16. Separazione

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Sento degli strani rumori Jk sta sicuramente portando i loro corpi fuori dalla casa... Sta... come ha detto lui... sistemando la cosa.
Sono sconvolto, il mio corpo è la mia mente non reggono a quello che ho fatto, strani brividi di freddo si impossessano di me e un pianto ininterrotto non mi abbandona, mi infilo nel lettone di Jk comprendomi fino alla testa per poi lasciarmi scivolare in un sonno profondo.
Solo verso sera vengo risvegliato da un profumo di zuppa e raggiungo Jk in cucina.
-siediti e mangia.
Ubbidisco non ho la forza per discutere.
Quando ho finito di mangiare Jk sistema la cucina io mi siedo vicino al caminetto, mi perdo fissando quelle fiamme.
Verso le 23 Jk mi rivolge di nuovo la parola, ma è solo per dirmi.
-è tardi vai a dormire, hai bisogno di riposare.
Mentre mi infilo sotto le coperte. Lui si avvicina aggiustandomele.
-Jimin... Non pensarci più... Ti fai del male...
Ma è più forte di me scoppio in un pianto disperato.
Non mi consola non si avvicina, lascia che io mi sfoghi .

Lo scoprirò nei giorni che seguono, Jk ha deciso di rapportarsi con me in modo diverso.
Mi tratta bene ma non si avvicina più, non mi cerca fisicamente. Non mi coinvolge nelle cose di casa. E così trascorre tutto il mese...fino a metà febbraio.
Una mattina mi spiazza con un annuncio.
-ho controllato il sentiero si può scendere è un po' difficoltoso ma possiamo farcela... Ti porto giù a casa di Yuri poi lui chiamerà tuo padre e così verrà a prenderti.
-non mi uccidi allora?
-no. Mi hai salvato la vita uccidendo Serghiey siamo pari.
-e se raccontassi quello che è successo?
-non lo faresti dovresti raccontare proprio... Tutto.
-prepara le tue cose.
Mi sento strano dovrei esserne contento ma invece non lo sono.
Tre ore più tardi siamo a valle, Yuri la guida ci viene incontro incredulo...
-Jimin... Creatura sei proprio tu??!!! Tuo padre e tua madre impazziranno ormai come me erano convinti che fossi disperso...morto.
Dice abbracciandomi.
In pochi minuti il paesello si anima e ho molte persone intorno.
Noto che Jk è a disagio... I commenti delle persone sono fastidiosi...
"è Park Jimin... Il figlio di quel Park..."
"l'ha salvato il tipo strano quello che vive nella baita sotto la cima... Povero ragazzo chissà cos'ha passato"
Mentre tutti mi parlano è un attimo mi giro e Jk non c'è più.
Chiedo a Yuri.
-dov'è Jk?
-è tornato su... Ha le bestie da accudire.
Lo dice come se fosse la cosa più più normale del mondo.
Dopo quello che c'è stato fra noi non mi ha neanche salutato... Non lo vedrò più... Com'è che mi sento solo... Strano...

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