Questa mattina non ho sentito Isobel e nemmeno Jack... Poi a lezione non c'erano non capisco cosa può essere successo.
Qualche ora più tardi ho incrociato Jack nell'atrio dell'Università stavo venendo via.
Mi sono avvicinato ma andava di fretta mi ha detto che ci saremmo sentiti dopo.
Mentre stavo andando verso la metro mi si è affiancato Kim con l'auto e ha insistito per darmi un passaggio, l'ho accettato perché sembrava che stesse per piovere, ma ho sbagliato... Kim invece di andare verso casa mia è andato verso le colline fuori città ... Alla mia richiesta di spiegazione...
-Dai ci facciamo un giro so che ti piacciono i luoghi pieni di rigogliosa natura..
-voglio tornare a casa
Dico agitato
-dove mi stai portando?
-al parco Jeisung è carino in collina, è un po' isolato ma sono il tuo ragazzo e voglio stare un po' con te.
-Kim non mi piacciono i posti isolati.
-dovresti esserci abituato, non hai vissuto in una piccola baita per mesi...? Non mi pare che tu vedessi molta gente a parte il montanaro che ti ha salvato. C'era solo lui con te giusto?
-si, c'era solo lui.
-come si chiamava?
-Jk...
Improvvisamente Kim si distrae dalla conversazione guardando lo specchietto retrovisore.
-ma guarda sto stronzo con la moto quanto mi sta attaccato.... Toh sorpassami....
Kim rallenta e fa passare una moto da strada di grossa cilindrata.
-li odio i motociclisti. Raccontami del montanaro...
-cosa vuoi che ti dica...
-beh in tutti quei mesi un po' di confidenza l'avrete avuta...
-cosa stai insinuando?
-ti toccava così...
Dice mentre mi fa scorrere una mano dal ginocchio fin sulla coscia.
-oppure così...
Dice facendo passare la mano nel mio interno coscia per poi stringerla e farmi malissimo.
-Kim... Kim... Ti prego mi fai male...
-non quanto me ne hai fatto tu...
Lo schiaffo che mi arriva è talmente forte che sbatto la testa contro il finestrino.
È chiaro che Isobel gliel'ha detto.
Nel frattempo arriviamo all'entrata del parco che è chiuso...-peccato è chiuso. Vorrà dire che parleremo un po' qui.
Nel parcheggio non c'è nessuno.
Kim apre la portiera trascinandomi fuori prendendomi per il bavero del cappotto e sbattendomi sul cofano dell'auto.
-era bravo a farlo?
-Kim te l'avrei detto... ma eri così contento quando sono tornato e poi ho avuto paura... Non sapevo se era un bene allontanarmi da te...avevo paura che facessi qualche sciocchezza mi hai detto che pensavi di suicidarti quando io non c'ero... Come potevo lasciarti rischiando che lo facessi? La nostra storia prima del mio incidente in montagna già non andava bene... Ho pensato che avrei potuto resistere che tutto sarebbe tornato come prima... Ma non è stato così.
Un altro schiaffo mi arriva.
Mi prende per i capelli avvicinando il mio viso al suo.
-Hai pensato male come sempre. Credo che potrei divertirmi con te... Prima di lasciarti... Mi spetta giusto?-io direi di no.
Una voce dietro di noi forte e chiara interrompe il mio calvario.
Ci giriamo entrambi.
È il motociclista di prima... Io l'ho già riconosciuto e non si è ancora tolto il casco.
-Jk...
Dico con un filo di voce.
-ohhh il montanaro... Che tempismo al momento giusto! Vediamo la faccia di questo infame dal quale ti sei fatto sbattere!
-Jimin non ha colpe... Sono io che me lo sono preso...
Afferma Jk con decisione.
-no... non è così... ti volevo anch'io...
Gli urlo.
-tesoro non agitarti.
Dice Jk con voce dolce guardando verso di me e togliendosi il casco.
-Lo sistemo io questo stronzo.
In due minuti Jk si avvicina a Kim sorridendogli beffardo, le mosse che fa sono due forse tre... Risultato... Kim è chinato tenendosi lo stomaco, il suo naso gocciola sangue e credo abbia un paio di dita rotte... Ho sentito un terribile scrocchio.
-stai lontano da Jimin... Se lo tocchi ancora non potrai raccontarlo... Perché sarai un uomo morto.
La sua minaccia è chiara, lo lasciamo lì, dopo di che Jk mi prende per un braccio e mi trascina via fino alla sua moto, apre il bauletto e tira fuori un giubettino termico e un casco.
-indossali e andiamo.
Ubbidisco.
Non sono mai stato su un motociclo, quando salgo Jk mi posiziona..i piedi sulle pedane e mi raccomanda di stringermi a lui.
Non so dove mi porta lo tengo stretto perché non ha importanza.
Credo di amarlo e sono disperato per questo, come si fa ad amare qualcuno che ti sfugge, che non conosci... Però è tornato per me ed è certo ormai non è per uccidermi.
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Soli
FanfictionJeon Jungkook è un uomo misterioso e solitario vive in una baita sul monte Maisan...con il suo cane Orion, le sue capre, le mucche Honey e Agata, le galline del suo pollaio. All'inizio dell'inverno risalendo con il cane a recuperare le capre al pas...