TRENTACINQUE

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Fuori dalla scuola è pieno di ragazzi e ragazze in eleganti abiti da sera. Un tappeto rosso corre attorno all'edificio fin sul retro della scuola, dove si terrà l'evento.

«Divertitevi, ragazzi.» Geoff e Beth ci sorridono radiosi.

«Sono esattamente le nostre intenzioni.» Dom li abbraccia dal sedile posteriore e mi dice: «Aspetta qui.»

Scende dall'auto, ci gira attorno e viene ad aprirmi la portiera.

"Oh, che galanteria!" Prendo la mano che mi porge e scendo.

«Grazie del passaggio» dico ai suoi. «Buona serata.»

«Anche a voi.» Ci fanno l'occhiolino.

Salutiamo anche i miei e, rimasti da soli, ci avviamo verso la scuola. Dom mi tiene a braccetto senza lasciarmi mai, come un vero cavaliere. È bello vedere anche il suo lato galante, oltre al solito scherzoso e vivace. I tre motivi per cui mi sono innamorata di lui.

«Non mi sembra vero» sussurro.

«Che cosa?» chiede.

«Che sto andando al mio primo ballo, con il mio ragazzo.» Lo guardo. «Un futuro VIP, per di più!»

Sorride. «Sono ancora io, Hetty. Il tempo e le circostanze non potranno mai cambiarmi.»

«Non voglio che succeda, infatti. Promettimelo, Dom.»

Mi infila una ciocca dietro l'orecchio. «Sai che non succederà.»

Sorrido. È vero, non dovrei neanche pensare il contrario.

Raggiungiamo il retro della scuola con qualche altra coppia e, entrati nella palestra, resto a bocca aperta. L'edificio è stato tappezzato di striscioni e luci natalizie che brillano come un cielo stellato. Palloncini gonfiati all'elio volteggiano attorno ai tavoli. La banda della scuola e i DJ si stanno preparando per l'inizio del ballo. Mi sento leggermente nervosa, ma non più di quando siamo andati in discoteca.

«Ragazzi!» Basil e Amy, assieme a Earl e Tracy, ci chiamano. Gli altri non sono ancora arrivati. Le mie due amiche sono meravigliose. E anche i ragazzi sono molto eleganti.

«Hetty, sei strepitosa!» esclamano.

«Anche voi» rispondo con la stessa enfasi.

«Ora capisco perché non ti sei comprata un vestito!» dice Amy.

«E quegli orecchini?» commenta Tracy a bocca aperta.

«Un regalo di mia madre.» "Più di un regalo!"

Parliamo un po' tutti insieme. Noi ragazze siamo più concentrate sulla serata. I ragazzi più sugli scrutini finali. Forse dovrei essere in ansia anch'io, ma mi sento così contenta e spensierata da non avere assolutamente voglia di pensarci.

Pian piano cominciano ad arrivare anche gli altri. È bello vedere che siano riusciti tutti a rimediare un cavaliere o una dama. La palestra ora è piena di studenti e professori in vena di divertirsi. Alle nove esatte, la campanella suona, annunciando l'inizio della festa.


Ci separiamo in gruppetti. C'è chi va a prendere da bere, chi punta subito alla pista da ballo, chi va a salutare gli amici.

Sono al mio secondo bicchiere di punch, e sto chiacchierando con le ragazze. Da qui vedo Dom parlare con i suoi compagni di squadra. La metà di loro, Basil ed Earl inclusi, si mette le mani nei capelli dopo che ha mostrato loro lo schermo del cellulare. Credo che abbiano scoperto la notizia. Infatti, il mio cavaliere viene travolto da una raffica di abbracci gioviali e di pacche sulle spalle.

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