marcando il suo territorio li sta avvertendo... Sono morti se mi toccano...
La tensione è alle stelle
-oh... È fiorito un amore allora...
Commenta Benazir con un falso sorriso.
-amore è una parola grossa... Benazir...
Risponde Jk facendomi l'occhiolino. Vuole tranquillizzarmi lo so e non reagisco.
All'arrivo di Madame Arbeau iniziano le trattative con i codici e le parole che non conosco.
Mi rendo conto però che Schimdt, Jk hanno fatto la parte del leone ottenendo molto perché gli altri ne sono infastiditi.
Nasce una discussione in cui volano parole grosse Benazir, Hachim, lo stesso Petroni e pure Charles non sono d'accordo. Madame Arneau che credo parteggi per un organizzazione russa o forse israeliana cerca di calmare gli animi.
Ma loro insistono chiedono le dimissioni di Schimdt.
L'uomo si alza sembra offeso...Ha una certa presenza perché è un uomo grosso e decisamente in sovrappeso... È molto autoritario, con una mano si liscia la barba grigia mentre l'altra è dietro la schiena come sempre... di solito anche quando cammina la tiene così lamentando i dolori alla sua colonna vertebrale...Perciò nessuno ci fa caso, quando sorprendendo tutti fredda Petroni con un colpo solo di una micropistola nella sua mano.
Restiamo tutti sorpresi... Petroni si accascia sul tavolo in un mare di sangue. Gli schizzi arrivano sulla mia giacca beige... sulle spalle scoperte di Rebel che non si scompone. Io invece credo di essere sconvolto...devo anche aver urlato senza rendermene conto.
-sei pazzo...
Gli dice Benazir.
-talmente pazzo da uccidere chiunque si metta sulla mia strada.
Dice sfidando Charles, Hachim e lo stesso Benazir
- Madame Arbeau lei con chi sta?
-con chi vincerà questa partita... In questo momento rappresento più Stati che vogliono esserci nel cartello ma sono consapevoli di non avere lo stesso potere economico vostro... Perciò per loro mi adattero' .
-e tu con chi stai Jk?
-con Schmidt ovvio.
-bastardi.
Finisce di dire Benazir sorridendo in modo crudele.
-ok avete vinto... Ma non crediate che finisca qui...ci accontentiamo di quel poco che abbiamo ottenuto... Tanto uno di voi a breve verrà a cercarci per vendere c'è una cosa che non cambierà mai... Voi avrete le armi noi abbiamo il petrolio.
Dice andandosene seguito da Hachim.
Schmidt con le mani sporche degli schizzi di sangue stringe le mani a Jk e a Madame Arneau... Avvicinandosi poi a Charles... Che pur avendogli dato contro gli stringe la mano congratulandosi falsamente.
Jk mi si avvicina...
-ora ti accompagno in camera tua, prepara la valigia... Non aprire a nessuno in pochi minuti ti raggiungo e andiamo in aeroporto.
Annuisco e lo seguo per il lungo corridoio.
Arrivati davanti alla porta della camera mi bacia in fronte.
-cambiati la giacca è sporca... Prepara le tue cose, vado su a prendere le mie.
Faccio in fretta infilo una felpa pur tenendo gli stessi pantaloni.
Vado in bagno a fare pipi per un paio di minuti ma quando rientro nella stanza sento uno strano odore... Lo stesso che aveva addosso Benazir... Acido... di fumo .
È un momento ed intorno a me è il buio... Qualcosa mi colpisce la nuca... Mi fa male la testa... Sono quasi incosciente quando sento che qualcuno mi sta portando via.
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Soli
FanfictionJeon Jungkook è un uomo misterioso e solitario vive in una baita sul monte Maisan...con il suo cane Orion, le sue capre, le mucche Honey e Agata, le galline del suo pollaio. All'inizio dell'inverno risalendo con il cane a recuperare le capre al pas...