La penna scivola sul foglio stampato che è una meraviglia. Riesco a rispondere a quasi tutte le domande, dopo il pomeriggio di studio con le ragazze. Quasi alla fine della terza ora faccio l'ultima crocetta e consegno. Ecco fatto. Chimica superata.
Durante la pausa pranzo ci sediamo nello stesso tavolo con i ragazzi. Sebbene cerchiamo di ripassare a voce tra di noi, alla fine la conversazione si trasforma in un normale chiacchiericcio fra compagni.
L'ora successiva abbiamo il test di matematica. La professoressa ha avuto il buon cuore di averci assegnato poche equazioni. Mentre inizio a risolvere l'ultima, mi guardo attorno. C'è chi scrive con tranquillità e chi sta imprecando sottovoce. Dom si sta letteralmente spremendo le meningi.
«Psss!» gli faccio sottovoce.
Lui si volta. Faccio un cenno con la mano per chiedergli dove sta avendo difficoltà.
Solleva tre dita: "la terza". Guarda caso l'ho finita meno di un minuto fa. Controllo che la professoressa non mi stia guardando e incrocio gli indici delle mani. Poi sollevo quattro dita: "X uguale a 4."
Dom si acciglia e controlla il foglio. Dopo un po' solleva le sopracciglia. Mi manda un bacio e si mette a scrivere alla velocità della luce. Poi passa la risposta a Basil in silenzio, che a sua volta la passa a Earl, e così via.
Quando suona la campanella e abbiamo consegnato, Dom mi bacia sulla guancia.
«Hetty, meno male che ci sei tu!» dice.
«Per gli amici questo e altro» sorrido. «Ma forse non siamo stati molto onesti...»
«Be', i compiti in classe sono nemici comuni a tutti gli studenti, quindi nessuno ci vieta di allearci per combatterli!» Mi strizza l'occhio.
«Finalmente ho trovato qualcosa in cui non riesci bene: la matematica!»
«E chi è che va bene in matematica?!»
Anche Earl mi bacia sulla guancia. «Ti adoro, Hetty! Ci hai salvato le chiappe.»
«Lo so» sorrido, riferendomi a entrambe le frasi.
Guardo Dom. «Pronto per giovedì?»
«Bingo! Mia madre viene a prenderci.»
«Okay.»
«Ti va se andiamo al mare, dopo la visita?»
«Al mare?» Sollevo le sopracciglia.
«Sì, al mare. Sai: nuotare, prendere il sole...»
Ridacchio. «Certo che con te non ci si annoia mai, eh?»
«Ed è esattamente così che voglio vivere! Che ne pensi?»
«Che accetto!» rispondo. Come dire di no a una proposta simile?
L'ultima ora di martedì faccio il mio ultimo test di storia e, finita la campanella, tiro un sospiro di sollievo. Fatto. Ormai ci restano solo altri tre temi, prima della fine della scuola. E li faremo tutti dopo la gita della prossima settimana. Se ho preso la sufficienza nei precedenti test, quest'ultimo mese di scuola sarà tutto in discesa. Ora sono tranquilla, e posso concentrarmi sugli allenamenti. Anche perché ci resta solo oggi pomeriggio, prima della partita.
Dom mi augura buona fortuna per l'ultimo allenamento, e ciò basta a farmi andare in palestra con il doppio delle energie.
Finito di cambiarci, la coach ci fa un breve discorsetto prima dell'allenamento. Ci avverte che oggi sarà arduo, ma che al tempo stesso farà in modo di non spremerci troppo, per evitare di affaticarci prima della partita.
STAI LEGGENDO
I LIVED
ChickLitQuando Hetty scopre che deve trasferirsi in Australia, il mondo sembra letteralmente crollarle addosso. A sedici anni, introversa, solitaria, senza amici, e con il divorzio dei genitori alle spalle, per lei la vita non è mai stata una bella esperien...