La partita finisce ventotto a ventisei per noi, anche se non riesco più a segnare un punto. È stata molto divertente, e mi ha fatta arrivare a fine giornata scolastica senza nemmeno accorgermene.
Joss, Becca ed Amy vengono a salutarci.
«Siete libere stasera, ragazze?» chiede. «Vi va di uscire?»
«Io ci sto» dice Tracy.
«Anch'io» aggiunge Claire.
«Hetty?» mi chiede.
«Io passo, scusate» mormoro.
«Va tutto bene?»
«Sì, certo. È solo che stasera avrei già un impegno... Motivi famigliari.»
In realtà non devo fare assolutamente niente stasera, semplicemente non ho voglia... e non mi sento pronta, a uscire con qualcuno che non sia Dom... Qualcuno di cui mi possa fidare ciecamente.
«Va bene, non fa niente» sorride. «Allora ti andrebbe bene domani?»
Mi trattengo dall'alzare gli occhi al cielo. «Ma voi australiani uscite tutti i giorni?» mi lascio sfuggire.
«E voi americani non andate mai a divertirvi con gli amici?» rintuzza.
Le ragazze ridacchiano, ma io rimango momentaneamente senza parole. "Amici?" Mi ha davvero dato dell'amica? Quasi non credo alle mie orecchie.
«Ci penserò» rispondo, di nuovo quasi non credendo alle mie orecchie.
Le ragazze ci salutano di nuovo e si avviano verso lo spogliatoio. Sam, Barney e Zeke rientrano in quello maschile. Tracy e Claire si avvicinano a Miss Tarr e hanno un breve scambio di battute, al termine del quale la coach mi chiama.
«È vero ciò che mi hanno detto le tue compagne, Gilmour?» mi chiede. «Vorresti entrare in squadra?»
«Ehm... sì» dico. «O almeno, vorrei provarci, se fosse possibile.»
Sorride. «Okay. Allora, oggi farai un allenamento con le altre, e vedremo come te la caverai. Poi valuterò.»
«Grazie, coach.»
«Avete visto Gretchen, ragazze?» chiede.
«Eccomi coach, scusi il ritardo.»
Una ragazza alta con i capelli biondi legati in una coda entra agilmente in campo.
«E questa chi sarebbe?» chiedo a Tracy.
«Il capitano della squadra. La sua opinione è importante quasi quanto quella della coach, perciò stai attenta.»
«Bene, ragazze, ci siamo tutte» annuncia Miss Tarr. «Prendete un pallone a testa, fate qualche palleggio e aspettatemi. Gretchen, tu vieni qui.»
«Buona fortuna» mi dice Tracy in modo volutamente melodrammatico.
«Heather» mi dice la coach, «lei è Gretchen, il capitano della squadra.»
Non sono altissima, ma nemmeno bassa, eppure devo alzare la testa per vedere in faccia la ragazza bionda davanti a me.
«Piacere, Heather» sorride tendendomi la mano. Anche lei ha i palmi irruviditi dai calli. «Si sente che hai fatto pallavolo» commenta.
«Anche te.»
«Ragazze» ci interrompe la coach, «voi due farete coppia. Come ho detto, Heather, ti osserverò e valuterò se prenderti in squadra. Cerca di fare del tuo meglio, ma non strafare, perché me ne accorgo.»

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I LIVED
Literatura FemininaQuando Hetty scopre che deve trasferirsi in Australia, il mondo sembra letteralmente crollarle addosso. A sedici anni, introversa, solitaria, senza amici, e con il divorzio dei genitori alle spalle, per lei la vita non è mai stata una bella esperien...