Disagio

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Mentre la piccola dorme, Jane riesce a calmare Maura. Jennifer le ha lasciato un discreto guardaroba di abiti di lusso che fanno parte anche delle scelte di Jane. Dopotutto è una Isles, quindi ha come i Rizzoli, potere e soldi. La signora Murray ha intanto apparecchiato nell'enorme salone e agghindato la sala a festa per la piccola che adora. Jane e Maura si stanno preparando per la festa mentre Angela si occupa di Poppy. Poco a poco gli invitati cominciano ad arrivare. Ci sono gli amici di scuola e quelli del basket. Mentre la signora Murray fa gli onori di casa, Jane va a vedere come sta Maura. La trova seduta sul letto intenta ad infilarsi un paio di scarpe nere col tacco. "Spero che sia tutto di tuo gusto..." Sorride affacciandosi dalla porta. Maura annuisce alzandosi dal letto. "È tutto bellissimo...sembra quasi che tu mi conosca..." sottolinea guardandosi allo specchio mentre indossa dei bellissimi pantaloni di velluto a coste Bordeaux ed una camicia di seta con maniche a palloncino color crema. "Beh, sei una Isles...non credo che indosseresti niente di meno..." Maura sorride imbarazzata. In effetti Jane ha ragione, ama i bei vestiti e le cose belle. "Senti...non sei obbligata a venire giù, ci sarà caos, ci sono più di trenta bambini con annessi genitori...magari ti annoierai..."  Jane guarda la bella bionda che si aggiusta i capelli davanti allo specchio. "Non mi dispiace...e poi l'ho promesso a Poppy!". Jane annuisce e le fa strada. La casa è davvero enorme, molto più della sua casa a Beacon Hill. Già dal piano di sopra è ben udibile il piccolo caos dei bambini urlanti ed un leggero brusio che quasi fa fare a Maura retromarcia. Jane si blocca vedendo l'esitazione della donna. "Se non te la senti...Poppy capirà..." Vede mentre Maura indietreggia spaventata. "Scusami...io..." la donna si volta tremando e si alllontana per tornare in camera sua. Jane decide di lasciarle il suo spazio. Scende giù e da inizio ai festeggiamenti per il compleanno di sua figlia. La piccola si diverte molto e riceve tantissimi regali. "Certo che tua figlia è davvero meravigliosa!" Una donna si affianca a  Jane intenta a parlare con un gruppo di donne. La bruna alza gli occhi al cielo. Ha invitato la sua ex, Amber solo perché sua figlia Aylin è la migliore amica di Poppy. La loro storia non è finita bene. Jane odia essere manipolata, ed inoltre Amber è troppo appiccicosa e decisamente troppo attaccata ai suoi soldi. Sono state insieme un paio di anni, ma quando ha cominciato a parlare di matrimonio, Jane si è allontanata sentendosi in gabbia. Non che non voglia sposarsi, magari un giorno con la donna giusta, ma di certo non con Amber. "Si, sono fortunata...anche Aylin è adorabile..." Jane butta giù il suo bicchiere di vino. Finita la festa, la signora Murray sistema e pulisce tutto per bene. "Notte Miss Jane, a domani!" La donna la saluta prima di prendere il cappotto. "Prenditi la giornata Claire...sarai stanca dopo oggi..." Suggerisce andandole incontro. "Grazie Miss Jane!" La bruna l'aiuta ad infilare la giacca. "Quante volte devo dirtelo, chiamami Jane! Mi conosci da quando sono nata..." la piccola donna le fa un dolce sorriso. "Hai ragione tesoro...notte!" Jane adora Claire. È una seconda madre per lei. La donna è emigrata dal Messico anni prima e ha da sempre lavorato per i Rizzoli. È donna di fiducia ed un supporto per tutta la famiglia. Jane sa che sente la mancanza del resto della sua famiglia che è rimasta in Messico e così per le feste le dà sempre la possibilità di tornare a casa. Le paga il soggiorno per tutte le vacanze. È un angelo con Poppy che la ama come una nonna. Una volta che la casa si svuota, trova sua figlia rannicchiata sul divano abbracciata al vecchio gatto siamese di famiglia, Mister Pomeroy, così lo ha chiamato Poppy. Scuote la testa alla vista, la piccola dorme di traverso con il gatto steso sulla faccia. É da ridere. Deve essere davvero esausta per dormire in quel modo. Jane toglie il gatto dalla faccia di sua figlia e deve tapparsi la bocca per non ridere. La bambina ha tutta la faccia sporca di cioccolato, come se avesse sbattuto la testa dentro la torta. Prende una salvietta e la pulisce cercando di non svegliarla, poi la prende in braccio e la porta in camera sua. Non sa se andare a vedere di Maura. Le è dispiaciuto vederla andare via, ma non vuole forzarla. Così scende in cucina e vede un piatto con una fetta di torta ed una nota vicina che dice: "Spero ti piaccia Mo. Poppy" Jane ride dentro. Sua figlia è davvero un angelo, sfrutta la dolcezza di quel gesto per andare a vedere di Maura. Bussa e non avendo avuto risposta entra. La stanza è in penombra e sul letto la sagoma del corpo di Maura oscura la flebile luce dell'abat-jour. Jane si avvicina piano e mette il piatto sul comodino. Maura è bellissima anche mentre dorme, si china lentamente e le sussurra all'orecchio "Posso tenerti con me?" Maura non si muove continuando a dormire. Jane spegne la luce ed esce dalla stanza. Ha un piano in mente per far a pezzi quel maledetto Fairfield.

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