VENTOTTO

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Domenica sera vado a cena a casa di Dom. È da stamattina che aspetto questo momento. Beth e Geoff mi abbracciano in maniera più calorosa del solito.

Mentre gli uomini apparecchiano, io do una mano in cucina con l'arrosto.

«Che bello avere a cena mia nuora per la prima volta» mi dice Beth.

«È un piacere, mia cara suocera.»

«Non chiamarmi così, per favore. Mi fai sentire vecchia...»

«Non hai motivo di pensarlo» le sorrido.

Anche lei mi sorride. «Sai, Hetty? Dom non ha mai portato una ragazza a casa che non fosse una semplice amica. In questo non gli ho mai messo fretta, ma... Da quanto ti ho conosciuta, ho sempre sperato con tutto il cuore che tu potessi essere quella prima e unica ragazza. E sono felice che sia stato così.»

Mi mordo il labbro e la abbraccio.

«Dom mi ha cambiato la vita, Beth» sussurro. «Ti basti sapere questo.»

«Tutto apposto, signorine?» Geoff arriva in cucina, tirando fuori le posate dal cassetto.

«Sì, caro. Semplici chiacchiere... di famiglia.» Beth gli fa l'occhiolino.

«Di famiglia?» fa. «Be', suona molto bene!»

Il telefono di casa squilla, interrompendoci. Lui va a rispondere, mentre noi finiamo l'insalata di patate.

«Pronto?»

Tendo curiosa l'orecchio.

«Chi parla, scusi?» Diversi secondi di silenzio. «Oh, buonasera! Mi dica... Sì, glielo passo subito.»

Dom entra in cucina, prendendo alcuni bicchieri dalla credenza.

«Ragazzaccio?» Geoff gli allunga il cordless. «È per te.»

«Chi è?» domanda.

«Tieni, fidati.»

Prende il telefono e lo avvicina all'orecchio. «Pronto?»

«Chi era, tesoro?» domanda Beth.

«Spero proprio che non sia uno scherzo.» Geoff ha un'espressione sconvolta. Deve essere qualcuno di davvero importante... Ma perché cercava proprio Dom?

«Che mi venga un colpo, buonasera!» esclama lui, uscendo in giardino.

«Allora?» Guardiamo Geoff.

Inspira. «Era un rappresentante dell'Australian Rugby League.»

«Cosa?!» Beth fa quasi cadere la ciotola di vetro.

«A quanto pare, alla finale di sabato scorso c'erano degli osservatori.»

«Australian Rugby League?» chiedo.

«La Federazione Nazionale di Rugby a 13.»

«E hanno chiamato Dom?!»

Geoff annuisce. Io rimango a bocca aperta.

Dom torna in casa chiudendo la conversazione. È completamente sbiancato, ma ha gli occhi che luccicano.

«Cos'hanno detto?» gli chiede Beth.

Il suo respiro accelera. «Lunedì ho un provino!»

Urliamo per la felicità. Io gli salto in braccio, stringendolo forte.

«Mamma, riusciresti ad accompagnarmi al Redfern Oval? Devo essere là per l'una del pomeriggio.»

«Ma certo, tesoro!» Anche lei lo abbraccia.

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