39. Non Penserai Che Ti Creda?

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Passano 3 settimane in cui vivo come un recluso l'unica compagnia il cucciolo che ho deciso di chiamare Sirius.
Non una telefonata... un messaggio... Mezza parola tramite Shasi...niente.
Inizialmente ero arrabbiato per la mancanza di considerazione... Poi la rabbia si è trasformata in paura... Poi in disperazione...
Fino a quando un giorno  ho sentito un auto varcare il portone del giardino.

Lo ricordo bene quel momento.
Corro all'ingresso per poi restare deluso è Shasi.
Quando me lo trovo di fronte capisco subito che qualcosa non va.
Shasi ha gli occhi bassi non mi guarda in faccia.
Stiamo in silenzio l'uno di fronte all'altro io non ho coraggio di chiedere lui di dirlo.
Le lacrime sul mio viso scendono incontrollate e mi sento mancare.
Svengo perché per me è un dolore troppo grande... Ingestibile.
Non appena mi riprendo dopo tante lacrime Shasi mi racconta.
-Ha raggiunto Hachim ma pare che lo stesse aspettando, nella colluttazione uno di loro ha sparato  inavvertitamente a un camion cisterna... Di quelli che trasportano carburante... È esploso. Sono morti entrambi.
-non posso crederci.
-Jimin purtroppo è vero. Non sai che dolore immenso è per me.
Resterò qui oggi, Jk mi ha detto che se fosse successo non avrei dovuto lasciarti solo.
Annuisco andando in camera mettendomi sotto le coperte, abbracciando quel cuscino che non ho cambiato  perché  ha ancora il suo odore... E piangendo fino a quando il cuore mi fa male e il respiro non arriva... Il cucciolo si infila sotto le coperte con me. Lui lo sapeva che avrei avuto bisogno di qualcosa di caldo e dolce che mi confortasse...se le cose si fossero messe male. Mi conosceva bene.
Jk amore mio quanto poco sapevo della tua vita passata... Per quanto poco ti ho avuto penso continuando a disperarmi.

Il giorno dopo Shasi mi annuncia che arriveranno a breve i miei genitori, inoltre che sono convocato presso lo studio del Notaio Bernout e che mi accompagnerà lui, pare sia un. Notaio di qui del paese.

Il giorno della convocazione mi accompagna ... I miei arriveranno nel pomeriggio.
Lo studio del Notaio ha un aspetto solenne.
Al suo cospetto ci guarda entrambi invitandoci ad accomodarci.
-siamo qui riuniti per aprire il testamento del signor Jeon Jungkook. Non aveva parenti in vita ha designato il suo ragazzo il  qui presente Park Jimin suo erede universale.
Dopo aver dato lettura, il testamento verrà pubblicato dando il tempo necessario per chi volesse impugnarlo.
Il notaio inizia a leggere.
Ho sempre avuto la percezione che Jk avesse accumulato molte ricchezze. Ma non credevo così tante. La casa stessa in cui vivo, per la grandezza, l'ubicazione, l'arredo e l'immensa attrezzatura tecnologica che la regola ne è la dimostrazione.
Il fatto che abbia lasciato tutto a me dimostra quanto mi considerasse, mi amasse.
Confermo al notaio che voglio che lui continui a curare gli interessi di Jk... Anzi...gli ormai "miei" interessi.
Poi dopo aver firmato e predisposto tutto sono pronto per tornare a casa e incontrare i miei genitori.
Ritrovarli è emozionante, mi abbracciano e piangiamo insieme.
Hanno molte domande ma vedondomi molto provato  aspettano che sia io che ne voglio parlare.
Restano un paio di giorni e appena mi sento pronto gli racconto la storia che ho avuto con Jk fin dall'inizio... Dalla baita al castello di Madame Arneau... A Benazir... Rebel... Annabelle e Hachim
Mia madre benedice Jk più volte per avermi protetto mettendo in gioco la sua stessa vita.
-deve averti amato molto, devi essere felice di aver incontrato il vero amore non capita a tutti nella vita.
-hai ragione mamma.
-torni a casa con noi?
Chiede preoccupata.
-non ancora devo sistemare ancora alcune cose con il Notaio... Vorrei rimanere qui un altro po' per chiarirmi le idee.
Ed è così che accade i miei ripartono ed io resto qui con Sirius.
Ma non è così non c'è niente da chiarire.
Ogni giorno scorre lento ed uguale.
Io lo so cosa mi sta accadendo.
Dopo la baita... quando è finita per me non lo era... ho desiderato così tanto di incontrarlo ancora...una seconda possibilità quella che mi è stata data... Sapevo che era possibile...speravo che lo fosse... Ma ora... non posso più sperare.
Mi dispiace per Sirius... Un cucciolo non dovrebbe avere un padrone triste... Ma qualcuno disposto a giocare, correre... Ridere... Non come me... Che mi trascino senza un senso per questa casa.
Guardo fuori... Piove anche oggi...è un giorno grigio... Scuro... Penso che sia giusto... In fondo è così che mi sento...
Mi metto vicino al caminetto sulla chaise longue con un libro tentando di distrarre i miei pensieri e Sirius ai miei piedi che per passare il tempo rosicchia una mia ciabatta.
Sento un rumore sordo... Come di una portiera sbattuta... Ma fuori in giardino di autovetture non c'è n'è sono.
Ancora un rumore... Viene da sotto... Dal seminterrato...strano...
Penso che forse... Charles l'inglese o Madame Arbeau hanno deciso di uccidermi.
Ben vengano... Mi fanno un favore.
Sento dei passi salire le scale...
Ma io non ho paura...perché non ho niente da perdere... La mia vita non ha alcun valore... È finita.
Sirius salta giù dalla chaise longue per correre incontro al mio assassino, beata la sua innocenza penso.
Chiudo gli occhi e aspetto sperando che sia breve e indolore.
I passi arrivano fino al soggiorno. Li riconosco...
-spero di non averti spaventato... Ho dimenticato di dirti che c'è un garage nel seminterrato e vi si accede da fuori.

Pur essendo furioso lo comprendo... Capisco ora che doveva farlo era l'unico modo per liberarci...doveva morire Hachim... E pure lui... Così nessuno lo cercherà più... Mi cercherà più.

Il mio cuore accellera. Penso anche di avere le allucinazioni... Ma non lo sono, Sirius  mi lecca-lecca ripetutamente la mano e non è un sogno.
Senza aprire gli occhi dico
-ti sto odiando
- non penserai che ti creda...
Dice arrivandomi addosso...

The end.
È finita... Non ci credo... Molto più lunga delle mie solite storie mi sono divertita a scriverla.
Voglio precisare che ho fatto passare Hachim e Benazir per arabi "cattivi" ... Vi ricordo che ho fatto fuori pure Giuseppe Petroni della Famiglia Italiana giusto un filo mafiosa..."giusto un filo cattiva" Erano sono esigenze per sviluppare la storia non per condannare qualcuno o fare considerazioni di alcun tipo.
I miei personaggi sono inventati... La seconda parte della storia ha diversi spunti chiamiamole ispirazioni da Ghiaccio Nero di Anne Stuart... Sapete però che poi spazio e vado per conto mio. Io mi sono lasciata trasportare mi ci sono immersa... Spero anche voi nel  leggerla... Attendo spunti  per finire Sangue...che langue.... su...su qualche suggerimento... Sono a un punto morto... Ma in questa storia quanti morti c'erano....?? 😂😎Beh... Era giusto finirla oggi ad Halloween. 🎃🦇👻😂😘💜

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