Quando mi sveglio, la luce del sole entra dalle fessure della tenda con una strana inclinazione. Devo aver dormito parecchio, ho quasi paura di guardare l'ora. L'altro lato del letto è freddo. Dom si è già svegliato, ma pochi istanti dopo torna in camera, già vestito.
«Buongiorno!» lo saluto, stirandomi.
«Buongiorno» sorride. «Scusami, non me la sono sentita di svegliarti.»
«Hai fatto bene. Che ore sono?»
«Le undici e venti.»
Be'... pensavo più tardi.
«Dom, non spaventarti se mia mamma sarà...»
«Stupita?» fa.
«Scioccata» puntualizzo. «E se ti farà domande ambigue...»
Solleva le spalle. «Saprò cavarmela.»
Come previsto, appena entriamo in cucina, i miei restano di stucco.
«Buongiorno... ragazzi?» Mamma, come previsto, è senza parole.
«Buongiorno a tutti.»
«Ma quando sei arrivato, Dom?» gli domanda lei.
«Ho dormito qui. Ah, grazie, in ritardo.»
«E dove hai dormito?»
«Ehm...» Sta valutando la risposta adatta.
«Nel mio letto» dico io per lui.
Per poco a mamma non casca la mandibola.
«Vi siete divertiti?» si intromette Dan, per sbloccare la situazione.
«Molto» rispondiamo insieme.
«Hetty, noi dopo usciamo» mi dice mamma. «Hai bisogno di qualcosa, fuori?»
«No, niente. Tra l'altro, dopo vado a studiare da Amy.»
«D'accordo» mi sorride. «Pranzi con noi, Dom?»
«Mi piacerebbe molto, Sue, ma devo andare dal dottore. Mia madre passa a prendermi fra poco.» Tossisce.
«I tuoi controlli abituali?» chiede.
«In realtà, è per la partita di sabato prossimo. Devo farla solo io. Il mio coach vuole assicurarsi che vada tutto bene.» Rotea gli occhi.
«Capisco. Ovviamente, verremo a vedervi anche noi.»
«Ci conto!»
Beth passa a prenderlo dieci minuti dopo. Lo accompagno fino alla porta di casa e ci abbracciamo.
«Grazie ancora per il letto» dice. «Ho dormito proprio bene.»
«Anch'io.»
«Divertitevi a studiare, oggi» ridacchia.
«Anche voi... Qualunque cosa facciate.»
«Proveremo anche noi a ripassare... ma non garantisco nulla.»
«Allora, ci vediamo lunedì?»
«O forse prima; chissà...»
Sorrido. «Okay.»
Dopo un pranzo leggero, mi arriva un messaggio di Amy sul cellulare, con l'indirizzo di casa sua, le due come orario d'appuntamento e lo smiley del bacino. Le rispondo che ci sarò, e un altro bacino.
«Mamma?» le chiedo. «Se non andate di fretta, mi potete accompagnare da Amy?»
«Sicuro. Dove abita?»
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I LIVED
ChickLitQuando Hetty scopre che deve trasferirsi in Australia, il mondo sembra letteralmente crollarle addosso. A sedici anni, introversa, solitaria, senza amici, e con il divorzio dei genitori alle spalle, per lei la vita non è mai stata una bella esperien...